A partire da lunedì 22 ottobre i lavoratori di Inps e Inpdap saranno in mobilitazione per tutta la settimana.
Le lavoratrici e i lavoratori di INPS e INPDAP sono fortemente preoccupati per l’esito che sta
avendo la riorganizzazione degli enti previdenziali sia per quanto contenuto nella spending review
e nella legge di stabilità 2013 che tra i tanti provvedimenti controproducenti per l’offerta di servizi
e punitivi per il lavoro pubblico prevede:
• riduzione di spesa degli enti pubblici previdenziali e assistenziali di almeno 300 milioni di euro;
• la soppressione di gran parte dei processi operativi degli enti disciolti;
• la drastica riduzione di personale, con la messa in mobilità forzata dei soprannumerari;
• la possibile esternalizzazione dei processi lavorativi.
La preoccupazione è forte perché la salvaguardia delle condizioni di lavoro e dei livelli
occupazionali degli istituti previdenziali è strettamente correlata all’erogazione dei servizi di
previdenza e assistenza ai cittadini, e gli istituti di previdenza pubblici sono il presidio principale
dell’intero sistema di welfare del nostro Paese.
Da quando c’è la crisi non un solo provvedimento è stato adottato da questo governo – come da
quello che lo ha preceduto – in favore di chi vive del proprio stipendio o di una pensione. Si è
colpito duro, sempre e solo sugli stipendi e sulle pensioni e contro i servizi per i cittadini.
Ormai la misura è colma!!!
I lavoratori di INPS e INPDAP considerano vergognoso e insopportabile il danno che
questo governo sta infliggendo ai servizi ai cittadini e alle imprese.
Per questi motivi i lavoratori di INPS e INPDAP saranno in mobilitazione a partire da lunedì
22 e per tutta la settimana davanti alle sede dell’INPS dalle ore 12.00 alle ore 12.30 e dalle ore
10.00 alle ore 10.30 davanti alla sede INPDAP per spiegare ai cittadini che se i tagli previsti
dalla legge di stabilità dovessero essere approvati dal parlamento dal 1° gennaio 2013 non
sarà più possibile garantire i servizi dell’INPS e dell’INPDAP ai cittadini e pensionati.
I sindacati di FP CGIL (Maragno), CISL FP (Taratufolo), UIL PA (Di Cuia)
SONO SOLIDALE MA, PURTROPPO, QUELLO CHE STA ACCADENDO E’ LA CONSEGUENZA DEI TROPPI PRIVILEGI CHE VI SONO STATI CONCESI IN PASSATO.
SPERIAMO BENE. E, COMUNQUE, AUGURI AI LAVORATORI.
Ahahahah, adesso fanno la parte di chi si preoccupa che non possano essere erogati i servizi previdenziali se salta qualche testa. I cari impiegati inpdap se la grattavano alla grande a Matera (avete mai provato a chiamare i loro uffici). La realtà è che i servizi potrebbero essere benissimo garantiti a patto che restasse qualche impiegato che lavorasse seriamente. L’attuale composizione dell’organico prescinde da qualsiasi valutazione quantitativa e di esigenze effettive, fatta com’è in un periodo di vacche grasse. Dubito fortemente che qualcuno si accorgerebbe se qualcuno di loro non lavorasse più, a parte il barista…