Matera si muove traccia il bilancio della raccolta firme avvenuta nel fine settimana a Matera: superato il traguardo delle quattromila firme. Soddisfatto il portavoce del movimento Massimiliano Amenta che dichiara: “Non immaginavamo che la Petizione Popolare rivolta al Consiglio Comunale di Matera affinché si indica il Referendum previsto dalla Costituzione, per distaccarsi dalla Basilicata ed aggregarsi alla Puglia, potesse riscuotere l’ adesione di tanti cittadini materani nonostante le difficoltà organizzative e l’attività volontaristica del Comitato Promotore.
Tanti i materani che soprattutto nella serata di domenica hanno letteralmente affollato il nostro gazebo. Questo ci induce ad andare avanti e a diffondere maggiormente i punti di raccolta, a cominciare da quello che ogni giorno sarà attivato in via XX Settembre 39 sotto la sede del Comitato all’altezza del “Fontanino” . Il nostro invito è a tutti coloro che vogliono prendere parte attiva al nostro Comitato, di contattarci e sostenere con noi l’iniziativa Referendaria.
Abbiamo constatato con piacere che tanti sono i Cittadini che non si sono accontentati di firmare ma si sono offerti di raccogliere loro stessi le firme sui modelli del Comitato e la cifra di 4000 firme raccolte è un dato puramente indicativo in difetto.
I materani hanno ben compreso che si tratta di una battaglia che riguarda la prospettiva ed il futuro della nostra Città, né riducibile a mero campanilismo né basterà una semplice targa di un ufficio vuoto ed inutile per risarcire un territorio ed una Città che oggi vuole legittimamente e democraticamente, attraverso il Referendum, percorrere una nuova strada.
Il Consiglio Comunale di Matera, tutti i consiglieri comunali dovranno tenere in debito conto la volontà di migliaia di Materani e concedere il Referendum”.
Si è svolto nella mattinata di sabato 20 ottobre in via Cappelluti a pochi metri dall’incrocio del Pino il sit-in promosso dal Comitato Referendario “Matera SI Muove” per proseguire la raccolta firme al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’iniziativa referendaria per la richiesta di annessione della città di Matera alla Regione Puglia. La raccolta firme proseguirà anche nella giornata di domenica 21 ottobre in piazza Vittorio Veneto presso il Banco di Napoli. La “provocazione” del Comitato Matera SI Muove nasce proprio nel periodo in cui la Regione Basilicata è chiamata a presentare la sua proposta per il riordino delle due province lucane. In proposito il senatore del FLI Egidio Di Gilio ha inviato una nota per esprimere la posizione del partito in merito al riordino delle Province. La riportiamo integralmente
Riordino Province, Digilio (FLI): non si può scherzare con il fuoco
“Sulla questione della Provincia di Matera non si può più scherzare con il fuoco. La Cassazione ha infatti dato il via libera al referendum promosso da un comitato di cittadini di Piacenza che chiedono di passare con la Lombardia. Dopo che in precedenza era stata respinta un’analoga richiesta di referendum da parte di cittadini di Belluno, la decisione della Cassazione diventa un precedente non solo per Matera, dove peraltro è già in atto la raccolta di firme, ma anche per molte province inserite nella lista degli enti provinciali da sopprimere”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio, componente della Commissione Affari Istituzionali del Senato e coordinatore regionale di Fli, per il quale “la Commissione competente di Palazzo Madama deve riprendere l’agenda di lavoro intanto per evitare pronunciamenti diversi in merito a referendum che hanno lo stesso quesito costituzionale e all’orientamento che dovrà assumere la Presidenza del Consiglio che è tenuta ad indicare una data, entro 90 giorni, di indizione di elezioni referendarie sul “caso Piacenza” ”.
“Quanto al problema di casa nostra – aggiunge – continuo a sostenere che la classe dirigente e politica deve dare una risposta chiara ed univoca senza scaricare completamente sul Governo o su altri organi dello Stato le proprie responsabilità di riordino degli enti sul territorio. Stiamo assistendo invece da giorni all’esplosione di guerre di campanile e al provincialismo che non giovano alla tenuta unitaria di una regione seriamente minacciata per la nota questione demografica. Forse non è chiaro: la posta in gioco è la salvezza della Regione a meno che non si voglia sostenere la mia idea di passare direttamente a due Province facendo a meno della Regione. E non è difficile prevedere, da quanto si legge da giorni sui giornali, che lunedì prossimo con il Consiglio Comunale di Potenza chiamato a pronunciarsi conosceremo una nuova ennesima pagina di divisione di territori di cui nessuno avverte il bisogno”.
Sergio Cappella (vice-sindaco di Matera) su riordino Province di Matera
“Auspico che i Consigli Comunali di Potenza e Matera conformino le loro decisioni a quanto opportunamente deliberato nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale di Basilicata”. E´ quanto afferma il Vice Sindaco della città di Matera Sergio Cappella intervenendo sulla problematica relativa al riordino delle province. “La deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio scorso, infatti, nello stabilire che nel caso in cui il riordino interessi contestualmente più province, il comune capoluogo è il comune già capoluogo di Provincia con maggior popolazione residente, salvo diverso accordo tra comuni già capoluogo di ciascuna Provincia oggetto di riordino, crea l´automatismo di Potenza quale capoluogo dell´unica Provincia di Basilicata. Le posizioni assunte in questi giorni da esponenti politici, istituzionali e di associazioni a difesa strenua del mantenimento delle due province trova il mio pieno sostegno e, ritengo, il sostegno convinto della città di Matera. Tale posizione, però, diventa inutile in assenza di una subordinata, quale quella invece approvata dal Consiglio Regionale, senza la quale ed in presenza invece di una norma di legge chiarissima, si segna la fine della Provincia di Matera” .
Riordino Province, nota del Consigliere Comunale Francesco Rosmarino
Il Consigliere Comunale Francesco Rosmarino unitamente al gruppo consigliare del Pdl vuole esprimere il proprio pensiero rispetto alla questione del riordino delle province italiane che, nostro malgrado, riguarda anche la provincia di Matera. Guardiamo al passato: la Spending review cancella alcune province e allo stesso tempo mortifica il passato delle stesse, cancellando anche anni di storia.
Se guardiamo al futuro la prospettiva risulta altrettanto infelice: i tagli ai fondi delle province mettono a rischio i servizi ai cittadini come il sistema scolastico tra i più significativi. Altra conseguenza da tenere in considerazione è sicuramente il venir meno delle istituzioni e delle funzioni necessarie al territorio: Prefettura, Questura,Vigili del Fuoco, Tribunale e i vari presidi di sicurezza. Tanto più che i 100 kilometri che allontanano le città di Matera e Potenza aumentano se si considerano i grandi disagi esistenti in quanto a viabilità e trasporti.
Ci chiediamo, inoltre, se il gioco vale la candela. E a questo punto l’ azione di contenimento dei costi mostra tutta la sua incoerenza poiché: se non è possibile licenziare i dipendenti pubblici, ma vanno necessariamente ricollocati altrove, il presunto risparmio derivante dal riordino delle province sarà davvero significativo?
Tra le due Provincie esistenti nella nostra Regione, pur condividendo il deliberato del Consiglio Regionale per la provincia unica a Matera, e le posizioni assunte dagli organi istituzionali a difesa delle due Province, il problema riguarderebbe soprattutto i materani in quanto, qualora non ci siano le condizioni giuridiche per rimanere provincia (come per la nostra città) automaticamente subentra l’ accorpamento a favore della provincia con maggior popolazione mettendo in discussione inoltre anche la tenuta della stessa Regione.
Dunque, tocca a noi materani e a tutte le istituzioni locali difendere la nostra provincia e l’assetto istituzionale della Basilicata.
Francesco Rosmarino, Consigliere Comunale PDL
Riordino province, verso la Provincia di Basilicata, assessore regionale Viti: “Un appello a far vincere ragione e intelligenza collettiva”
“La Città di Potenza, proprio perché trae le energie, la legittimità storica e politica e il rilievo istituzionale dal suo ruolo di Capoluogo regionale e di sede di tutte le funzioni di governo del territorio, non potrebbe non farsi carico del dovere di concorrere ad una scelta equilibrata che difenda le ragioni dell´unità della Basilicata. Il Consiglio regionale ha realizzato uno straordinario sforzo di composizione di interessi, pur variamente declinati ma alla fine interpretati dentro una sintesi realistica. Immaginare che un dibattito così responsabile e attento possa concludersi nel segno di contrapposizioni irragionevoli e ingiuste o trasferendo a Matera funzioni meramente simboliche costituirebbe un´offesa ai tantissimi che ritengono l´unità della Regione un valore da consolidare e da difendere contro i tentativi ricorrenti di disarticolare ciò che storia, intelligenza collettiva, ragioni politiche e interessi civili hanno finora costruito. La stragrande maggioranza dei lucani, sono certo, attende che prevalgano quella superiore capacità di sguardo, quel realismo dell´intelligenza e quella generosità che sono la condizione per costruire un´autentica prospettiva di rinascita”.
Il sit-in per la raccolta firme di Matera SI Muove in via Cappelluti (foto www.sassilive.it)
uhm non so.. per quanto utopistica non saprei neanche se la scelta sarebbe giusta.. sia da un punto di vista sociale che economico.
Piuttosto chiediamo l’indipendenza 🙂
Pur di lasciare questa regione di Morti Viventi e di personaggi che fanno solo i comodacci loro!!!! andrei anche con con la regione del DIAVOLO!!!!. In basilicata mi dispiace dirlo oggi c’è solo posto agli amici degli amici e basta, per il resto è solo terra BRUCIATA! senza un futuro per i giovani e senza un traguardo collettivo da raggiungere…
Non so se la regione Puglia sia la migliore soluzione, visto i numerosi problemi che ha; ma penso, che a livello commerciale e di organizzazione turistica sia 10000000 volte più avanti della basilicata. Qui in basilicata, il turismo è affidato ai soliti VECCHI DECREPITI della politica, pronti solo a spartirsi il potere e denaro senza far crescere le nuove leve!, dare spazio alla nuova classe giovanile, che per carità, per fare esperienze può anche sbagliare, anzi, deve sbagliare, ma sempre in buona fede. Così si costruisce il futuro
per concludere sono daccordo ad andare con la regione puglia!!!!!
La solita abitudine di prendere posizioni quando ormai è troppo tardi. Il rischio della cancellazione della provincia di Matera se non addirittura della regione Basilicata, esiste dal governo Berlusconi. Adesso alla vigilia di una scelta già scontata del consiglio comunale di Potenza, chiamato a riunirsi con urgenza il prossimo lunedi, in risposta alla scelta del cosiglio regionale di avere come unica provincia lucana Matera, si cerca di difendere l’indifendibile. Allora, in assenza di una classe dirigente che faccia veramente politica, si prenda esempio dal comune di Piacenza, che si vada al referendum per il passaggio in Puglia, Io domednica mattina darò la mia adesione a ” Matera si Muove”.
si sa gia’ siamo legati alla puglia in tutto, no serve neanche il referendum basta fare una statistica siamo e stiamo gia’ in Puglia in tutti i sensi …. addio LUCANIA
Cappella sei un Falsone. La regione ha già deciso la soppressione della provincia di Matera proprio richiamando l’applicazione delle norme dello stato. Matera non può morire così. Siamo stati per anni soggiogati allo strapotere potentino proprio grazie a politici che come te hanno lasciato che tutto si decidesse a potenza. Basta. Se Matera deve morire e’ meglìo lasciare questa regione e continuare sulla strada intrapresa. La Basilicata, terra di Potenza, non ci merita. Noi siamo pugliesi. Lo siamo stati sino al 1663: eravamo parte della terra di Otranto. Non abbiamo niente in comune con il territorio potentino. Basta con i vostri soprusi.
Cappella non è un POLITICO, nè lo sarà mai. E’ lì perchè è stato messo lì.
Provasse a candidarsi, vediamo se viene eletto.
Anche lui è uno dei simboli dell’ANTIDEMOCRAZIA politica di questa regione.
Soluzione: via la regione BasiliCongo, via questi politicanti d’occasione. In Puglia la competitività aumenterebbe, vediamo se saranno capaci di emergere quando il livello dello scontro elettorale si fa serio con numeri seri, non come ora dove basta convincere 4 galli e 3 zucchine e ti trovi a gestire la COSA PUBBLICA.
Per cappella. In tono non molto scherzoso avevo scritto Erroneamente ho digitato “Falsone” al posto di burlone. Comunque hai detto un sacco di fesserie……
In effetti eravamo terra di Otranto, tutte le case dei Sassi sono state costruite da maestri muratori di origine leccese i nostri non avevano questa conoscenza, mentre i leccesi hanno da sempre maneggiato il carparo.
La dorsale settecentesca è stata dalle loro maestranze.
Pur di non avere Braia come presidente della regione, mi annetterei volentieri anche al Marocco!
…questa si che è bella!!! 🙂
non si tratta di campanilismo e dualismo, Matera – Potenza. Si tratta di prendere coscienza che le decisioni che riguardano tutto il territorio, e quindi anche Matera, per imprimatur istituzionali, spettano alla Regione. Dobbiamo prendere atto che i Nostri politici locali non hanno saputo contrastare quelli dell’area potentita che, per parte loro, hanno saputo portare in quella zona il massimo delle risorse disponibili. Mi dite quali sono le grosse aziende che operano nel potentino, oltre quelle di ispirazione statale? Potenza si regge con “i figli di Colombo”, vale a dire una marea di ex giovani impiegati in uffici pubblici o in società di ispirazione pubblica. E quando i posti scarseggiano si provvede immediatamente a dar vita a nuove società, a partecipaizone pubblica, dove far andare a lavorare i “figli della politica”. Vedi da ultimo la SEL (Società Energetica Lucana), la Film Commission, lo stesso Acquedotto Lucano; per non parlare di Agrobios, Alsia, Arbea, Apea, ecc. ecc. ecc. Ecco perchè ritengo che si debba SCAPPARE da questa regione. Nessuna programmazione, nessuna prospettiva di sviluppo, Solo dismissione di uffic e aziende. Voglio un confronto con una realtà produttiva….
Pur condividendo il tuo pensiero, non mi piace il termine SCAPPARE.
A mio avviso non dobbiamo scappare, dimostrando ancora una volta che non siamo in grado di alzare il capo! Dobbiamo invece impegnarci tutti insieme per trovare il coraggio di esprimere i nostri disagi al governo centrale ed esigere autonomia e potere nel nostro territorio. Non è andandosene in Puglia che risolveremo i nostri problemi!
Da tutta questa diatriba è venuta fuori una sola certezza: MT E PZ sono due diversi territori, non omogenei per storia e cultura. Non abbiamo affinità. E allora lasciamo stare geograficamente la Basilicata che è bella nel suo insieme, ma salvaguardiamo le diversità creando due province autonome come Trento e Bolzano.
In questo modo eliminiamo ogni ostacolo, in primis la Giunta Regionale e tutti i suoi inciuci…
Non si può essere così demagoghi. Non basta dire andiamocene in Puglia senza sapere se sei gradito e quali problemi di matera la puglia è disposta a risolverti. Il problema non è scindersi, ma unirsi chiedendo a Potenza ciò che andresti a chiedere a Bari. Per fare questo ci vuole una classe dirigente culturalmente preparata, che Matera non ha mai avuto. Quindi, anche questa secondo me è un’azione propagandistica a fini elettorali. I cittadini che amano il bene comune dovrebbero non cadere nella trappola. Con questo, non voglio dire di ascoltare i politici di destra o di sinistra che stanno alla Regione, sono anche loro dei poveretti.
Firmato!
E’ un chiarissimo segnale alla politica potentina ed a chi deciderà sulle sorti della provincia unica di Basilicata; Potenza sappia che se nemmeno stavolta farà un passo avanti verso Matera si scaverà la fossa da sola. Infatti spingendoci ad andarcene in Puglia ci aiuterà a dare il colpo decisivo per la demolizione della Basilicata!
Contenti loro…
LA BASILICATA, A MIO AVVISO, NON HA DATO BUONA PROVA DI SE’ ED ALLO STATO E’ UNA REGIONE DANNOSA PER L’ITALIA E PER LE COMUNITA’ AMMINISTRATE.
BASTA VEDERE I REALI INDICI DI SVILUPPO, PURTROPPO, AL CONTRARIO PER COMPRENDERE L’INUTILITA’ DI QUESTO CENTRO DI COSTO PER LO STATO E PER I CITTADINI.
ALLORA, IN UNA PROSPETTIVA DI MACRO – REGIONI ED IN UNA PROFONDA REVISIONE DELLA STRUTTURA DELLO STATO E’ EVIDENTE CHE MATERA NON HA NULLA A CHE FARE CON IL TERRITORIO DEI CALANCHI E DELL’ENTROTERRA LUCANO. MATERA E’ PUGLIA.
IN QUEST’OTTICA, BEN VENGA L’ANNESSIONE ALLA PUGLIA E POTENZA VADA CON LA CAMPANIA.
QUESTA E’ LA MIA OPINIONE.
DESIDERO, PERO’, SAPERE SE E’ CONDIVISA O MENO DALLA MAGGIORANZA DEI CITTADINI ED ALLORA BEN VENGA IL REFERENDUM.
Sono daccordo in parte con il consigliere Rosmarino. Questa presa di posizione andava presa qualche tempo fa. si è avuto tutto il tempo, anche come semplici consiglieri comunali, di fare battaglia politica, perchè il rischio di scomparire per le piccole province esiste dal Governo precedente. Ora ho l’impressione che il destino della provincia di Matera sia stato gia deciso. Quando leggo “ora tocca a noi materani e a tutte le istituzioni locali difendere la nostra provincia ” non capisco cosa si voglia dire, significa forse insistere per il mantenimento delle due province? Questa sarebbe utopia, portando avanti questa posizione significherebbe accettare il destino della provincia di Matera già segnato, è troppo tardi.
Picas. Io credo che nessuno dice che andando in Puglia avremo risolto tutti i nostri problemi; più semplicemente c’è l’aspettativa di entrare a far parte di una Regione che conta senza dubbio di più, che offre realtà dinamiche e imprenditorialità di eccellenza, che per vario modo si avvicina alla nostra secolare cultura. L’unione con Potenza non lo realizzerai mai, e questo non solo per l’incapacità dei nostri politici, ma anche per un credo diffuso nel capoluogo di regione, per cui tutto deve passare da li. Lunedì alle 15.30 c’è il consiglio comunale di Potenza per decidere se scegliere matera come capoluogo di provincia. alle 17.00 c’è quello di Matera. Cosa credi che si deciderà ? Andiamo in consiglio a vedere come si esprimeranno i nostri consiglieri che, mi risulta, hanno già avuto un incontro a Potenza, ieri, con parte dei consiglieri potentini. Non ce la faremo mai perchè la nostra provincia è e sarà sempre più piccola di quella potentina e la proporzione sarà sempre 2 a 1 per Potenza. Ogni 20 consiglieri di Potenza ne hai 10 di Matera. Non dovranno essere solo i nostri politici a cambiare atteggiamento, ma anche e soprattutto quelli di Potenza. E allora, perchè continuare a chiedere l’elemosina quando accanto a noi ci sono i nostri antenati ? Proviamo a vedere cosa succede. Sicuramente non potrà mai essere peggio di così.
Basta lo schiavismo di potenza cambiamo pagina !!!!!
Firmato stamani!
Errata corrige. Qualcuno ha usato il mio i-pad per scrivere di Cappella. Me ne scuso. Sono cose che penso anche io, ma avrei usato altre espressioni.
sei ridicolo. assumiti le responsabilità dele cazzate che scrivi!
“Città dei servizi”… così si autodefiniscono a Potenza per giustificare la loro smania accentratrice. E a noi per darci lo zuccherino ci dicono che dobbiamo assecondare la nostra “vocazione di città della cultura e del turismo”, magari proponendoci di diventare sede dell’APT…
Bene, allora la nostra vocazione andiamola ad assecondare in una regione che in quanto a turismo e cultura è avanti anni luce rispetto alla Basilicata, e loro offrano pure i loro servizi… alla pastorizia!
In attesa del prossimo decreto che segherà le piccole regioni (e se la Basilicata è già piccola oggi, senza Matera e comuni limitrofi che ci seguiranno diventerà minuscola), facendo diventare PZ provincia di SA…
Basta con questa BASILICATA-LUCANIA…Neanche il nome è chiaro!
STI POTENTINI HANNO PROPRIO STANCATO, non sanno fare niente se non vivere da PARASSITI!
NOI NON SIAMO COSì E NON POSSIAMO SOTTOMETTERCI ANCORA A QUESTA FECCIA.
ci rendiamo conto di cosa saremmo se restassimo in LUCANIA!!???
meglio semianonimi in Puglia, una regione comunque più ricca e poi…siamo certamente più BARESI che lucani, servi di gente deprimente, arretrata e chiusa, oltre che tanto ma tanto abituata a vivere sulle spalle dello stato! ..Materani fuggiamo da questo lugubre posto di “servizi” !!!
BASILICATA terra del feudo ANTEZZABRAIADEFILIPPOCOLOMBOVITIFOLINOCORAZZA……….!!!!!!!!!!!!!!!!
un nome unico tradotto per dire TERRA DI LADRI DEL NOSTRO FUTURO!
VIA SUBBBBBBITO DA QUI!!!
Attento, stai confondendo. Forse ti riferisci a LACORAZZA, Presidente della Provincia di Potenza. CORAZZA che hai nominato, non conta niente. Non è assolutamente ladro, anzi da piccolo faceva il chierichetto, figurati.
torniamo nella nostra terra d’origine !!! PUGLIA ARRIVIAMO !!!!!
Fin dal XI secolo, hanno formato parte integrante della Terra d’Otranto i territori delle odierne province di Lecce, Taranto e Brindisi (con l’eccezione di Fasano e Cisternino) e, fino al 1663, vi era incluso anche il territorio di “MATERA” e l’arco ionico dell’attuale Basilicata……….La STORIA dice questo!!!!! QUINDI RITORNIAMO ALLA PUGLIA!!!! BASTA FARCI COMANDARE DA POTENZA…………….LA VERGOGNA DELLA BASILICATA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ASPETTANDO IL REFERENDUM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
POTENZA NON SI TOCCA!!!! PS. Andate pure a Bari chi se ne strafrega, con Bari i vostri galletti del PD che ora comandano l’intera Basilicata, saranno dei signori nessuno. Bubbico, Antezza ed il genero Braia andranno a zappare, invece di fare sempre becero clientelismo CON RACCOMANDAZIONI MIRATE ed occupare centinaia di materani nei migliori posti pubblici lucani. I Materani hanno sfruttato e sfruttano le ricchezza del territorio della provincia di Potenza (Petrolio in primis) per ripianare i debiti delle loro ASL piene zeppe di raccomadati. Se fosse per i vostri sassi continuereste ad essere dei morti di fame.
E pippo pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città…
Sai invece quando sparirà la regione Basilicata i VOSTRI galletti del PD che comandano l’intera Basilicata cosa diventeranno? E se le “centinaia” (?) di materani raccomandati nei migliori posti pubblici faranno una brutta fine sai che fine orrenda faranno le MIGLIAIA di potentini raccomandati nei migliori posti pubblici?
Stai zitto PIPPA che è meglio…
LA VERITA’ FA MALE LO SO’….. FORZA ANDATE IN PUGLIA FORZA FORZA FORZA…….
Con il petrolio della provincia di potenza continuate ad appianre i vostri debiti pubblici, senza le nostre risorse economiche i tanti parassiti raccomandati, le vostre asl sarebbero da terzo mondo, in poche parole sareste dei morti di fame, quindi vi dico ANDATE A BARI CHI SE NE STRAFREGA!!!!!!!!!!!!!
PIPPO E SUPERPIPPO
che amarezza…
si assiste ancora una volta ad una patetica e stucchevole lotta di poltrone che poco ha a che fare con la logica della spending review e della utilità per i cittadini. La mia opinione e che dovrebbero essere eliminate le regioni, la sanità dovrebbe essere gestita dallo stato centrale e tutti gli altri compiti dovrebbero essere svolti dalle province. D’altro canto e nelle regioni che si annidano sprechi e clientelismo esagerati, come abbiamo appurato dalle ultime vicende !
IO MATERANO NATO IN LUCANIA….NON FIRMO PER PASSARE ALLA PUGLIA! NON DIVENTO PROVINCIA DI PZ….PERCHE’ PROTESTEREMO FINO ALLA MORTE…..per i potentini che fanno comunicati ecc…..ora che non ci sono + spal…reggiana…ecc.. per leccare il c….che fate lo vendete ai politici!!!!
SCHIFATO sind a frat ,vatt a CUC ca si PICC ‘D ‘SUN !!!!! STAT DO IE MUR D FAM CO CHESSA REGION D C….
pippo il turismo, l’agricoltura, il gas che c’è in provincia di matera ve lo potete sognare, montanari, il petrolio della val d’agri e anche della prov. di matera non ha a che fare con potenza, visto che è un territorio più vicino a noi che a voi.. potenza è solo un danno per la regione, paesone che campa solo di servizi e di soldi rubati a tutto il territorio lucano.. senza di noi la regione basilicata non ha senso, adios ora sarete capoluogo del nulla senza di noi.. avete voluto più di quello che potevate avere.. CANCRO LUCANO..
si sono rovinati con le loro stesse mani.. adios TUTTI IN PUGLIA!!
Matera, con la perdita della sede provinciale, perderà tutti gli uffici statali dislocati sul suo territorio (Questura, Prefettura ecc). Visto che Potenza non rinuncia ad essere sede unica regionale, Matera preferisce andarse in Puglia, dove non sarà comunque sede provinciale con conseguente perdita degli uffici di cui sopra. L’affare dove sarebbe? Ancora una volta, come i ragazzini, si crede di fare un dispetto agli odiati” “montanari”, senza considerare che non si apporta alcun beneficio concreto a Matera, se non quello di diventare periferia di un’altra regione.
Tu che hai grande abilità a scrutare gli affari dici a tutti dov’è invece l’affare? Ah, ho capito, rimanere in Lucania o Basilicata oppure nella Storica TERRA DI POTENZA a fare i sudditi a vita del CAPOLUOGO DI REGIONE E DI PROVINCIA, sottoposti alla loro autorità e soprattutto al loro nepotismo. Preferisco non ricevere nessun beneficio (sei proprio convinto?) e diventare periferia della Puglia come tu dici, piuttosto che essere considerato della Provincia di Potenza. Se ti sta bene restaci tu, io invece non accetto tutto questo ed ho già firmato per il passaggio alla Puglia e mi adopererò sempre più per far firmare più gente possibile. E poi credo che la decisione presa all’unanimità dal Consiglio comunale della TERRA DI POTENZA, per assurdo abbia danneggiato più loro che noi. Si, perchè quando decideranno (a breve) di accorpare anche le Regioni, loro diventeranno campani, più di quanto già lo siano. E poi spiegami come mai in Puglia stanno spingendo affinchè Matera passi dalla parte loro? Un motivo ci sarà. Scusami se ti ho distratto dalle tue VACANZE, da dove non riesci a percepire bene la realtà.
Matera sta semplicemente scegliendo di quale città essere provincia. Qualunque sarà l’esito, non conterà mai più come prima. Credete forse che avrà grossa voce quando sarà parificata ai tanti PAESI (ebbene sì) pugliesi con popolazione analoga se non superiore? La Puglia ha tutto l’interesse ad assorbire altri territori, perchè ciò significa tasse che entrano. Resta da vedere quali servizi verranno offerti (di questo, infatti, si è ben lungi dal parlarne). Non dimenticate, infatti, che siamo sulla dorsale pugliese più sfigata (niente ferrovia nè strade a scorrimento veloce). Per intenderci, non ci stiamo annettendo a Trentino o Valle d’Aosta, ma ad una regione con grosse problematiche, talvolta molto più grandi di quelle a cui siamo abituati (disoccupazione dilagante, ILVA, sanità allo sfascio ecc). Ciò detto, se siete così contenti, mi fa piacere per voi. Dal mio modesto punto di vista, che sia Puglia o Basilicata, Matera non conterà più nulla (addio Camera di Commercio, Genio Civile, Prefettura ecc.) a resterà un paese carino da visitare e nulla più. Ma festeggiate pure…
da oggi il genio civile di Matera è stato trasferito a Bari e non a Potenza, forse li conta più la comodità che la politica.
VACANZIERO ,vattin in thailandia a cacat u caz !!!!!
No, la Tailandia (in italiano si scrive senza “h”) potrebbe sempre interessare a uno come nel caso in cui non riesca l'”operazione Puglia”…
4000 firme? Bum! E perché non 6000 o meglio ancora 10000?
Chiaritemi un dubbio, ma l’ex consigliere regionale buttato fuori dal PdL é lo stesso rinviato a giudizio per brogli elettorali in quel di Scanzano? Come è andata a finire? Taroccare firme sarà semza dubbio più semplice che taroccare voti.
pure io a questo punto preferirei la repubblica indipendente di MATERA(ma siccome cio non si può più fare preferisco la PUGLIA)
Sono anni che veniamo accantonati dai potentini a MATERA bastava una ferrovia per annientare l’esistenza di potenza e la nostra ferrovia sta ancora li con le sue impalcature…
bastava rifare un collegamento stradale per evitarci la basentana e arrivare comodamente a roma ecc ecc e invece dobbiamo arrivare a bari ecc ecc l’ente turismo non sta ne a MATERA(sassi parco archeologico metaponto policoro ecc ecc)ne a maratea ma a potenza(io sinceramente a pz nn ci sono mai stato ma non penso che ci sia colosseo la gioconda o cose del genere) allora qui è far modo di distruggere MATERA e far mangiare ancora di + pz come anche l’elezione del sindaco ha dimostrato l’intelligenza(invidia) dei materani…
TORNIAMO A CASA!
STIAMO RACCOGLIENDO LE FIRME PER AGEVOLARE LA VOSTRA DIPARTITA
Dobbiamo ringraziare i consiglieri comunali di potenza per non averci lasciato nemmeno le briciole, forse con qualche mezzo assessorato alle stutiquarie ci sarebbe stata la resistenza dei polituncoli materani spinti , come è successo negli ultimi anni, ad accontentarsi di poltroncine di seconda mano. Invece ora non hanno niente da perdere e, con il passaggio in Puglia, il popolo materano avrà solo da guadagnarci (tanto peggio di così).
Vorrei solo dire a questi potentini di m…. intrufolati nel nostro sito,andate via che puzzate!!
Matera è un piccolo paesiello con dei vecchi ruderi laddove la gente viveva e conviveva con porci e galline. Questo avveniva non nel medioevo ma negli anni sessanta (o su per giù) tant’è che il governo ne ordino lo sgombero. Questo piccolo paesiello, marginale e periferico, senza neppure una stazione ferroviaria, vuole ergersi a grande centro capoluogo di provincia. Andate pure a Bari e da piccolo paesiello con classe politica arrogante ed autoritaria che oggi gestisce gran parte della regione Basilicata, diventerete una frazione di Gravina, città più popolosa del vostro piccolo paesiello
MATERA E’ SEMPRE STATA CAPITALE DELLA REGIONE DI BASILICATA, e città mercantile e voi veramente paesiello insignificante dei monti pseudo campani (pensa era più importante Avigliano che merdenza; dopo la lecchinata del 1806 vi hanno regalato il titolo di capoluogo senza alcun merito, con evidenti problemi di organizzazione, in quanto non cerano nel vostro paesiello posti per accogliere prefettura, tribunale etc. etc., infatti restarono per anni ancora a MATERA. Negli anni quaranta tutto il sud era in miseria ed anche voi vivevate nei SOTTANI con le bestie, se non lo sai basta una piccola ricerchina sul web per questo; i ruderi sono PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’ (primi al sud), primo paesaggio culturale al mondo, candidati a capitale europea della cultura, città abitata più antica del mondo, e città unica, magica e affascinante, che tutta l’umanità resta a bocca aperta, tranne i montanari putentini (sarà che non siete umani o che si rosica e si è frustrati li isolati e sconosciuti tra i monti!?!) p.s. gravina è più piccola di noi e ti ricordo che putenz è un paesiello tre volte meno esteso di Matera e con gli stessi abitanti, se a Matera putenza non metteva i bastoni tra le ruote, per paura di essere sopraffatti, a quest’ora, con autostrada e ferrovia, saremmo stati ancor più a livello delle grandi città del sud, ma nonostante questo a voi NAN V PNZEM PREPT..
SIETE NIENTE, NON AVETE NIENTE, E RIMARRETE CAPOLUOGO DI VOI STESSI..IHIHI..POVERINI…POTENZA E’ LA VERGOGNA DEL SUD. AVETE ROVINATO LA BASILICATA, UNA REGIONE CHE CON MATERA SAREBBE POTUTA CRESCERE. ADIOS
Caro Pippo
non mi piace scendere ai tuoi bassi livelli comunicativi, non mi piacciono le polemiche e le maldIcenze.
Ma una cosa voglio dirtela: la storia non si tocca!
E noi siamo fieri di quello che siamo stati, con le galline e quant’altro.
L’unica nostra colpa è quella di essere stati forse fin troppo sottomessi e non abbiamo mai avuto il coraggio di alzare il capo, permettendo ad ogni genere di prepotenti ( potentini non esclusi) di dominarci.
Ma ora credo che sia giunto il momento: siamo svegli e consapevoli!
E materani ricordiamoci la marcia dei 100mila a Scanzano contro le scorie!
Facciamolo ancora per chiedere autonomia e giusta considerazione.
Ripeto Mt e Pz sono troppo diverse per essere accorpate. E non per loro colpa o campanilismo, ma per derivazione storica
Diamo loro un giusto riconoscimento.
CHIEDIAMO LE PROVINCE AUTONOME!!!
ABOLIAMO LA REGIONE COME ENTE!
Poi ognuno farà quello che ritiene meglio nel suo territorio!
Senti bel Pippo dei miei c…., invece di stare in questo blog e sparare cazzate su Matera, la nostra storia e tutto il resto, cerca di guardare i tanti problemi che avete in quel paese di montagna dove manca solamente Heidi, il nonno, Peter e il cane, le pecore e i pastori ci sono.
Invece di stare a raccontare gli anni dei Sassi, di cui noi non ci vergognamo, noi Materani, piuttosto guardati attorno e vedrai che a putenz avete e abitate ancora oggi in delle baraccopoli che solamente a guardarle fanno paura, poi con la neve perenne che sta tutto l’inverno direi che forse nei Sassi si stava molto meglio, tu ke dici? E parliamo di 50 – 60 anni fa…quindi…taci potentino e stai a casa tua
pippo ci vediamo il 2 dicembre
Bravo materano…ma tanto non verranno..sono rimasti solo i bambini…i Briganti sono scappati non si sa ke fine hanno fatto.
papparappa anzichè suonare solo la tromba e dire stronzate, metti in moto il cervello. Non ho sentito uscire dalla tua bocca una sola cosa sensata. Solo stronzate e attacchi ingiustificati. Vergognati !
AVETE SCOPERTO L’ACQUA CALDA !! SIAMO SOTTO LO SCHIAFFO DI POTENZA DA SEMPRE , IL PROBLEMA E’ CHE ALCUNI MATERANI “TRADITORI ” GIOISCONO PER I LORO LOSCHI AFFARI .IO NON VOTERO’ MAI PIU’
PER QUESTI ” UOMINI” DI M.
La cosa che più fa rabbia è che l’unità della Regione Basilicata e di 600 mila lucani debba essere messa a repentaglio dai consiglieri comunali di una sola città, seppur capuologo di regione (non dimentichiamoci che la città di Potenza conta soltanto poco più del 10% della popolazione regionale).
Io chiedo se è possibile indire un referunum su questo tema esteso a tutti i cittadini lucani e se il vedetto fosse a favore della provincia unica a Matera, beh penso che i consiglieri comunali del capoluogo dovrebbero tenerne conto e dimostrare quella responasibilità assolutamente assente nell’ultima seduta in cui hanno assunto un atteggiamento indegno dell’istituzione che rappresentano.
Pietro, purtroppo non è possibile. Lo Stato ci ha offerto una possibilità. Ha deciso che le Province vanno ridotte per ridurre i costi dell’Amministrazione. Poi ha detto che dove vi sono situazioni particolari, come quella della Basilicata, tra le due province rimane quella con più abitanti (Ptenza 69.000 – Matera 62.000), salvo diverso accordo tra le città. Lo Stato, dunque, ha lasciato al Territorio il compito di dimostrare la propria capacità di gestire queste situazioni, ha lasciato alle città interessate la possibilità di decidere loro, in base alla situaizone della Regione. Potenza non lo ha fatto. Punto. Ha fatto prevalere una logica egemonica ritenendo che essa è la città dei servizi e che, pertanto, tutti i servizi devono stare lì. A Matera le pecore, i porci, e la cultura… questo hanno detto i consiglieri di Potenza. Le altre cose sono chiacchiere della politica potentina e regionale. Non c’è più alcuno spiraglio. Non illudiamoci.
Scusate, ma il fatto di andare in puglia può solo essere occasione di sviluppo.
pensate alle infrastrutte, nuove strade pensate alla BRADANICA CHE TAGLIEREBBE FUORI I POTENTINI, PENSATE AL DISTRETTO DEL MOBILE IMBOTTITO CHE GRAZIE AI POLITICI MATERANI E POTENTINI NON HA MAI AVUTO LA POSSIBILITA’ DI DEFINIRE LA QUESTIONE IN MERITO,E PERCHE’ NO LA TANTO ATTESA STAZIONE DELLE FERROVIE DELLO STATO. PENSIAMO INVECE A FARSI’ CHE ANCHE ALTRI COMUNI DELLA NOSTRA PROVINCIA AD ADERISCANO AL REFERENDUM!!!!!!!!!!!
IN QUANTO A TE PIPPO PREPARATI AL FREDDO ED AL GELO VAI A RACCOGLIERE LEGNA NEL TUO ORTICELLO.VISTO CHE ERAVATE UNA MASSERIA SU UN CUCUZZOLO
matera deve ritornare in puglia, che rimanga potenza nella lucania noi siamo pugliesi in tutto quindi w la puglia ^_^
noi pugliesi vi aspettiamo a braccia aperte,finalmente le murge unite.