Basilicata Casa Comune Matera: Prosegue responsabilmente il nostro lavoro per favorire l’unità del centrosinistra. Di seguito la nota inviata da Mino Di Pede, Coordinatore cittadino Basilicata Casa Comune Matera. Di seguito la nota integrale.
Tra i compiti che spettano ai partiti e ai movimenti politici c’è sicuramente quello di individuare, formare e selezionare coloro che verranno chiamati, una volta eletti, a rappresentare i cittadini nelle istituzioni democratiche e a ricoprire incarichi di governo. È innegabile che tale funzione, segno ed espressione di una matura responsabilità politica, si è progressivamente affievolita nel corso del tempo fino a scomparire quasi del tutto negli ultimi anni.
In queste settimane, lavorando esclusivamente per il bene della città di Matera, abbiamo provato a favorire – come sempre – l’unità del centro sinistra, ritenendo di fondamentale importanza che i partiti ed i movimenti politici cercassero innanzitutto di recuperare il proprio ruolo senza lasciarsi tentare dalla ricerca di facili e comode scorciatoie (eventualmente giustificate dall’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale).
L’incombente prospettiva delle primarie (su cui pure come Basilicata Casa Comune abbiamo mostrato una responsabile apertura con il comunicato del Presidente Chiorazzo), potrà eventualmente concretizzarsi solo dopo che sia stata convintamente sperimentata fino in fondo la via dell’ascolto, del dialogo e della mediazione e non come segno di una resa politica. In ogni caso lo svolgimento delle primarie dovrà avvenire in un contesto di regole certe e stabilite (a partire dai requisiti stessi di accesso al voto) e con modalità di chiara e netta trasparenza sotto il profilo della gestione.
Resta sullo sfondo il timore che queste primarie, proprio perchè inserite all’interno di uno scenario di coalizione ancora oggi di difficile costruzione dopo anni di divisioni e di incomprensioni reciproche, invece di favorire l’unità e di valorizzare le legittime e differenti voci oggi esistenti nel centro sinistra possano avere l’effetto di acuire le frammentazioni cristallizzandole in diversità in seguito difficilmente conciliabili
Lo strumento delle primarie, è bene ricordarlo, non appartiene alla tradizione politica e democratica del nostro Paese e non sono sempre state utilizzate per selezionare la classe dirigente. Del resto non è un caso che siano esplicitamente previste nello statuto di un unico partito e con lo scopo preciso di determinarne la leadership interna.
Ci auguriamo, allora, che le primarie del 12 aprile, qualora venissero celebrate, siano per tutti i partecipanti una assunzione di responsabilità di fronte alla comunità e un segno di autentico coraggio. Ma non di certo il coraggio di chi pensa di avere già i mezzi e la forza per riuscire a prevalere; ma il coraggio autentico addirittura etimologico (cor-habeo, avere a cuore) di chi ha sempre e solo a cuore il destino e il futuro della nostra città.
Per parte nostra noi di BCC, forza centrista collocata in maniera chiara e non ondivaga sempre e solo nel centro-sinistra, continueremo a pensare le primarie unicamente per quello che sono: strumento e non fine. Gli strumenti, è noto, non sono necessariamente buoni o cattivi in sé; tutto dipende dall’uso che se ne fa o se ne vuole fare. Il discrimine è sempre lo stesso: servire la democrazia o, in alternativa, servirsi della democrazia.