Nei giorni scorsi, gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Matera, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un 58enne di Matera per aver esercitato attività venatoria abusiva con mezzi non consentiti ed in periodo di divieto.
In seguito a segnalazione di un cittadino, gli Agenti Forestali hanno accertato la manomissione di recinti per la cattura di cinghiali installati all’interno di proprietà privata ricadente nel Parco Regionale della Murgia Materana, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico di particolare valenza naturalistico-ambientale che rientra all’interno delle aree SIC e ZPS, Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale, istituite nell’ambito della rete Natura 2000, proprio per la significativa presenza sul territorio di habitat e specie animali e vegetali protette.
Gli Agenti recatisi sul posto hanno accertato la manomissione dei dispositivi per la cattura dei cinghiali e la presenza all’interno di essi di esche per attirare le prede.
Inoltre, hanno riscontrato all’interno delle gabbie la presenza di aculei di istrice, specie protetta dalla normativa insieme ai cinghiali ed altri animali selvatici di particolare interesse naturalistico.
Da informazioni raccolte risulterebbe che l’autore del reato abbia manomesso le gabbie affinchè si potessero catturare i cinghiali o altre specie di selvatici responsabili di gravi danni ai raccolti agricoli.
L’eccessiva presenza di cinghiali nel Parco Regionale della Murgia è sovente oggetto di argomentazioni e proteste da parte di agricoltori ed allevatori che ne denunciano la sovrapopolazione che causa sul territorio ingenti danni alle culture agricole.
Al fine di garantire una popolazione sostenibile di questo animale sul territorio materano ed assicurare un’adeguata tutela per gli operatori agricoli l’Ente di Gestione del Parco Regionale della Murgia ha realizzato un progetto di gestione della popolazione di cinghiali proprio grazie all’installazione e l’impiego di questo sistema di trappole (chiusini) per ridurre la presenza degli animali nell’area e i danni nei confronti degli agricoltori.
Nei mesi scorsi si era verificata un’analoga manomissione e danneggiamento delle gabbie che aveva però causato malfunzionamenti e la mancata cattura degli ungulati in eccesso.
Il Comando Provinciale del CFS di Matera è costantemente impegnato con tutto l’apparato territoriale ad incrementare i controlli preventivi e repressivi in danno alla fauna omeoterma ed invita tutti i cittadini a segnalare al numero verde di emergenza ambientale 1515 qualsiasi tipo di manomissione o danno al patrimonio naturalistico.