Il 20 gennaio 2003 crollava un elemento architettonico della cattedrale di Matera. Infiltrazioni di umido avevano provocato il distacco di un cornicione di tufo di 15 metri che aveva danneggiato la navata laterale sinistra della Cattedrale, provocando lesioni agli ambienti sacri, ad una cappella e a due statue. La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata, d’intesa con l’Arcidiocesi di Matera-Irsina, ha avviato una serie di lavori di consolidamento del Duomo e tra tre mesi esatti saliranno a dieci gli anni di chiusura al culto del gioiello storico-artistico e religioso della città di Matera. Un ritardo che naturalmente ha inciso anche sullo svolgimento della festa della Bruna e nelle ultime due edizioni il disagio dei cittadini è stato manifestato durante la sfilata del Carro trionfale anche con alcuni striscioni. Per fare il punto sullo stato dei lavori della cattedrale di Matera l’Arcidiocesi ha inviato una nota alla nostra redazione che pubblichiamo integralmente.
Il 14 ottobre scorso, la Commissione diocesana per l´arte sacra e i beni culturali ha effettuato un sopralluogo nel cantiere della cattedrale dove sono in corso i lavori di ristrutturazione, ormai da molti anni. La Commissione, presieduta dall´Arcivescovo mons. Salvatore Ligorio, è stata accompagnata nella visita dai rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata. Dall´incontro sono emersi importanti considerazioni da parte dei vari tecnici intervenuti che hanno definito in maniera chiara lo stato dei lavori e le motivazioni che determinano un certo rallentamento nella conclusione degli stessi. E’ emerso il senso di un profondo dialogo costruttivo tra Arcidiocesi e Soprintendenza che li porta a collaborare pur in presenza dei numerosi ostacoli burocratici che spesso si frappongono per la migliore riuscita dei lavori di ristrutturazione del sacro monumento. In particolare, per i lavori in corso di esecuzione, sono da evidenziare – dopo la realizzazione negli anni passati di opere quali la messa in sicurezza e consolidamento dell´abside e delle coperture delle navate laterali – il completamento degli scavi archeologici, il consolidamento delle strutture rinvenute durante gli scavi archeologici, la deumidificazione di tutto il corpo chiesa, il rifacimento di tutti gli impianti tecnologici a servizio del monumento, il consolidamento delle capriate lignee poste a copertura della navata centrale, la ripresa degli intonaci con il relativo rifacimento delle decorazioni pittoriche della navata centrale ed infine la riadesione, la pulitura e la riproposizione dei circa 100 metri quadrati di rivestimento in oro zecchino presente nella navata centrale. A tutt´oggi sul cantiere insiste una sospensione dei lavori nell´attesa dell´approvazione – da parte della Regione Basilicata – di una perizia di variante necessaria per utilizzare le economie realizzate per la esecuzione della pavimentazione delle navate centrale e laterali. Inoltre, l´Arcidiocesi di Matera-Irsina ha ritenuto opportuno presentare, all´approvazione della Regione Basilicata, un progetto che prevede il completamento dell´intero restauro della cattedrale e l´adeguamento liturgico del tempio in coerenza delle disposizione previste dal Concilio Vaticano II.
Al fine di chiarire più in dettaglio – anche con l´aiuto di immagini e tavole – quanto è emerso in questo incontro, di illustrare le opere realizzate e da realizzare e di definire in qualche maniera certa la tempistica ancora necessaria per l´apertura al culto della cattedrale, sarà indetta, per la fine di Novembre, una Conferenza stampa presso il Salone degli Stemmi in Episcopio con la partecipazione dell´Arcidiocesi e di tutti gli Enti coinvolti nei lavori di ristrutturazione.
In pratica una miriade di chiacchiere per dire in sintesi che la Cattedrale non riaprirà le sue porte per ora. In Giappone dopo un terremoto catastrofico sono bastati pochi mesi per rimettere a posto una autostrada ed intere città. A Matera dopo 10 anni ancora non è chiaro quando i cittadini ed i turisti potranno tornare ad ammirare la Cattedrale. È un problema di autorizzazioni? È un problema di soldi? È un problema di tecnologia? È un mix di problemi?
A mio avviso questa è solo l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza di tutto il sistema Materano e Lucano.
Fate pietà.
Dal 1986 non riusciamo a fare 29 km di ferrovia e ora ti meravigli per dieci anni di Cattedrale chiusa?
La colpa e’ della Chiesa: di chiedere chiede, di restituire quanto avuto nemmeno se lo sogna.
Pagate il restauro e riconsegnate nelle mani dei vostri fedeli la Cattedrale
Sono passati oltre nove anni e ancora non si capisce quando il Duomo sarà aperto per tutti i fedeli. E’ una vera vergogna. Queste cose succedono solo nel meridione. L’arcidiocesi di Matera non é in grado di alzare la voce contro la Soprintendenza per i Beni Architettonici. In nove anni nel Nord sono in grado di costruire una nuova Città. Non vorrei pensare che a qualcuno tutto questo faccia piacere. Voglio augurarmi che qualche politico cattolico apostolico romano si faccia sentire.
Poco interesse a mio avviso, da parte di tutti gli enti interessati!!
Svegliamoci!!!!!
Come tutte le opere pubbliche in questo paese, i cantieri si aprono e poi durano in ETERNO! sepre per il solito MAGNA MAGNA! generale tra politica – soprintendenza – imprese etc..etc..etc…..
un pronostico di quando riaprirà ai fedeli il duomo?
be! io dico nel mese di marzo 2019!….e sapete tutti perchè proprio quella data!!!!!!
saluti
SVEGLIAMOCIIIIIIIIIIIIIII SIAMO GOVERNATI DA DEGLI INCAPACIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I NOSTRI POLITICI NON VALGONO A NIENTE!!!!! SVEGLIAMOCIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
che pena… la sovrintendenza principalmente dimostra sempre di più la sua totale inefficienza. Ricordo tutti gli altri casi di restauri non completati: Castello Tramontano, balena pleistocenica, convento S. Lucia, testa e braccio della statua di S. Eustachio sul Conservatorio… E in tutto questo dal comune di Matera elettroencefalogramma piatto. Di questo passo, se va bene stiamo nella c….
anni e anni di sequestro senza data precisa
se il VATICANO mettesse mano al portafogli, sarebbe un bene per il ns. duomo, MATERA e l’ITALIA, visto che incassano regolarmente e per anni non hanno MAI pagato neppure l’ici sugli immobili che gli creano cmq profitto, al contrario dei comuni mortali…infatti il VATICANO è IMMORTALE!!
….ma che parlammm’ affa’aaa…..so’ semp’ j stess’ cos’!!!!!
Perchè non mandano la magistratura ad indagare? Questa storia del Duomo chiuso da dieci anni puzza terribilmente. Sotto sotto ci saranno affari anche qui?
penosi.. quando cresceremo come società e come amministrazione.. povera Italia..
ALLELUIA, ALLELUIAAAAAA !
siete solo un branco di lagnosi…… tutti i commenti che ci sono sono solo di lamentela ma non c’e’ nessuno di voi cittadini che fa’ qualcosa per migliorare la situazione….. cosa??? dare una ripulita alla citta’ e non solo come spazzatura ma anche come persone…… dal sindaco a tutta l’amministrazione fino a finire a coloro che contribuiscono alla rovina della citta’ ( sporcaccioni….vandali…..tossici….. ubriaconi) smettetela di frignare e attivavtevi…..