Il presidente della Regione Vito De Filippo su dichiarazione presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito alla modiche previste dell’articolo V della Costituzione.
De Filippo: “Tra Presidente Napolitano e Regioni piena sintonia”. Dal Quirinale riconoscimento a ruolo imprescindibile delle Regioni, che implica grande interesse per il miglior funzionamento di questo livello di governo dello Stato.
“Nessuna interpretazione può offuscare la grande sintonia che c’è tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e le Regioni”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, a commento dell’incontro di oggi al Quirinale.
“Dal Capo dello Stato è venuto un netto riconoscimento al ruolo delle Regioni e al loro ruolo imprescindibile, ora come nel futuro. In questa cornice si inquadra anche l’invito all’autoriforma nel senso della responsabilità e l’apprezzamento per le iniziative che le Regioni in tal senso hanno già messo in campo. Ed è proprio questo interesse a manifestare la grande attenzione a questo livello di governo dello Stato che il Presidente Napolitano coltiva e che ci pone in perfetta sintonia”.
“Le parole del presidente Napolitano sono parole di buon senso, che partono dal concorrente impegno che tutte le istituzioni dello Stato devono dare per la soluzione dei problemi di questa come di altre congiunture”. “Proprio in questo concetto si racchiude la richiesta di condivisione e concertazione che i territori, e per loro conto le Regioni, giudicano imprescindibile su materie strategiche e delicate, e che nessuno, tanto meno chi è privo di una forte e diretta legittimazione popolare, può pensare di superare a piè pari”.
Provincia di Matera, Presidente Stella su ddl Governo: “Si prosegue sulla strada della spoliazione”
“Ospitare il più grande giacimento petrolifero d’Europa e non poterne disporre nell’interesse dello sviluppo del proprio territorio.” Esprime grande preoccupazione e sconcerto il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, rispetto a quanto previsto dal ddl del Governo per le Regioni soprattutto in materia di energia.
“Concordo con il presidente della Regione De Filippo – ha detto Stella – quando afferma che con “la clausola di supremazia” viene meno il rapporto di fiducia che deve regolare il confronto tra lo Stato e i territori. Imporre decisioni sulla scorta di un’autolegittimazione a scavalcare la volontà delle popolazioni ci allarma fortemente. Non abbiamo mai pensato di sottrarci a un dialogo costruttivo che consentisse al resto del Paese di beneficiare delle nostre risorse, e il memorandum sul petrolio lo dimostra, ma mettere da parte le esigenze e gli interessi locali sarebbe da folli.”
“La nostra è una regione potenzialmente ricchissima – ha proseguito il presidente della Provincia di Matera – che grazie ai propri patrimoni e vocazioni naturali potrebbe garantire benessere e progresso a tutta la popolazione, e non solo. Una prospettiva reale che perde di consistenza di fronte all’ennesimo tentativo di spoliazione. Modificare il Titolo V della Costituzione e sottrarre alla Regione la gestione in materia di turismo, trasporti, comunicazione ed energia significa svuotare di senso la governance locale. Non si tratta di essere contrari alla urgenza, che tutta l’Italia esprime sempre più a voce alta, di recuperare sostenibilità e credibilità attraverso una riorganizzazione complessiva della politica e degli enti pubblici. Una necessità alla quale non faremo mancare il nostro apporto, così come già fatto nell’ambito della riduzione della spesa, ma così come si sta procedendo si toglie forza proprio all’acceleratore principale di questi valori è cioè la partecipazione.
Quanto più uno Stato è capace di ascoltare gli enti designati, per ruolo e competenze, a rappresentare gli interessi delle proprie comunità, perseguendone così il bene comune, tanto più aumenta la “credibilità”, la percezione del proprio ruolo istituzionale e della relativa capacità di fungere da argine della società nei momenti di incertezza.
Le scelte che il Governo ha intrapreso, invece, palesano un orientamento in direzione contraria. Dall’abolizione delle Province alle modifiche delle competenze delle Regioni si sta tracciando un percorso che intacca il principio della partecipazione e che, se portato a complimento, ci riporterà indietro di decenni.”
“Non abbiamo difficoltà a ribadire la nostra contrarietà – ha concluso Stella – a qualsiasi politica nazionale che non rispetti il diritto del territorio a decidere delle proprie risorse in funzione, prioritariamente, del proprio futuro. Lo ha ricordato De Filippo – ha concluso il presidente Stella – “i centomila di Scanzano” sono la prova che non si possono sottovalutare le reazioni dei territori quando a essere in gioco sono l’identità e lo sviluppo degli stessi.”
Regione Basilicata, presidente Vito De Filippo: Ddl Governo non tutela né salute e ambiente né sicurezza energetica.
“Senza condivisioni salta il rapporto di fiducia e ogni progetto rischia di bloccarsi. La reazione unanime espressa dalle Regioni troverebbe riscontro in pari reazioni sui territori”.
“Abbiamo a cuore la salute dei cittadini e l’ambiente e abbiamo a cuore la sicurezza energetica del Paese. E sono entrambe queste motivazioni che ci portano ad avversare i progetti di riforma del Titolo V della Costituzione fatti dal Governo, non tanto per il rischio che possano portare a concreti sviluppi, essendo difficile concludere un iter di revisione costituzionale in questo scorcio di legislatura, ma per contrastare i germi di una cultura di mancanza di dialogo verso la quale non solo esprimiamo poco apprezzamento ma anche preoccupazione, non rinunciando a pensare che non sia frutto di una posizione di chi ha responsabilità di governo, ma solo degli affanni del momento. Un momento che, dopo la stagione del federalismo a tutti i costi e contro ogni ragionevolezza, con questo ultimo ddl del Governo sembra figlio di una repentina conversione emozionale alla cieca osservanza di un centralismo che va dal turismo ai trasporti dalle comunicazioni, appunto all’energia”:
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commenta in modo pacato e fermo le previsioni in materia di energia nel ddl del Governo, che prevedendo la così detta “Clausola di supremazia” porrebbe lo stato centrale in condizioni di fare scelte in materia anche senza l’intesa con le Regioni.
“La storia lontana e recente – riprende De Filippo – ci ricorda che quando scelte a forte impatto sui territori, come sicuramente sono le estrazioni ma anche i rigassificatori e le rilevanti reti di trasporto, vengono fatte senza un percorso di condivisione con le popolazioni che quel territorio lo abitano, non ci sono solo rischi per la qualità della democrazia, con l’affermazione di una sorta di colonialismo centralista, ma anche rischi per la riuscita degli stessi progetti che troverebbero la contrarietà delle popolazioni locali portando addirittura all’esasperazione di posizioni di negazione totale che potrebbero essere conciliate su punti di equilibrio. Gli esempi non sono lontani, non parlo del movimento del Mend in Nigeria e della sua guerra armata, ma di iniziative di resistenza civile e non violenta come quella di Scanzano nel 2003, come le tante proteste in giro nel Paese per i rigassificatori. Eppure progetti di rigassificatori condivisi con i territori pure ne esistono e vanno avanti, e anche le scorie nucleari, dopo la protesta per il sito unico geologico, non sono scomparse, ma stanno trovano una sistemazione d’intesa con tutti i territori interessati”.
“Nel voler salvaguardare salute, ambiente e sicurezza energetica, non posso non difendere un bastione fondamentale, ossia la necessità della fiducia nello Stato inteso in tutte le sue articolazioni. E questa fiducia – ha concluso De Filippo – verrebbe meno, con conseguenze nefaste e difficilmente contenibili, se i territori si sentissero traditi e sopraffatti sapendo che prima o poi potrebbe toccare a tutti. Ed è per questo che la reazione unanime delle Regioni, al di là delle collocazioni geografiche e al di là delle appartenenze politiche, troverebbe riscontro in reazioni ugualmente ampie e generalizzate sui territori ad ogni nuovo progetto”.
BENEDETTO (IDV): CON DDL GOVERNO SI PUNTA A STOPPARE OGNI OPPOSIZIONE A PROGETTO VALBASENTO HUB SUD-EUROPEO DEL GAS
“Non si dimentichi che il governo con il ddl di accentramento di compiti e funzioni sottratti alle Regioni in materia di energia si riprende le competenze non solo per il petrolio ma anche per le infrastrutture che riguardano il gas dando in questo modo disco verde, con l’obiettivo di stoppare ulteriori contestazioni ed opposizioni, al progetto di far diventare la Valbasento, con Geogastock, l’hub sud-europeo del gas”. E’ quanto evidenzia il consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto, per il quale “come è già accaduto in occasione della pubblicazione in data 29 settembre scorso del decreto su Geogastock, del ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il ministero dell’Ambiente e d’intesa con la Regione Basilicata, si continua a registrare ancora scarsa attenzione sulla vicenda gas concentrandosi esclusivamente sul petrolio della Val d’Agri e del Sauro, salvo a citare i casi dei rigassificatori e le proteste popolari registrate in tutt’Italia senza alcun riferimento diretto al caso della Valbasento. Avere a cuore la salute dei cittadini e dell’ambiente, come ripete il Governatore De Filippo, non può limitarsi ai cittadini e all’ambiente dei due comprensori petroliferi della provincia di Potenza, di cui quello del Sauro a cavallo con la provincia di Matera, come se le comunità della Valbasento appartenessero ad un’altra Regione. A ricordarci, invece, del forte interesse sul gas in queste ore è l’ad di Edison Bruno Lescoeur a sostegno dell’opportunita’ di sviluppare il sistema italiano in un’ottica di esportazione di gas a condizioni competitive verso l’Europa, attraverso l’utilizzo ottimizzato delle infrastrutture esistenti e lo sviluppo selettivo di nuove infrastrutture per l’importazione di gas da fonti e rotte alternative. Peccato però – continua Benedetto – che i piani della italiana Edison devono scontrarsi con la concorrenza spietata dei russi di Geogastock che sembra averla avuta vinta sulla società del nostro Paese”.
Benedetto sollecita “la stessa tenace opposizione mostrata sempre in queste ore da più parti istituzionali, politiche e sociali, fino a ricordare la “rivolta di Scanzano”, per contrastare la riforma anti-federalista del Governo e nello specifico sul petrolio, anche sul progetto di Stoccaggio gas localizzato nei comuni di Ferrandina e Salandra. Una vicenda tutt’altro che chiusa e prima dell’avvio dei lavori – continua – richiede un’informativa dettagliata e puntuale della Giunta oltre che un dibattito di approfondimento in Consiglio. Troppe questioni restano ancora irrisolte. C’è bisogno, in particolare, di una scrupolosa verifica tecnica delle cosiddette ‘prescrizioni aggiuntive’ volute dalla Regione Basilicata che, a parere dei dirigenti della società, sarebbero state ‘pienamente ottemperate’, mentre è ancora tutto da dimostrare la compatibilità ambientale del Progetto di Stoccaggio gas nel territorio della Valbasento”.
Nota senatore Cosimo Latronico
“L’Amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha confermato che il potenziale della Val d’Agri è molto elevato, e che ENI può raddoppiare le produzioni con benefici per la regione, per lo Stato, in relazione al gettito fiscale aggiuntivo e per il miglioramento della bilancia dei pagamenti”. Lo ha dichiarato il senatore Cosimo Latronico, intervenendo in commissione industria del Senato all’audizione dell’Amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni. “Abbiamo chiesto, d’intesa con il sen. Viceconte, di sapere lo stato di attuazione dei programmi ENI in Basilicata alla luce delle intese e dei progetti approvati in questi anni e l’attuale interesse della compagnia petrolifera sull’attuazione dell’art.16 del dl sulle liberalizzazioni per dare corso a strumenti più efficaci e mirati per la promozione dello sviluppo infrastrutturale e produttivo della Regione Basilicata. L’A.d. Scaroni ha ribadito che la Basilicata ha il potenziale per diventare un polo petrolifero per i prossimi 20/30 anni ed ha anche precisato la disponibilità di ENI a cooperare con la regione per l’attuazione di progetti di sviluppo. Quanto all’impatto ambientale è stata ribadita l’assoluta attenzione a questo tema con l’applicazione delle migliori procedure e delle più sofisticate tecnologie”. Per il parlamentare lucano le dichiarazioni di Scaroni sono “la conferma dell’interesse di ENI sulla Basilicata e sul ruolo che questa regione può svolgere nel quadro della strategia energetica nazionale”. “La speranza è che – da parte di tutti i soggetti interessati – ha concluso Latronico – si possano realizzare azioni concordanti nel solco del Memorandum sottoscritto nei mesi scorsi da Governo e Regione, così da dare corso all’attuazione dell’art.16 del dl liberalizzazioni con l’emanazione dei decreti ministeriali per istituire un fondo permanente di sviluppo” .
De Filippo, questo governo che stai criticando si regge sui voti del TUO partito, lo stesso partito per cui ti stai preparando a candidarti al Senato.
Basta prese in giro, sei come loro.
bla bla bla bla!!!!!