Gli interventi predisposti dal tavolo tecnico della Regione Basilicata saranno mirati all’eliminazione delle criticità ambientali nel territorio pugliese.
Il Servizio Tutela delle Acque della Regione Puglia ha inviato al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata una nota informativa riguardante l’attività di coordinamento espletata per risolvere le criticità riscontrate in merito ai torrenti Jesce e Gravina. In modo particolare – si legge nella nota – è stato definito, in maniera condivisa tra Arpa Puglia e Regione, il programma di monitoraggio di indagine sullo Jesce che si sostanzia in un controllo del corso d’acqua in tre siti di monitoraggio ed è stato predisposto un Piano d’Azione finalizzato a mettere in campo interventi mirati all’eliminazione delle criticità ambientali del torrente Jesce. “Si tratta di un primo passo in avanti – spiega il Dipartimento regionale – che arriva a seguito della forte azione attivata dall’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Vilma Mazzocco, nei confronti della Regione Puglia, della Provincia di Bari, dell’ Arpa Puglia, dell’Autorità idrica pugliese (Aip) e del Comune di Altamura, per ottenere la necessaria e molte volte sollecitata, a tavoli tecnico-istituzionali e incontri con le associazioni ambientaliste, assunzione di responsabilità da parte degli enti pugliesi interessati alla questione annosa dell’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina”.
Il Piano d’Azione – come esplicitato nella nota – che sarà a breve sottoposto all’approvazione della Giunta presieduta da Vendola è articolato nelle seguenti attività: il gestore dell’impianto di depurazione al servizio dell’agglomerato di Altamura (Pura Srl) e I’Aip, ognuno per quanto di competenza, dovranno mettere in campo ogni utile iniziativa finalizzata ad assicurare un costante ed ottimale funzionamento e10 gestione dell’impianto conformemente previsto dal Pta, anche con riguardo gli scarichi delle acque reflue di origine industriale/produttiva; il Comune di Altamura e la Provincia di Bari intensificheranno i controlli ispettivi, con particolare riferimento allo smaltimento degli affluenti zootecnici nelle aree di interesse, al fine di scongiurare eventuali scarichi abusivi; a tale scopo, inoltre, il Servizio Tutela delle Acque interesserà il Corpo Forestale dello Stato; il Comune di Altamura e il Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia dovranno garantire la manutenzione del canale Jesce; l’Arpa Puglia proseguirà il monitoraggio di indagine così come concordato con il Servizio Tutela delle Acque.
“La Regione Basilicata – sottolinea Vilma Mazzocco – continuerà nell’attenta opera di monitoraggio di tutti gli scarichi del tratto lucano dei due corsi d’acqua il cui censimento, svolto nei mesi scorsi in esecuzione di quanto stabilito nei precedenti incontri interregionali, aveva evidenziato un sistema di funzionamento dei depuratori sostanzialmente adeguato e caratterizzato da un grado di efficienza medio alta. L’Ufficio Ciclo dell’Acqua della Regione Basilicata, inoltre, chiederà all’Ufficio Tutela delle Acque della Regione Puglia, la trasmissione dei dati del monitoraggio che sarà effettuato nei prossimi mesi sulle stazioni dislocate tra il depuratore di Altamura ed il confine della Provincia di Matera, al fine di poter valutare l’andamento delle azioni messe in campo dalla Regione Puglia e poter, così, tempestivamente intervenire in caso che tali iniziative si rivelassero insufficienti ad eliminare l’inquinamento del torrente Jesce”.
beh! 4 monitoraggi in un anno , forse sono pochi per capire lo stato dell’arte.
Una, almeno una delle centraline, deve essere fissa e collegata in rete.