Si è svolto questa mattina a Matera, nell’Open space dell’Apt Basilicata, il convegno conclusivo del progetto Regione-Agid per l’accessibilità dei servizi pubblici digitali, ultima tappa di un viaggio che nel corso di più di un anno ha coinvolto nelle attività di formazione e sensibilizzazione numerosi enti pubblici e più di 1500 dipendenti.
Nel 2024 la Regione ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD) e il Dipartimento per la trasformazione digitale (Dtd) della Presidenza del Consiglio dei ministri. L’obiettivo è migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici digitali nell’ambito del Pnrr. Il progetto, in particolare, punta a: formazione e accessibilità dei servizi digitali a sostegno della piena inclusione sociale; realizzazione di un percorso di innovazione caratterizzato dalla digitalizzazione delle procedure e dei servizi; rimozione di ogni ostacolo per lo sviluppo e la coesione del territorio.
All’evento, moderato da Nicola Petrizzi, Data Protection Officer della Regione Basilicata e Responsabile del progetto Basilicata Accessibile, sono intervenuti Cosimo Latronico, assessore regionale con delega a salute, politiche per la persona e Pnrr, Margherita Sarli, Direttrice Apt Basilicata, Giulio Traietta, Presidente Anci Giovani Basilicata, Daniele De Bernardin, Public Relations and Communication – Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Romano, Dirigente gestione servizi infrastrutturali AgiD, Emilia Piemontese, Dirigente Ufficio per l’Amministrazione Digitale della Regione Basilicata, Michele Mele, matematico, ricercatore su ottimizzazione combinatoria e didattica della matematica all’Università del Sannio, Francesco Piero Paolicelli, OpenData Manager – gestione Dati.gov.it – Docente universitario alla Lum School of Management, Emanuele Gravela, Chief Techonolgy Officer – Brain tech s.r.l., che coordinerà una “challenge” con le classi di Informatica e Telecomunicazioni. dell’ I.I.S. “G.B. Pentasuglia” di Matera.
“I nostri dipendenti – ha detto il rappresentante dell’Anci – hanno bisogno di tempo e i comuni hanno bisogno di persone. Quindi se la Pubblica amministrazione non torna ad essere attrattiva per i giovani il cambiamento sarà sempre più lento. Dobbiamo costringere gli amministratori che c’è bisogno di tempo per formarsi e soprattutto c’è bisogno di persone. Dobbiamo costruire opportunità mirate e l’accessibilità è una di queste. Serve un nuovo patto tra dipendenti pubblici, amministratori e cittadini, un nuovo contratto sociale che consenta a tutti di rendere più facile la fruizione dei servizi”.
Nel corso della conferenza è intervenuto fra gli altri Daniele De Bernardin, Public Relations and Communication – Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Stiamo investendo più di 6 miliardi di euro per la trasformazione digitale della Pa, risorse mai spese prima. Ecco perché è importate il lavoro che stanno facendo gli enti pubblici fra cui la Regione Basilicata. Tutti stanno facendo la loro parte per essere più competitivi a livello europeo e l’accessibilità è una chiave per il diritto di cittadinanza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Romano, Dirigente gestione servizi infrastrutturali AgiD: “Stiamo sistemando i mattoncini per costruire una società accessibile con la cultura dell’adempimento, ma soprattutto attraverso un processo culturale per permettere a tutti i cittadini, anche a coloro che hanno una disabilità, senza alcuna discriminazione, di utilizzare i servizi digitali. E il lavoro della Regione Basilicata rappresenta un pezzo importante di questa costruzione”.
A portare la sua esperienza sia di docente sia di non vedente Michele Mele, matematico, ricercatore su ottimizzazione combinatoria e didattica della matematica all’Università del Sannio. Mele ha spiegato come raccontare la matematica agli studenti con disturbi visivi eliminando l’ambiguità cosiddetta ad Alta voce. “Basti pensare – ha detto – che dei tre giornali più letti in Italia solo uno è un pochino accessibile ai non vedenti” Ed ha lanciato un messaggio: “Il rispetto delle regole è una delle più alte forme di accessibilità”.
Sulla capacità degli enti pubblici di mettere a disposizione i dati aperti è intervenuto Francesco Piero Paolicelli, OpenData Manager. “I dati aperti sono importantissimi per tutti i settori produttivi e, in generale, per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
Dopo una “challenge” con le classi di Informatica e Telecomunicazioni. dell’ I.I.S. “G.B. Pentasuglia” di Matera coordinato da Emanuele Gravela, Chief Techonolgy Officer – Brain tech s.r.l. è intervenuta per le conclusioni Emilia Piemontese, dirigente dell’Ufficio per l’Amministrazione digitale della Regione Basilicata.
“La conferenza di oggi – ha detto – non è solo la conclusione di un importante progetto sulla accessibilità, ma è anche un punto di partenza perché questa sensibilità, questa cultura della Pa possa ulteriormente diffondersi fra un numero sempre maggiore di dipendenti e di enti pubblici”.
Piemontese si è quindi soffermata sui contenuti del progetto: “Con il piano strategico regionale sulla digitalizzazione abbiamo intercettato il finanziamento del Pnrr grazie al quale abbiamo agito su tre leve: verificare l’accessibilità allo stato attuale di alcuni siti istituzionali; promuovere la cultura della accessibilità; agire sulla formazione e sul supporto specialistico. Sono stati forniti gli strumenti per il futuro e resteranno le competenze dei dipendenti pubblici che potranno continuare il lavoro sulla accessibilità”.
Una accessibilità che non riguarda solo la disabilità permanente, ma anche quella temporanea e quella dovuta a fattori non fisici, ma culturali come le persone che per età o per altre ragioni non hanno competenze digitali.
Un progetto che ha quindi portato diversi benefici alla regione: “Ampliamento della base dell’utenza, riduzione dei costi, efficienza del lavoro anche di chi ha una disabilità, innovazione, miglioramento dell’immagine regionale. La sfida ora – ha concluso Piemontese – è quella di integrare l’accessibilità in ogni aspetto della strategia digitale regionale vedendola non come un obbligo, ma come una opportunità di cambiamento culturale, di crescita ed innovazione”.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)