In merito alla questione dell’assistenza specialistica per gli alunni disabili, evidenziata in una nota a firma del consigliere Donato Pierro, si rende noto che la Provincia di Matera non è inadempiente e, al contrario, ha già provveduto a redigere il Piano operativo 2012/2013 aggiornato ultimamente a seguito di una integrazione pervenuta il 26 settembre scorso.
Il Regolamento provinciale impone infatti che siano i dirigenti scolastici degli istituti a comunicare, tramite dossier approfonditi, il numero degli studenti e il tipo di handicap da cui sono affetti. Un passaggio fondamentale senza il quale diventerebbe aleatoria qualsiasi proposta.
L’Ente che, oltre alla assistenza specialistica si occupa anche di trasporti speciali, ha ricevuto richieste per un totale di 400 mila euro a fronte di una disponibilità di circa la metà. Situazione che, di fatto, consentirà di assicurare solo parzialmente la copertura dell’anno scolastico.
“Nell’ottica di una concreta politica di integrazione sociale non possiamo esimerci dal garantire ai ragazzi disabili, o che vivono in forti situazioni di disagio, servizi che rendano possibile la realizzazione di una autonomia su misura. Ricevuti gli ultimi aggiornamenti, – ha concluso il presidente Franco Stella – da parte delle scuole, l’ufficio Pubblica istruzione dell’Ente è stato messo nelle condizione di definire il Piano. Al fine di velocizzare e rendere autonome le scuole si sta valutando, inoltre, l’ipotesi se concedere loro un finanziamento diretto o ricorrere a procedure di evidenza pubblica di appalto del servizio. A breve saremo in grado di rendere noti tempi e modalità di attuazione di uno strumento di welfare fondamentale.”
Aò, ma quanto si dà da fare la Provincia di Matera, ora per non zompare mette in mezzo anche i diversamente abili, quanta sensibilità all’improvviso, scaldasedie parassiti in fermento, benvenuti nel mondo reale…
Come spesso accade la Provincia di Matera si dimostra attenta ai problemi delle persone svantaggiate e meno fortunate di noi.
Grazie Presidente Stella!
Per nostra fortuna Lei non è come la stragrande maggioranza dei politici solo attenti a tutelare le loro poltrone e i loro interessi, ma tutela sopratutto i più deboli. Non molli, noi la sosterremo sempre.
Fabius, ti ho detto tante volte di non bere vino rosso a stomaco vuoto… stai sragionando…
Gingillo, chi sei? non ti conosco, così come son sicuro tu non conosci me: sono astemio!
tu piuttosto in che “mondo reale” vivi? che “rosso” bevi per scrivere questi commenti?
Bevo primitivo secco di Manduria, e dire al sig. Stella che non è come la stragrande maggioranza dei politici solo attenti a tutelare le loro poltrone e i loro interessi, deduco che il tuo mondo non è reale, a meno che sei uno dei tanti l…… che lavorano in Provincia, allora capirei la tua sudditanza rispetto al tuo “capo”…
Gingillo” non ti conosco, ti ho chiesto chi sei e mi hai risposto dicendo che sei bevitore di “primitivo secco di Manduria”, mi basta questo per dedurre “che il tuo mondo non è reale” ma offuscato dall’alcol e inebriato dal vino e che i tuoi commenti saranno per questo sempre lucidi e… “reali”!
Per soddisfare la tua curiosità ti dico che non lavoro alla Provincia, non sono suddito di nessuno, sono un cittadino libero che dice quello che pensa vivendo e osservando la realtà e il territorio in cui opera.
Abbiamo la possibilità di esprimere il nostro pensiero e io lo faccio tranquillamente consapevole del fatto che ci sarà tanta gente che non la pensa come me. Lungi da me però denigrarlo o fare l’esame del DNA, preferisco discutere civilmente e non offendere. Di argomenti per dibattere ce ne sono tanti, parliamo di quelli.
Se a te Stella non va bene, alle prossime elezione se si dovesse candidare non votarlo, scegli persone che ispirano la tua fiducia e se ne hai voglia e disponibilità candidati tu, avrai la possibilità di mettere in pratica le tue idee e progetti per migliorare il nostro territorio.
Per quanto mi riguarda ribadisco che l’azione di governo fatta da questa amministrazione Provinciale per il sociale sia dall’Assessore Montemurro che dal Presidente Stella è stata ammirevole e attenta ai bisogni delle persone svantaggiate. Se tu non la pensi così sei libero di farlo, ma dimmi cosa no ti ha convinto di quello che fin’ora è stato fatto e ne parliamo.
Buona giornata
Il tuo ragionamento non fa una grinza, probabilmente essere astemio giova alla lucidità mentale, ma non pensare io sia un alcolizzato, ho solamente espresso che questa accozzaglia di politici locali non sono il massimo. Mi scuso per la mia irruenza e da uomini liberi, le prossime elezioni, cerchiamo di votare il meno peggio…
Buona giornata.
GINGILLO NON CI FAR CASO…FORSE L’ARIA DEL CAMBIO DI STAGIONE NON FA BENE A QUALCUNO…NO COMMENT….EVIDENTEMENTE QUALCUNO NON SI RENDE CONTO CHE DELIRA E NON CAPISCE CHE IL MATERANO E’ ANCORATO ALLA VECCHIA D.C. DI VITI, TORTORELLI E STELLA & C…….AMEN
In qualità di educatrice professionale e, pertanto, in prima persona coinvolta nel difficile compito di guidare alunni con differenziale abilità, mi auguro che la nostra amministrazione provinciale voglia procedere seguendo la logica della continuità. I servizi di integrazione sociale (tra l’altro avviati ad anno scolastico inoltrato) non potranno mai essere al massimo efficienti e realizzare l’autonomia auspicata per questi ragazzi, se vengono affidati a cooperative e, di conseguenza, a persone differenti rispetto all’anno precedente. Chi non conosce il mondo dei giovani che vivono situazioni di disagio non può comprendere fino in fondo il forte legame e la fiducia reciproca che si instaurano tra educatore ed alunno. Quest’ultimo si attende che la fiducia riposta nel suo “mentore” venga contraccambiata; l’educatore diventa un punto di riferimento essenziale nella vita di tutti giorni, un supporto morale oltre che didattico. E’ già stato difficile spiegare loro perché non sono al loro fianco dal primo giorno di scuola, non immagino come potrebbe essere, nel caso non dovessi essere riconfermata, far capire loro che non li ho abbandonati ma che è il sistema che funziona così. Per cui se davvero l’intento del servizio è quello proclamato, si tenga conto prima di tutto della volontà e delle reali esigenza degli alunni.