“Questo è il giorno più bello della mia vita”. Con queste parole Kengiro Azuma ha manifestato la sua gioia nel corso della cerimonia di presentazione della scultura La ragazza con colomba o Amicizia, che l’artista giapponese ha donato, tramite il Musma, alla scuola P.G. Minozzi di Matera.
La prima delle iniziative organizzate il 6 ottobre 2012 dal Museo della Scultura Contemporanea di Matera, in occasione dell’VIII Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, ha visto i bambini della scuola materna accogliere il Maestro Azuma con una grande festa carica di affetto, alla presenza di Patrizia Di Franco, Dirigente del I Circolo Didattico, di Salvatore Adduce, Sindaco di Matera, di Alberto Giordano, Assessore alla Cultura e di Simonetta Guarini, Assessore all’Istruzione del Comune di Matera, delle maestre e del personale scolastico, del Direttore del Musma, Giuseppe Appella, e del Presidente della Fondazione Zètema, Raffaello De Ruggieri.
Collocato nell’ingresso dell’Istituto scolastico, in modo da renderlo visibile a tutti, il bronzo del 1954, quasi a voler ampliare il sentimento d’amicizia tra i popoli e il desiderio di pace diffuso in ogni latitudine, ha altri due esemplari sistemati, nel giro dei decenni, nella Scuola elementare “Housi” di Tokio (1954) e nella Scuola Giapponese di Milano (1999). A quasi sessant’anni di distanza, Matera, grazie al gesto di affezione del Maestro Azuma per il Musma, che ha visto nascere e crescere, per la città dei Sassi e soprattutto per i bambini che, nel corso della cerimonia, hanno mostrato i loro lavori realizzati durante un’attività didattica organizzata dal Museo della Scultura Contemporanea in preparazione dell’incontro, conserva in una scuola la scultura-simbolo che guiderà le future generazioni, a partire dai piccoli dell’asilo. Al Maestro, i bambini hanno offerto i loro doni preparati insieme alla maestra Teresa Di Matteo.
Contemporaneamente, negli spazi del Musma, Pietro Fortuna ha lavorato con gli studenti di 10 classi dell’Istituto d’Arte di Corato e del Liceo Artistico “C. Levi” di Matera all’installazione dell’opera Glory II. Le lacrime dell’angelo (2011-2012). Lo scultore padovano ha donato al Musma il progetto itinerante che ha ideato per un ciclo di mostre in istituzioni italiane e straniere (l’ultima nel 2010 per la Hall del MACRO di Roma), espressione di un ampio disegno teorico e tematico, elaborato dalla fine degli anni 70 ad oggi.
Gli studenti hanno seguito e collaborato con l’artista nelle diverse fasi dell’installazione dell’opera, collocata nel secondo ipogeo del Museo. Al termine del lavoro, il colloquio di Fortuna con i ragazzi è servito a chiarire la ricerca plastica da lui condotta dalla seconda metà degli anni Settanta in poi, offrendo al contempo un’ampia panoramica del mondo della scultura e del concetto di arte, oggi. Il tutto, nella biblioteca “Vanni Scheiwiller” del Museo, dove i video d’artista dedicati da Alessandra Populin a dieci scultori contemporanei e i ritratti degli scultori del Novecento eseguiti nel corso degli ultimi cinquant’anni da Sergio Pucci hanno fatto da cornice ad una intensa giornata, ricca di spunti e di suggerimenti.
Tra questi, a cura di Brunella Miglio e Simona Spinella, la lezione pratica sulle varie fasi di restauro delle 14 formelle in gesso patinato delle Via Crucis (1976 – 1977) di Pericle Fazzini, che ha suscitato l’interesse di alunni e insegnanti verso modi inediti di intervento sulle opere di arte contemporanea.
Un buon risultato, dunque, per il MUSMA che, con un flusso di 485 presenze, conferma il suo ruolo trainante per la città e per l’intero Sud.
La fotogallery della visita di Azuma a scuola e dell’incontro con gli studenti al Musma
Per forza che Azuma è contento, la Regione Basilicata gli ha pagato la famosa “Goccia” tre volte tanto il suo valore… materani aprite gli occhi, non solo vengono da Ferrandina a prenderci per i fondelli, ma anche dal sol levante… Matera, città candidata alla Scultura (intesa come esse privativa, cioè Non Cultura)…