Un giovane di 19 anni è stato arrestato da personale della Polizia di Stato per spaccio di sostanze stupefacenti.
Il giovane, Di Marzio Annibale, residente a Matera, è stato notato da una pattuglia della Squadra Volante mentre percorreva questa via del Leone nel corso del normale servizio di controllo del territorio.
Alla vista dei poliziotti, il ragazzo, che era a bordo di un motociclo, ha accelerato chiaramente l’andatura del mezzo come se volesse sottrarsi ad un possibile controllo.
Prontamente inseguito dagli agenti, è stato raggiunto dopo aver percorso meno di un chilometro. Abbandonato sul marciapiedi il motociclo ancora in moto, si è disfatto di un oggetto di piccole dimensioni lanciandolo per terra ed ha continuato la fuga a piedi.
Ma dopo poche decine di metri, il giovane è stato raggiunto e bloccato dagli operatori della Volante.
Recuperato, l’oggetto gettato per terra è risultato essere un involucro contenente due pezzetti di hashish del peso complessivo di 1,5 grammi e banconote per 25 euro.
A seguito di perquisizione, nella cantina di casa, nella disponibilità del giovane, è stata trovata e sequestrata altra sostanza stupefacente: un panetto del peso di 73 grammi di hashish e un bilancino di precisione.
Sono stati sequestrati anche diversi coltelli (in totale 5) di varia grandezza, ritrovati sia sul piano di lavoro all’interno del locale cantina, sia nella camera da letto del giovane, e un piccola sega, tutti sporchi della stessa sostanza stupefacente.
Avvolti in un contenitore di plastica, sono stati inoltre rinvenuti gr.16 di una sostanza bianca in polvere che, sottoposta alle successive analisi della Polizia Scientifica, è risultata contenere tracce di cocaina.
Il giovane è stato pertanto tratto in arresto e, su disposizione dell’A.G., è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
E’ stato altresì denunciato all’A.G. perché conduceva il motociclo senza patente di guida, mai conseguita. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro in quanto sprovvisto della prescritta copertura assicurativa.
Fate i nomi e cognomi dei ragazzini arrestati x un po’ di fumo, e solo le iniziali di chi spaccia cocaina: giusto x la par condicio
Sono del tuo stesso parere… ma 75 grammi ed un locale attrezzato per la preparazione alla “vendita al dettaglio” non è roba da niente.
Più che alle forze dell’ordine ad alla testata giornalistica che svolgono solamente il loro corretto lavoro, io rivolgerei le mie perplessità alla famiglia del ragazzo ed ai servizi sociali che sono sempre più anonimi nel nostro territorio.
ti auguro di non avere MAI un figlio che possa crearti problemi e vergogna di questo tipo. Ma fino ad allora cerca di essere il più trasparente possibile, senza giudicare la famiglia perchè non sai niente di loro!!! E cmq è un dato di fatto: non si fanno nomi e cognomi per un caso del genere!!!E questa è una vergogna!!