Storia di un disastro annunciato
Quest’anno la navicella di San Gerardo ha pensato bene di non cimentarsi con la risalita del Basento con tutte le problematiche connesse e poi la storia è stata più puntualmente approfondita ed il miracolo del Santo Protettore di Potenza, che respinse le orde turche, avvenne senza scomodare navicelle che percorrevano il fiume Basento.
Siccome siamo un popolo di navigatori oltre che di altre cose meno nobili una navicella alla foce del Basento in un’accogliente struttura portuale turistica abbiamo pensato bene di collocarla.
San Gerardo si è fermato a mare.
La struttura è adiacente la foce del Basento ed è davvero interessante perché, avendo creato un’asta parallela al fiume, il fenomeno dell’insabbiamento del porto canale riveniente dall’apporto dei detriti è eliminato.
Si tratta infatti di una struttura che utilizzando in parte il letto del fiume e con un scavo ha determinato l’allagamento di un’area e la nascita dell’invaso.
Al porto canale è stata aggiunta un’opera esterna tale da alleviare gli effetti dei marosi, agevolare le manovre all’interno, ridurre il fenomeno dell’insabbiamento.
Le difficoltà di accesso di un porto canale sono state superate con i pennelli frangiflutti, ci si è garantiti una ridotta penetrazione ondosa ed avendo spostato verso il largo quei pennelli, dove l’acqua è più profonda, si è allungata nel tempo l’azione, costosa per i porti canali, che è quella dovuta al dragaggio del fondale.
Che dire, l’opera a fini “egoistici” è stata progetta bene.
Utile a fini energetici, mirante cioè a ridurre gli interventi manutentivi ed i relativi costi oltre a favorire la manovre di ingresso alle imbarcazioni.
Il tutto rende appetibile la struttura che acquista proprio per questo un certo valore commerciale.
I nostri ingegneri che vivono in montagna poco conoscono di moti ondosi e di fondali marini o per lo meno li considerano neutrali e non lo sono.
Il movimento costiero della sabbia è sensibile ad ogni mutazione e l’effetto rotolamento può essere modificato facilmente, salvo, poi, in tempi lunghi ripristinarsi su nuove posizioni.
Provate a mettere un semplice piede sul bagnasciuga e vedete cosa succede.
Un qualsiasi bambino vi dirà che nella parte sottoflutto si crea un buco e la parte sopraflutto sarà interessata da un sedimento di sabbia..
Per dirla ancora con parole più povere: la parte esterna del piede affonda nella sabbia e quella interna resta sospesa.
Uno studio fatto alcuni anni fa a cura di Trevisani, Bonora e Schiavi e pubblicato su Basilicata Regione Notizie, per un periodo limitato di osservazione, ebbe a notare che nella zona in prossimità dell’abitato di Metaponto, e principalmente in quella immediatamente a Nord della foce del Basento, si era verificato un avanzamento della costa che è arrivato ad essere di 1,8 m/ anno.
Nei punti di osservazione verso il fiume Bradano l’erosione era stata costante.
E’ uno studio limitato nel tempo ed in condizioni climatiche favorevoli ma che porta a fare altre riflessioni, diverse da quelle ricorrenti.
.Tra i grandi fiumi lucani il Basento è quello che non è sbarrato, l’unico sbarramento è sul torrente Camastra suo affluente, e quindi gli apporti solidi possono ancora arrivare a mare se non fosse per l’ottusa politica definita dell’officiosità e che serve a dare soldi alle ditte che trattano inerti e che finisce per indebolire le sponde del fiume stesso; a tale riguardo vedasi ciò che è accaduto l’inverno scorso ai Giardini di Grassano.
Per tornare ai nostri pennelli frangiflutti, da uno studio del dipartimento di ingegneria civile della seconda università di Napoli si evince come :Qualora il trasporto solido fosse unidirezionale il tronco terminale del molo sopraflutto può essere utilmente incurvato per schermare ulteriormente il porto ed indirizzare gli apporti solidi del fiume verso le spiagge sottoflutto.
I nostri la lezione l’hanno appresa ma non avevano apporti solidi dal fiume perché, come abbiamo detto, il porto canale, sapientemente, è su di un’asta parallela alla foce del fiume.
La curva del molo sopraflutto è stata fatta nella speranza che fosse sufficiente a non interrompere il rotolamento della sabbia verso le spiagge sottoflutto.
E’ probabile che in prospettiva, una volta che il sopraflutto si sia riempito, si venga a ripristinare l’equilibrio anche se parte della sabbia persa dalla spiaggia sottoflutto è difficile da recuperare.
Si viene a creare così un nuovo equilibrio.
Dopo aver illustrato, credo sufficientemente, la situazione, l’azione di ripascimento va bene ma è costosa e va fatta in via continuativa.
Ovviamente a carico della collettività.
Quest’anno l’aiutino alla sabbia che non riesce ad arrivare alle spiagge di Metaponto viene dato da un pompaggio con una chiatta e essa potrà superare così l’interruzione determinata dai pennelli frangiflutti. In prospettiva, per ridurre i costi dell’ottusità si potrebbe impiantare una draga fissa che spinga la sabbia oltre; si eviterebbe così anche l’insabbiamento nella parte esterna del pennello sopraflutto. Qualsiasi bimbo che gioca sulla spiaggia queste cose le saprebbe dire e fare, ricordiamo l’effetto del predetto piede.
Sono cose tecnicamente possibili ma è la collettività a pagarne le spese e non già chi ha sbagliato la progettazione o autorizzato l’opera, anzi dalla situazione che si è venuta a creare essi trarranno ulteriori benefici.
Quanto è costato il ripascimento fatto lo scorso anno e quanto costerà quello di quest’anno e per quanti anni occorrerà farlo ancora?
Smontando quei frangiflutti la situazione si ripristina naturalmente ma le operazioni di attracco diventeranno più impegnative e vi sarà bisogno di un dragaggio del porto canale più frequente.
E’ chiaro che così la struttura diventa meno attraente e più costosa da mantenere: perderebbe valore commerciale.
A supporto della tesi giova ricordare come l’accaduto fu fortemente contestato anche da Legambiente con Goletta Verde, che ebbe a ribadire come: L’erosione è un fenomeno naturale e dovrebbe avvenire in modo tale da non turbare l’equilibrio secondo il quale l’arretramento e l’avanzamento della linea di costa avviene in maniera equilibrata e reversibile
Oggi, lo ribadisco per chiarezza di illustrazione, dalle costruzioni frangiflutti e non a caso proprio in prossimità del pennello sopraflutto ci si accinge a prelevare la sabbia.
Sarebbe a dire : un aiutino a spese della collettività
Ammetto che il tutto non può basarsi su un articolo di giornale fatto da un volenteroso con un po’ di sale nella zucca ma si può partire da esso. Certo, ci sono fior di ingegneri in Lucania anche presso la locale università avvezzi a progettare magnifici porti nel Gallitello che potranno dire la loro.
Chiedere ragguagli, invece, all’Istituto Idrografico della Marina Militare non sarebbe male.
Gente seria che già si è cimentata, per resta in territori limitrofi, sulla progettazione della nuova base militare di Chiapparo a Taranto e che di sicuro una parola sulle correnti e sul movimento della costa saranno in grado di spenderla..
Si racconta che, quando l’Italia era un paese più serio, vi fu un ingegnere finito suicida per aver sbagliato la progettazione del vecchio porto di Salerno.
Sono tutte cose da favola. Oggi basta rivedere le carte e presentare il conto a Pantalone, fino a quando il pantalone non si sfonda e vi sarà il crac come quello greco.
Pio Abiusi