Questa mattina nei locali della Parrocchia Maria Santissima Addolorata a Matera si è svolto il service distrettuale “I Lions per la prevenzione delle malattie cardiovascolari” con visite e consulenze gratuite per lala giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Lo screening è stato organizzato dai Lions Club Matera Host e Matera Città dei Sassi, dalle Associazioni provinciali e regionali dei diabetici e dall’Associazione dei cardiologi ambulatoriali.
I cittadini di ogni genere e di qualsiasi età hanno avuto la possibilità di usufruire dei seguenti servizi sanitari gratuiti: esame glicemico, rilievo del peso corporeo, rilievo della pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, elettrocardiogramma con consulenza e valutazione dei fattori di rischio rilevati.
L’iniziativa, nata da un progetto Lions del Distretto 108 Ya (Basilicata, Calabria e Campania), prevede un’attività di screening in tutto il Distretto. Responsabile distrettuale del Servizio è Antonio Lopizzo, cardiologo di Potenza, che presiede tutte le sessioni previste nell’anno sociale.
Lo scorso anno l’attività di screening è stata dedicata esclusivamente alle donne; anche quest’anno i Lions ricordano che i soggetti più a rischio restano proprio le donne per alcune peculiarità. Infatti, la grande maggioranza delle donne, anche da recenti studi statistici, ha una percezione molto bassa dei pericoli causati da queste patologie e dei propri fattori di rischio. Conseguentemente oggi le donne subiscono una diseguaglianza di genere per l’accesso alle cure intensive sia per quanto riguarda l’infarto miocardico sia per l’ictus cerebrale. Infatti, più di una donna su tre arriva in ritardo al pronto soccorso perché non riconosce i sintomi dell’infarto o dell’ictus che in essa sono diversi da quelli degli uomini che è più nota.
Oltre ai fattori di rischio tipici delle donne su cui fare un’autoanalisi (menopausa, l’ipertensione gestazionale, il parto pretermine, la sindrome dell’ovaio policistico, contraccettivi orali, la chemio o radioterapia per carcinoma della mammella), valutazioni analoghe e specifiche vanno fatte anche per gli uomini, di qui la necessità di coinvolgerli.
Anche i fattori psico-sociali rappresentano in ugual maniera un rischio cardiovascolare: carico di lavoro, pendolarismo e, per la maggioranza delle donne, anche la gestione della casa, dei figli e della rete familiare. Questi fattori spesso inducono un sovraccarico mentale, psicologico ed emotivo che impatta negativamente sulla qualità della vita a causa dello stress, ansia e depressione correlati. Condizioni queste che mal si correlano con uno stile di vita sano (dieta e attività fisica) da praticare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
I temi legati alla prevenzione delle malattie cardiovascolari sono stati evidenziati dopo le sedute di screening, nell’Aula Magna della Parrocchia dell’Addolorata durante incontro-dibattito con la partecipazione di esperti della prevenzione delle malattie cardiovascolari. In questa occasione sono stati consegnati i referti a chi ha effettuato lo screening.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)