Riordino Province, nota del senatore del PDL Cosimo Latronico.
“Sulla questione del riordino delle province è assolutamente condivisibile la posizione dell’on. Raffaele Fitto già Ministro della coesione territoriale; la materia istituzionale riguarda la sfera della rappresentanza dei territori ed essa non e’ stata delegata al governo tecnico che invece deve occuparsi di materie che riguardano l’emergenza economica e finanziaria”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “Per questo non si può degradare la rappresentanza delle Province ad un ente di secondo grado con l’elezione indiretta dei consigli e dei rispettivi presidenti. Se si vogliono mantenere le Province secondo la vigente previsione costituzionale queste devono essere espressione diretta degli elettori e gli stessi ambiti territoriali non possono essere l’esito di una furia iconoclasta cancellando secoli di storia, ed in alcuni casi, insopprimibili esigenze funzionali. Si pensi alla Basilicata, secondo i criteri fissati dal governo ci sono le dimensioni territoriali per giustificare 4 province avendo circa 10.000 kmq, però, mancano 100.000 abitanti per avere la seconda provincia, condannando la Regione ad averne una sola. Non si tratta di difendere vertici istituzionali ,ma di impedire la desertificazione di istituzioni e di funzioni insostituibili per il territorio. Se si sopprime la Provincia di Matera e si costituisce l’unica provincia di Basilicata, pur riconoscendo la sede a Matera, si creano le premesse per travolgere tutti gli altri presidi periferici dello Stato(Prefetture, Questure, Tribunali, presidi di sicurezza, etc.) e per mettere in discussione sullo sfondo la tenuta della stessa Regione. Per questo continueremo la nostra battaglia parlamentare per difendere i territori e l’assetto istituzionale della Basilicata”.
Cosimo Latronico, senatore lucano PDL
Riordino Province, nota del Presidente della Regione Basilicata Vito Filippo: “Evitare battaglie vanagloriose e garantire unità regionale”. “Non rinunciamo alla battaglia per salvaguardare entrambe le rappresentanze territoriali, ma dobbiamo tenere realisticamente in considerazione il clima esistente nel Paese e le intenzioni del Governo”
“Già dagli ultimi mesi di vita del Governo che ha preceduto quello attualmente in carica è iniziato un attacco concentrico sulle Province individuate come il luogo da cui tagliare una spesa ritenuta improduttiva per riconvertirla. Una posizione che a visto convergere posizioni di governo con indicazioni di forze sociali. Questo clima ci dovrebbe suggerire non battaglie temerarie e vanagloriose ma potenzialmente improduttive, pur senza rinunciare a una battaglia affidata alle forze politiche. Questo clima dovrebbe sostenere l’argomento che la Basilicata deve provare a tenere una sostanziale unita regionale si da consentirci di affrontare il dibattito pubblico sulle regioni, se ci sarà”. Con questa motivazione il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha inviato il Consiglio Regionale ad approvare il documento sul riordino delle province varato in commissione che respingendo preliminarmente la soppressione di una delle due province lucane, pone in subordine un riequilibrio territoriale con il capoluogo della “Provincia di Lucania” attestato a Matera ma i collegati uffici periferici dello Stato ubicati nella sede del capoluogo di regione, Potenza.
“Tutti i territori italiani – ha aggiunto De Filippo – si preparano a fare la battaglia in Parlamento per evitare soppressioni, ma non so se questo Parlamento sarà in grado di fare deroghe. Io ho l’impressione – ha aggiunto – che, nonostante confusioni e incertezze, il Governo porterà a termine il processo di riordino entro fine anno. Noi oggi, al di là dei dibattiti, dobbiamo uscire da questo punto con una scelta tale che la Basilicata, vasta geograficamente e poco numerosa demograficamente, metta in campo tutta la capacità coesiva per contrastare forze centripete. Ed è evidente che se noi non facciamo una mossa che faccia riecheggiare che siamo per l’unità regionale, non mettiamo un freno ad un possibile sbilanciamento, che dobbiamo consolidare nei prossimi mesi rafforzando il livello di governance che rappresenta tutti i territori, non solo quello degli attuali capoluoghi. E questo – ha concluso – non pregiudica che le nostre rappresentanze parlamentari tentino comunque di fare la battaglia in Parlamento, trovando anzi conforto nella posizione preliminare che la Regione andrebbe ad esporre”.
Vito De Filippo, Presidente Regione Basilicata
Province, assessore regionale Viti: “Consiglio regionale ha fatto un buon lavoro”.
L´assessore alla Formazione e Lavoro: “Ricostruiamo ora la trama di nuovi poteri locali con la riarticolazione delle funzioni territoriali per un assetto equilibrato e unitario della Basilicata”
“Il presidente De Filippo ha concluso con una riflessione coraggiosa e carica di futuro un dibattito sulla soppressione della Provincia di Matera che ha registrato punti di vista diversi ma che ha saputo condividere alla fine la comune preoccupazione che venisse salvaguardata la coesione civile e territoriale di una Regione esposta ai venti di una tragica disarticolazione”. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, all´indomani della riunione del Consiglio regionale chiamato ad esprimersi sul riordino delle Province.
“Ha prevalso, anche per la coerente e lucida determinazione del Pd (sulla base di un ricco dibattito e di una traccia predisposta dal Presidente Santochirico), una strategia che, subordinatamente all´ovvia difesa dell´impianto attuale delle due Province, perseguisse l´obiettivo di una ritessitura sia dei poteri che delle funzioni tale da garantire la tenuta di un sistema insidiato da localismi e populismi che sempre accompagnano le fasi di accelerata e complessa modificazione degli assetti istituzionali.
Si tratterà perciò di completare, con il concorso di tutte le forze che interpretano gli interessi della Regione – ha continuato Viti – il percorso di costruzione del nuovo statuto del quale si è cominciato a scrivere una delle prime pagine.
Occorrerà ora chiedere ai due `estremi´ interlocutori e titolari delle scelte cui li chiama la norma legislativa, innanzitutto sindaco e Consiglio comunale di Potenza (d´intesa con sindaco e Consiglio comunale di Matera), di ritrovare nel segno di una comune visione quel sentimento unitario e quella capacità di sguardo che consenta di scrivere una pagina alta nella storia della Basilicata”.
Vincenzo Viti, assessore regionale
Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento “Matera SI Muove” in cui si commenta l’esito dell’ultima seduta del Consiglio regionale chiamato a decidere sul riordino delle province per quanto riguarda il territorio lucano
Un Consiglio Regionale che non ha deciso perché non può decidere!
Il tanto atteso consiglio regionale tenuto stamane chiamato a indicare al Governo le soluzioni per la riorganizzazione istituzionale, al di la delle ovvie prese di posizione scontate e politicamente deboli, ha visto affacciarsi un convitato di pietra in questo dibattito, fatta eccezione per alcuni interventi: l’impotenza nel frenare un processo che è nelle cose ed ha nostro avviso ineluttabile della fine dell’ente Politico amministrativo Regione Basilicata e dell’affermarsi della convinzione che si fa largo nell’opinione pubblica Materana e Metapontina che la soluzione passa attraverso il processo di aggregazione di territori verso le Regioni contigue per dar vita ad aree macroregionali più ampie. In questi giorni abbiamo assistito come l’opinione pubblica di Matera in particolare ha recepito e sta recependo in modo significativo la nostra iniziativa di richiesta di referendum per l’aggregazione alla Regione Pugliese è il dibattito di oggi ha dimostrato, a questi cittadini ,quanto sia distante il palazzo della politica regionale,chiamato a dare una risposta non solo limitata al mantenimento di un ente Provinciale o meno ma soprattutto una risposta alle sfide della quotidianità,difficili, ed impossibili da affrontare partendo da debolezze autoreferenziali e menchemeno se ci rifugia in comodi appelli ideologici identitari che non portano ne una strada, nè un posto di lavoro, né un futuro!
La voce di centinaia di Materani che questi giorni stanno firmando la nostra petizione e che continueranno nei prossimi giorni è stato sicuramente il trentunesimo consigliere regionale non presente in quell’aula regionale di potenza grigia più che mai e sorda a ciò che vuole la comunità materna.
Matera SI muove non è e non sarà una provocazione! Non è e non sarà un attentato all’identità presunta o reale di un ente politico amministrativo. Matera si muove sarà e vuole essere un iniziativa politico referendaria concreta ,condivisibile o meno , ma che indica essenzialmente che è possibile trovare una strada di sviluppo ,di maggiore efficienza , di alleanze con territori contigui eliminando i laccioli di una politica autoreferenziata e ridotta oramai alla sola soluzione delle paure della città capoluogo di Regione ancora per poco.
Massimiliano Amenta, Matera SI Muove
Riceviamo e pubblichiamo le note dei Consiglieri regionali del PD Luca Braia e Vincenzo Santochirico, in merito al riordino delle Province e al protagonismo che possono esercitare le due città capoluogo di Matera e Potenza e i rispettivi territori.
Braia: “Il Consiglio regionale approva il documento nel quale si propone l’istituzione a Matera della “Provincia unica di Lucania”
L’approvazione da parte del Consiglio Regionale, anche se a maggioranza, del documento sul riordinamento delle province e delle loro funzioni, assume una valenza sia storica che politica per la nostra regione e dimostra come una classe dirigente, quando vuole, è in grado di svolgere al meglio il proprio ruolo e, senza utilizzare scorciatoie di comodo, propone di riorganizzare il modello istituzionale della Basilicata mirando alla sua unità, unico valore irrinunciabile per l’intera comunità.
Avremmo potuto limitarci, come qualche regione ha fatto o qualche collega in Consiglio ha pure con forza suggerito e per questo si è battuto (PDL in testa), di non decidere, proponendo esclusivamente il mantenimento delle due province, proposta che se da una parte può sembrare il perseguimento della salvaguardia di entrambe le rappresentanze territoriali, in realtà, vista la determinazione con cui il governo vuole procedere anche su questo tema, consegnerebbe al governo nazionale la decisione che, per come è scritto chiaramente nella legge, significa capoluogo di provincia con sede unica a Potenza, ipotesi che potrebbe alimentare una deriva separatista da bloccare sul nascere.
Il consiglio Regionale ed in particolare i partiti che hanno votato il provvedimento, seppur distinguendosi legittimamente nelle analisi politiche, hanno voluto farsi carico, senza indugio, con mirabile coraggio, senso di responsabilità ed adeguato realismo di proporre in subordine ad una eventuale impossibilità di mantenere le due province, la città di Matera nel ruolo di capoluogo provinciale della provincia denominata ‘Provincia Unica di Lucania’ chiedendo in contemporanea di aprire con il Governo una fase concertativa in ordine alla riorganizzazione della presenza dello Stato e delle sue articolazioni nel territorio regionale che veda Potenza rafforzare il suo ruolo di Capoluogo di regione.
L’impegno del Presidente De Filippo in questi giorni, finalizzato ad ottenere dal ministro Patroni Griffi e del Ministro Cancellieri ufficiali rassicurazioni sull’azione concertativa da mettere in campo per la definizione delle sedi delle principali articolazioni dello Stato, ci auguriamo possa rappresentare, insieme al documento di proposta approvato ieri dal Consiglio Regionale, una base solida e sufficiente su cui basare le discussioni nei Consigli comunali di Matera e di Potenza a cui ora è demandato, per volere del Governo centrale espressa attraverso l’art 17 della Legge 135, il destino dell’Unità regionale da raggiungere attraverso una intesa storica che da sola potrebbe mettere finalmente fine alle strumentali contrapposizioni di campanile da cui dovremmo con i fatti dimostrare di essere molto lontani.
L’intero Gruppo consiliare del PD a partire dal collega Santochirico che ha portato avanti il lavoro nella commissione competente, insieme ai parlamentari ed ai suoi vertici politici ed istituzionali, che ringrazio per il lavoro istruttorio e di accompagnamento fin qui messo in campo e rivelatosi fondamentale per la formulazione della proposta ieri ratificata in Consiglio regionale, sarà sollecitato dal sottoscritto a lavorare ancora di più in questi giorni affinchè insieme alle forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti nei Consigli comunali di Matera e di Potenza, si possa giungere a quella fondamentale intesa tra le città capoluogo che rappresenta l’ultima ma decisiva condizione che, nel rispetto della norma nazionale, deve realizzarsi per continuare a garantire alla nostra comunità la tanto auspicata “unità regionale”.
Luca Braia, Consigliere regionale PD
Santochirico: “Per una casa comune dei lucani protagonismo delle città capoluogo e dei territori”.
Tenere unito il territorio, tenere unita la Regione, tenere coesa la Regione, significa valorizzare le città capoluogo, pensare al protagonismo dei territori, aprire una relazione proficua con lo Stato per concordare come riorganizzare la presenza dello Stato in Basilicata.
La città di Potenza è il capoluogo della regione, qui ha sede l’ente Regione, la maggior parte degli enti regionali, già attualmente è sede delle articolazioni regionali dello Stato e delle articolazioni delle principali istituzioni pubbliche nazionali.
Questo ruolo va conservato, così come non v’è dubbio che per tali caratteristiche non può che essere, anche nella malaugurata ipotesi di Provincia unica, non può essere che la città di Potenza, candidata ad essere il principale interlocutore dello Stato, a cominciare dalla sua rappresentanza unitaria, di cui all’articolo 10 della legge 135.
La città di Matera deve essere associata a questo riassetto delle istituzioni locali, conservando, una capacità, un punto di rappresentanza istituzionale ed è per questo che viene indicato nel documento la sede del capoluogo provinciale.
La conservazione di una rappresentanza istituzionale e sovracomunale consente, a quella città, di evitare un declassamento, una mortificazione che genererebbe, o alimenterebbe, perché già ce ne sono in corso, spinte centrifughe.
Le due città, coprotagoniste del progetto unitario lucano, motore di un processo di rafforzamento delle ragioni e delle relazioni connettive, sigilli della inscindibilità di un’unica storia e di un unico destino.
Le due città artefici di un rinnovato patto che parte dall’accordo, richiesto dal comma 4 bis dell’articolo 17, che non possiamo qui che semplicemente auspicare e raccomandare.
Generosità, comprensione, convergenza, simbiosi sono attributi, qualità, propensioni che le città e le sue classi dirigenti possono e devono virtuosamente profondere e inverare in un impegno congiunto.
E’ positivo che sia stata prevista una Conferenza dei Capigruppo congiunta delle due città perché è un modo per lavorare insieme e per trovare soluzioni decisive.
Un contributo decisivo importante per cementare questo processo può e deve venire anche dal Consiglio Regionale.
Il Consiglio Regionale, che si è fatto spesso carico delle ansie e dei problemi delle due città, chiede loro un contributo decisivo alla conservazione e consolidamento della casa comune regionale e provinciale.
Ma la nuova dimensione provinciale obbliga necessariamente ad una ormai inevitabile ed irrinunciabile riedizione dei protagonisti del territorio. E’ impensabile che vi sia un vuoto, che sarebbe in questo caso ancora più ampio, abissale, fra singolo Comune, fra ognuno dei singoli 131 Comuni, e la Regione e la Provincia, che in questo caso coinciderebbero.
E’ indispensabile, necessario un raccordo di area vasta, non solo come facilitatore di attività e servizi che già sono propri dei Comuni, ma come destinatario ed assuntore di competenze ed attribuzioni degli enti sovracomunali che ad essi possono essere assegnati, in particolare dalla Regione.
Terzo ed ultimo capitolo è la riorganizzazione dello Stato sul territorio regionale/ provinciale.
Vi è una forte laison fra capoluogo regionale e rappresentanza unitaria dello Stato, ex articolo 10.
Sul resto vanno aperte una fase ed una sede concertativa fra Stato e Regioni.
Sul regolamento che dovrà emettere il governo ai sensi dell’articolo 10 è già previsto il parere della Conferenza Unificata. A noi non basta che ci sia un parere sul regolamento, noi dobbiamo esigere che nel regolamento vi sia la previsione di una relazione positiva e puntuale fra Stato e Regioni, quale sede appunto perché lo Stato prima di decidere come si riorganizza senta e recepisca il parere, l’opinione e la volontà delle Regioni.
Vi è una disponibilità dichiarata dal Ministro delle Riforme. Il Presidente della Regione avrà il compito, questo lo prevede espressamente il documento approvato in Commissione, di sondare e raccogliere immediatamente, anche dal punto di vista formale, la disponibilità del governo a concertare e concordare l’articolazione dello Stato nella nostra regione.
Questo, sostanzialmente, dice il documento della I Commissione, che al punto primo fa proprio il documento della Conferenza delle Autonomie locali di Basilicata, con la riproposizione sostanzialmente delle due Provincie; secondo, prevede una valorizzazione delle due città capoluogo di provincia, Potenza come capoluogo regionale e come punto di riferimento principale delle articolazioni dello Stato e la città di Matera come sede dell’eventuale provincia unica ,che viene definita anche nel documento Provincia di Lucania e nel documento stesso si chiede di aprire questa fase concertativa con il Governo, affidandone l’iniziativa al Presidente della Regione.
C’è una raccomandazione, un invito, una sollecitazione che viene rivolta alle due città capoluogo, per trovare un accordo per fissare la sede capoluogo di provincia in un comune diverso da quello più popoloso , essendo questo previsto dalla legge, e questo è l’auspicio che noi facciamo.
Perché il riconoscimento e il consolidamento di una casa comune, regionale e provinciale, sia anche nello spirito e nell’azione delle due città già capoluogo di provincia.
Infine, ultimo punto qualificante del nostro documento è la riaffermata necessità di dare ulteriore impulso al coinvolgimento dei territori nel sistema di governance regionale.
Siamo nel pieno di un ridisegno dell’ossatura istituzionale pubblica nella nostra regione. Lo facciamo consapevoli che andremo a completare questo disegno con lo Statuto.
Siamo consapevoli come siamo che ogni forza politica, ogni gruppo, presente qui, è composta da varie sensibilità, da varie appartenenza, da vari insediamenti territoriali, ma io credo che in un momento difficile e aspro della vita democratica, anche di quella regionale come è questa, la sua classe dirigente è chiamata a dare una migliore prova di sé, accantonando convenienze, calcoli di opportunità, condizionamenti localistici, e prodursi in uno slancio di onestà intellettuale, di lungimiranza politica, di coesione territoriale, di immedesimazione e unità.
Deve fare questo oggi la classe dirigente lucana. E a questo è chiamato il Consiglio regionale, per rinnovare la sua missione che è quella di custodire il passato, di interpretare e governare il presente, di preparare e assicurare un futuro di coesione, autonomia ed unità a questa comunità regionale.
Vincenzo Santochirico, Consigliere regionale PD
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Consigliere regionale Mario Venezia in cui illustra la proposta gà presentata in Consiglio regionale per il riordino delle Province in Basilicata.
Il Consiglio Regionale di Basilicata
1) prende atto e fa proprio il documento della Conferenza permanente delle autonomie locali della Basilicata;
2) in subordine, delibera, di accorpare la Provincia di Potenza a quella di Matera che, pertanto, diviene capoluogo della Provincia denominata “ Provincia di Basilicata”. Nel capoluogo della “Provincia di Basilicata” viene garantita la presenza dello Stato e delle sue articolazioni.
Mario Venezia, Consigliere regionale nato a Montescaglioso (città di nascita del Sottosegretario di Stato Francesco D’Alessio fondatore della Provincia di Matera)
Il disegno dell’Italia post borbonica non è più attuale, ci vuole un Italia 2.0 fatevene capaci.
Mai sudditi dei Montanari…piuttosto, con Bari!!!
Andiamocene via saremo sempre sotto il dominio potentino meglio la PUGLIA c’ e’ solo da guadagnare byte byte LUCANIA fate un referendum. Fate scegliere i lucani o i materani x la situazione no fate a capa vostra politici del..c….o
damiano il comitato “Matera si Muove”, sta raccogliendo delle firme x chiedere il referendum per l’annessione alla puglia..sia tu che tutti quelli che vogliono, possono recarsi in p.za vittorio veneto nei week-end x firmare…QUESTA REGIONE NON CI HA DATO NIENTE E CONTINUERA’ COSI’..E’ UNA TERRA BRUCIATA E CHE COMUNQUE A ME PERSONALMENTE NON MI IDENTIFICA IN “LUCANO”..tenete presente che un tempo eravamo facenti parte della “terra d’Otranto” quindi non mi venite a fare discorsi di appartenenza perchè qui ne vale il nostro futuro, il futuro di questo territorio abbandonato a se stesso, dimentica dalle istituzioni e se si continua così tra 20-30 anni non ci sarà + nulla, il vuoto e la gente va via xkè nn c’è lavoro, possibilità di emergere, di rivalsa, di sviluppo economico e sociale..meditate con coscienza e grande responsabilità.
De Filippo prepara già la sua campagna elettorale per diventare senatore?
Potenza capoluogo della Regione Basilicata e Matera capoluogo di Provincia Basilicata mi sembra una soluzione valida senza ricercare altre alternative cervellotiche.
FRANCESCOSAL FORSE NON HAI COMPRESO CHE NOI AVREMMO SOLO L’EMBLEMA DI CAPOLUOGO DELLA PROVINCIA MA GLI UFFICI RIMARREBBERO A POTENZA, QUINDI………………..
NON TI FARE INGANNARE LA LORO E’ SOLO PAURA DI PERDERE POSTI E POTERE, NOI MATERANI NON ABBIAMO NULLA DA PERDERE, CAMBIANDO LE COSE.
A parte l’inutile tentativo di catechizzazione (grazie per la premura ma non ne ho bisogno) non hai presentato un’alternativa a quello che ho detto. Puoi scordartelo di diventare provincia di Bari perchè hanno intenzione di tagliare anche quella. Tra l’altro è improbabile la nascita di una provincia murgiana ad hoc per Matera in Puglia sebbene dal punto di vista storico-culturale la vicinanza tra Montescaglioso-Miglionico-Matera-Irsina-Gravina-Altamura-Santeramo-Palo del Colle ecc. ecc. è lampante.
Quindi quali scenari si presenterebbero dopo l’eventuale vittoria referendaria? Francamente non riesco a capire e credo che “Matera si muove” stia solo buttando carta e inchiostro, tra l’altro i Comuni dell’alto jonio cosentino sono anni e anni che raccolgono firme per entrare in Provincia di Matera ma non hanno mai ”quagliato” niente….
spero di sbagliarmi!
Dopo aver letto i commenti di De Filippo e Santochirico sono sempre più convinto che prima ce ne usciamo da questo fango chiamato Regione Basilicata e meglio è!!! Bari, arriviamo!
BUONA SOLUZIONE LA PROVINCIA LUCANA A MATERA, QUALCHE VOLTA SI METTONO D’ACCORDO.
Nuova giunta? Pittosto la provincia si occupi di quello che sta combinando sulla strada per La Martella!!!
Strada chiusa dall’incrocio della statale giu dai pompieri, fino al ponte, non per inagibilità, perchè la strada è percorribile, basta uscire al primo svincolo. Disagio per chi vive a La Martella e lavora a Matera e viceversa. Oggi un’incidente nel tratto di strada sostitutivo (che tra l’altro è pericolosissimo, gli incidenti sono all’ordine del giorno) i carabinieri non hanno fermato le macchine su in via la martella ma bensì giu all’incrocio. Traffico in tilt. Io che abito in via lucana, ho fatto la discesa dei pompieri (per evitare le scuole), ho preso la statale, sono uscito in via La Martella, sono sceso e giu mi hanno bloccato. Sono risalito e sceso da via Gravina. Totale 25 km!!! Vergognatevi!!! Con il prezzo del carburante alle stelle e la crisi che morde. E nessuno ne parla. Direttore faccia un’articolo. Provate a sondare gli umori di chi vive o lavora a La Martella. E’ uno schifo. Bisogna fare ogni volta il giro d’Italia o attraversare tutta la città nelle ore di punta.
signor damiano che lei sappia si è costituito un comitato che contesti questa assurdità? un’infinità di reti di plastica arancione, scavi, pilastri interrati, cumuli di cemento e masserizie varie, rotoli enormi arrugginiti di reti elettrosaldate lasciati in giro, tutto per…il nulla
Purtoppo no. Ho chiesto in giro a La Martella, a chi ha organizzato il comitato per la farmacia, ma niente. La cosa che mi fa più rabbia è che la strada è percorribile, fino all’uscita Bari, poco prima del ponte interrotto, che è la strada che porta alla deviazione. E’ veramente scandaloso. Potevano chiuderla li, prima dell’interruzione. Invece no, hanno scelto di complicarci la vita, è veramente una cosa infamante, vorrei veramente sapere chi è lo scienziato che ha progettato tutto questo. Non si rendono conto del disagio assurdo. Sono veramente persone culturalmente molto basse. Gente che gode nel chiudere la strada, ogni volta che si trova un’alternativa, c’è subito il furgone dei “magut” che sbarra la strada. Ma che fastidio hanno vorrei sapere, ma chi è che da l’ordine di chiudere. Per quale motivo! VERGOGNA!!!
http://www.facebook.com/mariateresa.uva/posts/477632775610516?notif_t=like
……fine alle strumentali contrapposizioni di campanile…BRAIA non dire puttanate! Le contrapposizioni sono sostanziali altro che strumentali.
Siccome i politici a vita che intervengono per dire la loro non sono più credibili, l’unica soluzione è la democrazia diretta e partecipata. Quindi referendum. Però è necessario conoscere meglio la proposta, se diventare pugliesi, ha dei riscontri, quanto ci conviene? Non’è che si fanno i conti senza l’oste e poi siamo peggio di prima?
Sicuramente peggio di prima.
Visto che ci stanno spogliando di tutto cerchiamo al meno di mantenere la nostra identità LUCANA
Un consiglio per tutti: la strada “”chiusa” a salire dalla Martella per i Vigili del Fuoco è percorribile!!!! non dallo sterrato o altro ma proseguite normalmente….ci sta un pò di terra ma ci si passa sopra tranquillamente….Fidatevi!
grazie MR potresti seminare briciole, magari luminescenti, come pollicino?…anche se l’ho cercata non ho capito qual’è la strada percorribile 🙁 …e se invece cercassimo tutti insieme di far presente quanto è assurda questa interruzione e quando ci costa in tempo e carburante e quanto è costata a molti di noi che per espropri ci hanno rimesso terra e alberi falciati. senza contare che io ed i miei vicini in un giorno di pioggia non possiamo neanche pensare di percorre il viale per rientrare a casa a piedi poichè all’inizio hanno fatto scavi e scavi e poi ancora scavi che ora rimangoni lì coperti di terra che si trasforma puntualmente con l’acqua in un acquitrino melmoso invalicabile….pls help se non con una “lotta all’interruzione” almeno con una piccola mappa della stradina magica
grazie MR potresti seminare briciole, magari luminescenti, come pollicino?…anche se l’ho cercata non ho capito qual’è la strada percorribile 🙁 …e se invece cercassimo tutti insieme di far presente quanto è assurda questa interruzione e quando ci costa in tempo e carburante e quanto è costata a molti di noi che per espropri ci hanno rimesso terra e alberi falciati. senza contare che io ed i miei vicini in un giorno di pioggia non possiamo neanche pensare di percorre il viale per rientrare a casa a piedi poichè all’inizio hanno fatto scavi e scavi e poi ancora scavi che ora rimangoni lì coperti di terra che si trasforma puntualmente con l’acqua in un acquitrino melmoso invalicabile….pls help se non con una “lotta all’interruzione” almeno con una piccola mappa della stradina magica
Hanno messo dei blocchi di cemento tra i quali può passare solo un motorino ;(
Mi sembra veramente strano che nessuno dica niente. Sono veramente centinaia le persone che subiscono questo disservizio. Basta vedere il traffico che si crea in via gravina o in via la martella dopo le 18.
Sono schifato!!! Ci mettevo meno a fare la tangenziale di Milano nelle ore di punta che tornare a casa da La Martella a ora di pranzo e la sera.
alla fine ci perderà sempre e solo Matera, perdendo altre sedi periferiche dello stato a favore di una città lontana 90 km e sorda verso Matera. E’ il gioco delle tre carte. I consiglieri materani, sono totalmente asserviti a quel sistema di potere centrato su Potenza
Se questa città ha avuto delle industrie, vedi pastifici o salottifici, se ancora ci sono delle imprese che mandano avanti la barracca, bisogna rigraziare la puglia o comunque la vicinanza ad essa, se fosse dipeso solo da potenza oggi avremmo la metà della popolazione e saremmo l’ultima provincia dello stato come redditi (non che siamo lontani). Spostare a 100km di distanza le utltime stanze decisionali che ci sono rimaste vorrebbe dire la fine di questa parte della regione. Quindi va bene dividere i “titoli” tra i due capoluoghi, regione potenza, provincia matera, ma dovrebbero dividere tra le due città anche le sedi dove si decide.. Però non credo che i potentini cederebbero uffici come l’apt o le attività produttive per esempio.
Matera (LU) – Non si puo’ fare (Lucca – LU)
Matera (LC) – Non si puo’ fare (Lecco – LC)
Matera (LA) – OK
Matera (LN) – OK
Quale preferite ?
LA o LN ?
Robba da pazzi ….
Presi in Giro PG -non si può fare ( PG=Perugia)
Presi per il C….PC – non si può fare (PC=Piacenza)
Presi per Stupidi PS-non si può fare (PS=Pesaro)
Mi sa che sta provincia unica non si può fare!
Forse PF si può. PRESI PER I FONDELLI
.
Comunque cari concittadini, se è vera la voce che corre secondo cui De Filippo si candiderà al Senato e Braia a presidente della Regione, prepariamoci ad una infinità di comunicati farsa per cercare di convincere gli elettori a votarli!
Ah, mi domando come mai nessuno dei due illuminati in questione si sta interessando del problema dell’acqua lucana: se si tratta di constatare se ci stanno avvelenando o meno sti tizi stanno zitti, se si tratta invece di racimolare voti parlano a vanvera per giorni e giorni.
Perchè non si candidano direttamente a Presidente della Repubblica e a Presidente del Consiglio. Ne hanno tutti i meriti per farlo.
Candidarsi non significa essere eletti!
E per fortuna il voto è ancora in mano al popolo che però deve svegliarsi e SCEGLIERE di CAMBIARE!!!!!
E se proponessimo le province autonome come In Trentino?
Adesso BASTA è arrivato il momento di cambiare tutto ne abbiamo le possibilità SFRUTTIAMOLE
DA QUELLO CHE HANNO SCRITTO I DUE MOSCHETTIERI E MEZZO
NON PUO’ PASSARE INOSSERVATO BASTA,BASTA, BASTA
IO PERSONALMENTE VERRO’ A FIRMARE LA PETIZIONE DALL’ UMBRIA ED INVITO TUTTI E DICO TUTTI A RECARSI AI GAZEBO A FIRMARE
NON PERDIAMO PIU’ TEMPO QUESTA POTREBBE LA VERA SVOLTA !!!!!!!!!!!!!! RICORDIAMOCI CHE SOLO NOI POSSIAMO DECIDERE IL NOSTRO DESTINO E FUTURO
REFERENDUM! NOI DI MATERA SI MUOVE ABBIAMO RACCOLTO 2000 FIRME IN SOLI DUE WEEK END! SAREMO ANCORA IN PIAZZA PER CHIEDERE IL REFERENDUM AL CONSIGLIO COMUNALE CONTRO QUESTA FARSA CHIAMATA REGIONE BASILICATA AVIDA E INCONCLUDENTE
Massimiliano ma do stat ca n s vede? Mettete un mega slogan in piazza con scritta Andiamocene in Puglia firmate qui !!!!
e vedi quante ne facciamo di consensi in una serata
DAMIANO SIAMO IN PIAZZA DA DUE SETTIMANE OGNI SABATO E DOMENICA E LO SAREMO ANCORA FINO A FINE MESE! TI ASPETTIAMO! INTANTO SEGUICI SU FACEBOOK NEL GRUPPO “MATERA SI MUOVE” UN SALUTO
quante firme occorrono?
in ogni caso, a parte che l’identità lucana non è che la sentiamo poi così tanto noi materani; finchè siamo provincia e vabbè, ma immaginare che perdiamo anche quella, in tal caso essere una anonima città della LUCANIA, fa venire i brividi…
si sa che si può cadere dalla padella nella brace, ma se proprio devo rischiare, io rischierei la puglia…,ma io penso che gli amici-nemici potentini non possano permettersi di fare a meno di Matera, rischierebbero anche loro…quindi Matera provincia unica non è proprio il male peggiore e non è vero che gli uffici sarebbero tutti a Potenza; lì si parla di uffici statali e ci sta…se è capoluogo di regione…
Mi spiego meglio!!salendo dalla martella prendete a destra per la diga di san giuliano….300 m e superato il ponte subito a sinistra!! ci sono i cartelli ECCETTO FRONTISTI voi passate comunque…salite e proseguite sulla strada normale….troverete dei segnali con una rete buttata giù….proseguite…..i blocchi di cemento sono stati spostati su un lato ed è stata buttata della terra per non lasciar passare nessuno!! i vari camion passandoci sopra hanno abbassato in un punto la terra e ci si puo passare sopra tranquillamente!!
e mica sono FRONTISTA per niente..la rete arancione la riconoscerò…mi ci hanno impacchettato casa…oltre la rete spero solo di trovare il punto di attraversamento giusto….naaaa….non lo faccio davvero con tutto quello che sto spendendo di benzina una multa sarebbe troppo….proponiamo il carontePASS tessera di passaggio legittimo attraverso le reti per i residenti/lavoratori lamartella i loro familiari, amici, conoscenti, visitatori occasionali, e perchè no ovviamente anche per chi arriva dalla provincia percorrendo la strada di grassano….e per chi arriva dalla bradanica la strada delle meraviglie!
Dovere civico: chiudere la provincia di Matera! Dobbiamo solo ringranziare Monti. A cosa serve l’ha documentato egregiamente la stampa .
Io sono a favore della proposta del consigliere Venezia. In Basilicata un unica provincia con sede a Matera che deve annettersi quella di Potenza.
Grande Venezia, sono con te!
Infatti o si fa come dice il consigliere Venezia o ce ne andiamo in Puglia. Non dobbiamo più accontentarci delle briciole come in passato..mai più!
ANDIAMO TUTTI CON LA PUGLIA.
LA BASILICATA E’ SOLO UN GRANDE CENTRO DI COSTO INUTILE, ORTICELLO GOVERNATO DA POCHI.
FINIAMOLA DI SPERPERARE DENARO.
CHIUDIAMO LA PROVINCIA. FACCIAMO UNA SERIA POLITICA MERITOCRATICA NEGLI ENTI, A TUTTI I LIVELLI.
MANDIAMO A CASA E NON RICANDIDIAMO MAI PIU’ (MAI PIU’, CAPITO !) GLI AMMINISTRATORI CHE SPERPERANO DANARO PUBBLICO PER CONSULENZE ESTERNE (QUANDO CI SONO GLI INTERNI, ANCHE CAPACI E COMPETENTI, TENUTI NELL’ANGOLO !), PER AUTO BLU (O SIMILARI), PER PORTABORSE VARI, PER CAPI DI GABINETTO, PER COMITATI E FESTICCIOLE VARIE.
….io pretendo solo una cosa…MATERA CAPOLUOGO DI REGIONE !
SABATO E DOMENICA ALLORA TUTTI IN PIAZZA A FIRMARE MATERA STA CON LA PUGLIA !!!!!!! IO CI STO EPORTO TUTTA LA FAMIGLIA NA TRENTINA DI AMICI DEL PASSEGGIO W MATERA W LA PUGLIA .
C N MA SCI SCIAMANIN C NON MA GI NON SCIAM SCENN SNDIT A ME SCIAMANIN CA YE MEGGHJ SCIAMANIN IN PUGLIA !!!!! TUTTI A FIRMARE MA NON S PTEV FRMA ALLA FEST DELLA BRUNA 100 MILA FIRME S PIGGHIAVANN IN DA NA DI’ PUGLIA ASPETTACI ARRIVIAMO ..!!!!
VI ASPETTIAMO! MATERA SI MUOVE! RACCOLTE SINO AD ORA 2.000 FIRME. MATERA SCEGLI IL TUO FUTURO!
Nikiiiii , siamo tutti tuoiiii !!!!!!
Tranquilli a Potenza iniziano ad aver paura per la proposta di referendum che procede spedita. Nel caso in cui le cose non dovessero andare come devono, allora altro che referendum, potrebbe essere un PLEBISCITO!
Ma quali radici lucane, noi siamo pugliesi, dalla cultura alle tradizioni culinarie al dialetto, mettetevelo in testa… e sinceramente meglio così… o si resta alle nostre condizioni o si va via, con il serio rischio che la Basilicata senza Matera cessi di esistere… per una volta sembra che tutti i materani siano convinti su questo…
bravo mo si che hai detto una cosa saggia siete pugliesi e nn siete mai stato lucani.. Questo è palese siete al confine cn la regione parlate pugliese pensate pugliese ma pensateci Bene.. Del lucano o cmq della vekkia Lucania che avete? NULLA ..quindi credo sia saggio x voi andarvene in Puglia e dite a vendola di farvi mettere sta dannata stazione ke nn se ne può più di esser l unica provincia (per poco ) d Italia a nn avere una stazione e ad essere stra isolata … A potenza nn c è nessuna paura anzi… Magari ve ne andate una volta sempre .. Il progetto grande Lucania .. La vera Lucania dove voi nn ci siete mai stati ma dove c era il cilento si attuerà li si che hanno già fatto i referendum
MATERA merita la gestione di questa misera regione, per mentalità, per posizione, per storia etc. etc. se i montanari non lasciano l’osso del capoluogo di regione, potremmo accontentarli facendoci lasciare il solo capoluogo della provincia lucana, (altrimenti morirebbero), ma se neanche quello ci prendiamo, allora ci rimane solo andare in Puglia e far morire questa regione farsa..
1) la riduzione delle provincie è una necessità sacrosanta per ridurre la pletora di poltrone ed i costi della politica. I loro compiti si riducono alla gestione di 4 strade e 2 scuole, compito che potrebbe essere svolto egregiamente da regione e comuni
2) Potenza già conta la Regione, il 90% dell’Università, la sede di tutti gli Enti subregionali con le migliaia di posti di lavoro che ne derivano. La burocrazia è l’unica vera industria di questa città, mezza Potenza vive di questo.
3) Avendo noi materani a 60 km Bari, che è una vera città (aeroporto, porto, negozi, università storica, cultura ecc), perché dovremo essere costretti a recarci a 100 km senza collegamenti per un qualunque documento? Potenza non ci offre nulla, se non disagi.
4) Non è questione di campanile, è questione di equità e di opportunità politica. Già ora l’attrazione economica, commerciale, culturale, storica è verso i paesi della Murgia dai quali finora ci ha separato il fatto di essere capoluogo di provincia. Se Potenza si appropria anche della provincia unica, priverà Matera di qualunque senso di appartenenza a questa regione.
5) Potenza ha 69000 abitanti, Matera 61000. Concentrare tutti i ruoli istituzionali nella prima, sarebbe un obbrobrio, un abuso incredibile, una prepotenza inaudita, una provocazione alla ribellione, per cui credo inevitabile un referendum di trasloco in Puglia per cui già il movimento “Matera si muove” sta raccogliendo firme
6) Ma una Basilicata privata del territorio materano avrà più senso di esistere? Specie ora che è tornato in auge il discorso delle macroregioni, è facile ipotizzare uno scenario che include l’incorporazione del potentino nella Campania o qualcosa di simile
7) Ma si rendono conto a Potenza cosa significherebbe per loro la perdita della Regione e di tutto il potere politico ed economico connesso? Insistere ottusamente nel reclamare tutti gli uffici a Potenza (la pretesa città regione), alla fine a chi porterà il danno maggiore? Riescono ad immaginarsi il futuro in cui saranno un anonimo paese della Campania?
8) A Matera gli unici danneggiati seriamente sarebbero i numerosi politici locali che vedrebbero ridursi drasticamente il numero di poltrone con i loro lauti stipendi ed annessi, diluiti in una grande regione come la Puglia dove conterebbero veramente poco.
Tutto vero!
CARI CONCITTADINI LEGGO ANCORA PERPLESSITA’ NEI VOSTRI COMMENTI OPPURE CREDETE ANCORA ALLE PROPROSTE DI QUESTI STUPIDI E ORAMAI PICCOLI POLITICANTI.
IMPENSIERITI DALLO SCADERE DEL LORO FARE POLITICA, NON DOBBIAMO AVERE PAURA QUESTO E IL NOSTRO UNICO MODO PER DIMOSTRARE LORO CHE NON SERVONO E NON SONO SERVITI A NIENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
QUINDI RIPETO ANDIAMO A FIRMARE SOLO COSI CI LIBEREREMO DI LORO E DA QUELLA PALLA AL PIEDE CHIAMATA POTENZA
matera si nuove in puglia
CI vogliono dare la CARAMELLA CO sta APPIGLIO CHE STANNO FACENDO alla regione, SIAMO STANCHI DI ESSERE PRESI X IL c… …. Meglio paesino in
provincia di BARi che SCHIAVI DI potenza SCIAMANIN IN PUGLIA … Puglia aspettaci…
Quotopienamente il commento di Luciano per cui o ci concedono il capoluogo della provincia Lucana con annessi e connessi o è preferibile staccare il cordone ombelicale con questo fantomatico capoluogo di regione con il quale non abbiamo nulla a che vedere per cultura, tradizioni ecc. ecc.
Tanto chi ha da perdere sono solo i politici, succubi da anni della politica potentina, che ha portato il nulla a Matera, anzi lo svuotamento a loro beneficio.
Da lucano DEVO per forza di cuore e orgoglio dare una possibilita’ alla LUCANIA. Che il divario territoriale e culturale con Pz esiste e’ innegabile. Ma e’ questa diversita’ che ci unisce. La scelta sembra pero’ preoccupare piu’ i politici che i cittadini. Con la Lucania 1+1( 1 cap.reg. + 1 prov.) i ns. politici conserverebbero il numero delle poltrone. Cosa succederebbe se MT vola in Puglia? Una regione che non avrebbe logica di esistere, con poltrone annaccquate per effetto dell’adesione alla Puglia e chissa’ alla Campania(PZ). Quanti dei ns. politici sarebbero eletti con il confronto con realta’ piu’ numerose e piu’ coese? Quanti politici di MT e PZ andrebbero in Consiglio Regionale di Puglia e Campania?
Sicuramente le prov. cosi’ distribuite fanno gola alle regioni limitrofe, acqua, petrolio, territorio, a giovamento di una collettivita’ piu ampia. Non e’ meglio che un mai eseguito Federalismo(in tutti i sensi e settori) avrebbe elevato la Basilicata a perla del sud? La regione piu’ ricca d’italia smenbrata per elevare le media di ricchezza delle regioni limitrofe. Sud in buona lena dunque, che fine faranno i fondi statali per le infrastrutture, strade, porti, agricoltura se dipendono ora dalle regioni? Sarebbero forse congrue – se ci saranno – le rimesse sul territorio da Napoli? Oppure ci saranno avventusti pionieri della nuova industrializzazione -con tutto il malsociale accanto? Riflettendoci bene sono cose piu’ negative che ci aspettano da uno smembramento…….. ma chi ci governa DEVE fare la sua parte adesso e dopo, distribuendo benessere ai residenti…….. Qual’e’ la cosa piu giusta per noi lucani?
Potenza non si tocca