Mercoledì 2 giugno alle ore 21 presso il CineTeatro della Valle di Ferrandina è in programma l’opera teatrale: Storia del Diavolo delSoldato e del Violino: favola in musica in due parti con danze liberamente adattata dall’opera da camera L’Histoire du Soldat
Musica di
Igor STRAVINSKIJ
Testo di
Ferdinand RAMUS
Personaggi e interpetri:
il diavolo
(il vecchio, la vecchina,
il mercante, il musicista)
Nando IRENE
il soldato
Nicola NATALE
il narratore e banditore
Giuseppe SELVAGGI
la principessa
Rosa COSOLA
le danzatrici
Margherita PELLICOLA
Mina CIFARELLI
Maria Bruna FERRULLI
Coreografie di
Claudia SCHEMBRI
Costumi di
Antonella MASCIANDARO
Adattamento, allestimento e regia di
FRANCESCO BONANATA
E’ il 1915 quando Stravinskij incontra Ramuz in Svizzera e ne nasce subito un sodalizio artistico. La prima guerra mondiale è appena iniziata: gli strateghi dicono che finirà nel giro di qualche mese…. Nel 1917, quando invece quella immensa follia umana pare proprio non finire mai, il sodalizio fra i due artisti produrrà l’Histoire du Soldat. La tragica e sarcastica vicenda del piccolo soldato, vittima predestinata di un diavolo astuto, nasce dall’amaro pessimismo di fronte ad un mondo che va a catafascio, non senza penose conseguenze per la situazione degli artisti. Le frontiere, come i teatri, sono chiuse; la Russia è troppo lontana e la Rivoluzione bolscevica ha procurato a Stravinskij non pochi problemi economici. Per il compositore e anche per tutti gli artisti dell’epoca non c’è possibilità di lavoro.
Ed allora perché non scrivere qualcosa di semplice, qualcosa che non esiga una gran sala ed un vasto pubblico? Perché non scrivere qualcosa che possa essere eseguita da pochi strumenti e da pochi attori? Se i teatri sono chiusi perché non scrivere qualcosa che possa essere allestita in qualsiasi posto, anche all’aperto? Perché non riportare in vita la tradizione dei teatri popolari girovaghi, da fiera? Stravinskij traduce a Ramuz, dal russo in francese, la favola del soldato. E’ una favola dell’antica tradizione popolare russa ma in quegli anni diventa di una attualità sconcertante. Due sono i temi fondamentali dell’opera. Il primo è quello del povero soldato, di tutte le epoche e di tutte le guerre, mandato a morire per ragioni che spesso non conosce nemmeno; quando non viene ucciso e ritorna a casa, si accorge di aver perso soprattutto i suoi antichi valori ed affetti e che per ironia della sorte viene alla fine beffato anche dal Diavolo.
Il secondo è quello antico di Faust che vende l’anima (il violino) per acquisire ricchezza e poteri ma che troppo tardi si accorge che il baratto non ha prodotto per niente la tanto sperata felicità. Troppo tardi ci si può rendere conto di aver dato ascolto a falsi imbonitori che promettono la ricchezza, il potere e la felicità ma che si rivelano, spesso troppo tardi, solo falsi venditori di beni effimeri.
BIOGRAFIA DELL’ATTORE MATERANO NANDO IRENE
Materano dei Sassi, da anni ormai e’ presente in diverse produzioni cine-televisive, nell’attesa di girare “Il VENTO”, e’ stato recentemente sul set di Distretto di Polizia 10, a breve lo vedremo nelle sale cinematografiche nel film UN GIORNO NELLA VITA diretto da Gius…eppe Papasso con la partecipazzione di Pascal Zullino, Alessandro Haber, e Mariagrazia Cucinotta, recentemente in onda nella prima puntata di REX 2 su rai1, e nella serie per canale 5 “LA SCELTA di LAURA” diretta da A.Piva.Inoltre lo ricordiamo nelle vesti di PISTONE nel film Il RABDOMANTE. Oltre ad essere presente su vari set, Nando Irene da tempo porta avanti il suo sogno, quello di realizzare una sorta di FILM COMMISSION IN BASILICATA. Nando Irene anche sul set de “L’Uomo dei Sogni”, un film che si compone di 3 episodi con la regia di Alessandro Capitani e Alberto Muscia, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, il cui cast vede nomi di rilievo nel panorama cinematografico come Luciano Scarpa (Hopital), Davide Paganini (Ti Stramo), Cecilia Dazzi e della produzione cinematografica tutta lucana “GIALLO”. Quest’ultimo è un mediometraggio interamente prodotto in Basilicata e realizzato grazie all’impegno e alla tenacia degli attori Nando Irene e Enzo Saponara, insieme protagonisti di un prodotto cinematografico che assume una rilevanza maggiore per via dei temi trattati. In collaborazione con la Blu Video e Alelammie, i due attori Irene e Saponara, entrambi di origini salandresi, sono stati diretti dal filmaker Pinangelo Marino e e hanno deciso di girare, nei più suggestivi luoghi lucani come Craco vecchia, Pisticci e Armento, un film che racconta, attraverso i loro dialoghi fraterni, attraverso sguardi profondi e lenti movimenti la triste realtà di una regione: la Basilicata che ormai da troppi anni subisce passivamente lo spopolamento del territorio, nonostante forte, sia il legame dei cittadini a questa terra ricca che tanto, invece, avrebbe da offrire ai giovani sotto il profilo artistico, sociale e culturale. La sceneggiatura e’ gia’ vincitrice del premio Racconti di Cinema 2008, di Venosa, e proprio nella citta’ di Orazio c’e’ stata la prima del film che ora gira in vari festival internazionali. L’attore Irene ha accettato di buon grado la partecipazione da protagonista a questo progetto perché sta lottando da tempo e in prima persona affinché l’industria cinematografica possa finalmente decollare anche sul nostro territorio in modo da uscire da quella condizione di stallo e immobilismo che sta portando diversei giovani ad abbandonare la propria terra e in alcuni casi a dimenticarla. L’idea affascinante è quella di creare una cittadella del cinema in Basilicata, che possa promuovere il territorio, valorizzarlo e creare figure professionali da inserire nell’indotto cinema.
Nella foto in basso l’attore materano Nando Irene