Sono tre i progetti didattici, di cui uno realizzato nella scuola media “Nicola Festa” di Matera, i cui risultati saranno presentati dalla coopoerativa Imparola nel corso del XXI Congresso nazionale dell’AIRIPA.
Il congresso, che si svolge il 12 e il 13 ottobre a Bari, è organizzato e promosso dall´Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento (Airipa), che riunisce studiosi, esperti e professionisti che operano nel campo della psicopatologia dell’apprendimento come: la dislessia, la disortografia e la discalculia, le Difficoltà di studio, il Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD) e le Disabilità Intellettive, a partire dall’età prescolare fino all’Università.
Ai lavori del XXI Congresso nazionale AIRIPA, aperti solo agli iscritti e agli esperti, partecipa anche il Centro Logopedigo psicopedagogico Imparola.
La logopedista e presidente della cooperativa Mariangela Bruno terrà un intervento dal titolo “Training preparatorio all´apprendimento della letto-scrittura in bambini con disordine fonologico o Dsl fonologico e morfosintattico”.
Negli spazi riservati alla presentazione di casi concreti di studio, Imparola illustrerà ben tre progetti che ha ideato e condotto a Matera: un lavoro di training preparatorio della letto-scrittura in bambini con disordine fonologico o DSL fonologico e morfosintattico, il training informatico e metacognitivo per la discalculia evolutiva e il progetto “Il buco nel muro”.
Realizzato con un finanziamento della Regione Basilicata di poco meno di 5mila euro, il progetto “Il buco nel muro: laboratorio didattico-tecnologico per l´innovazione delle tecniche dell´apprendimento” ha interessato 24 alunni della scuole Media inferiore “Nicola Festa” di Matera che hanno potuto studiare la matematica e la geometria attraverso la tecnologia: strumento magico per catturare l´attenzione e che ha fornito loro differenti opportunità di apprendimento..
“I ragazzi coinvolti nel progetto del laboratorio didattico per l´apprendimento hanno consolidato e potenziato le competenze matematiche attraverso l´utilizzo di software didattici specifici open source (gratuiti) o di proprietà della Cooperativa Imparola – spiega Mariangela Bruno presidente di Imparola – in questo laboratorio i ragazzi hanno utilizzato i mezzi tecnologici messi a disposizione e l´adulto ha rappresentato solo un facilitatore o un consulente o un motivatore. L´idea progettuale è nata dall´esperienza di studio autonomo che da anni svolgiamo insieme ai ragazzi affetti da Disturbi Specifici dell´Apprendimento (DSA) mediante l´uso dei SoftWare (SW) e strumenti multimediali nella pratica quotidiana dello studio. L´obiettivo del progetto “Il buco nel muro” è stato quello di “aggiornare” le tecniche di apprendimento degli studenti. Abiamo preso spunto – prosegue Mariangela Bruno – dall´esperienza del prof. Sugata Mitra che, negli anni ´90 a Nuova Deli, dimostrò che ragazzi non scolarizzati o poco scolarizzati apprendono ad usare il computer in poco tempo e con pochissime istruzioni, per utilizzarlo inseguito per imparare e raggiungere i livelli di istruzione dei ragazzi che frequentano le scuole . “The hole in the wall”, il buco nel muro, del professor Sugata Mitra ha portato i computer in luoghi pubblici, in zone spesso degradate, all´aperto e a disposizione di chiunque li voglia usare. Imparola, con il suo “Buco nel muro”, ha portato nella scuola un diverso modo di studiare. Ed i risultati ci sono stati – conclude Mariangela Bruno – in termini di miglioramento dell´attenzione degli alunni, della maturata consapevoli delle responsabilità individuali nel processo di apprendimento, oltre che del potenziamento dell´intelligenza numerica, anche attraverso l´acquisizione di tecniche di calcolo rapido e dell´auto- acquisizione di concetti geometrici legati al programma di matematica della classe”.