Il Consiglio regionale e il Consiglio comunale di Matera sono stati facili profeti. La decisione del Comune di Potenza di rimanere egoisticamente fermo sulle proprie posizioni ha fortemente messo in crisi l’unità regionale.
Il Pd regionale è spaccato sulla sede nella quale insediare l’unica Provincia di Lucania e il componente della direzione regionale del PD Cosimo Muscaridola in una nota sottolinea la necessità di rivedere la posizione assunta dal Consiglio comunale di Potenza che ha preferito confermare a Potenza la sede della Provinca di Lucania di prossima istituzione. Riportiamo di seguito la nota integrale.
E’ di oggi la notizia, apparsa su diversi giornali pugliesi, che a Massafra i capigruppo del Pd, di Puglia Prima di Tutto, Massafra Cambia, della Costituente di Centro e dell’Udc, in una conferenza stampa hanno annunciato di guardare con grande interesse alla circoscrizione provinciale di Matera “per le affinità culturali ed economiche esistenti in tutto il territorio dell’habitat rupestre”. Se poi aggiungiamo le 4 mila firme già raccolte in pochi giorni da alcuni cittadini materani per portare Matera in Puglia è ancora più evidente la scelleratezza con cui si muove il riordino delle province messo in campo dal Governo dei Tecnici. Ma come si fa a tenere conto solo dei numeri senza tenere minimamente in considerazione la dimensione territoriale e l’eccezionalità di un territorio con solo due province?
Condivido la necessità di ridurre il debito pubblico e non sottovaluto le responsabilità politiche di tutti coloro che negli anni passati e ancora oggi sperperano risorse riducendo il Paese in ginocchio. Non si possono cancellare in un colpo solo riforme costituzionali che avevano tentato di responsabilizzare i territori nè si può tornare a un nuovo centralismo statale che la storia ha già buttato alle spalle.
Tuttavia, se la Basilicata si trova ad un bivio così importante per la sua coesione, per la sua unità e per la sua stessa esistenza, la responsabilità non è solo “tecnica” del Governo Monti ma anche politica, ovvero di alcuni parlamentari non materani che in svariate riunioni hanno sostenuto la posizione della Regione Basilicata ma negli ultimi giorni solo per calcoli elettorali e per posizionamenti personali non hanno mostrato la coerenza necessaria per sostenere con fermezza la decisone assunta dal Consiglio regionale. Essi non si rendono conto che con le loro ambigue posizioni distruggono la Basilicata e indirettamente sostengono le iniziative della Fondazione Agnelli fondate sull’annessione di Matera alla regione Puglia e di Potenza alla Campania.
Il Consiglio delle Autonomie locali di cui fa parte anche il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, dal quale mi sarei aspettato un minimo di coerenza, e il Consiglio regionale hanno approvato l’unico provvedimento possibile: il mantenimento delle due province e, in subordine, l’assegnazione a Matera del ruolo di Provincia della Lucania, pur concordando il dispiegamento sul territorio delle sedi periferiche dello Stato.
Erano e restano le uniche strade possibili per mantenere un equilibrio di funzioni in Basilicata fra la città di Potenza, sede della Regione Basilicata e di tante istituzioni, prima fra tutte l’Università, e la città di Matera che, pur mantenendo la sua vocazione turistica e culturale, non può perdere in un sol colpo tutti gli uffici periferici dello Stato.
Il Consiglio comunale di Potenza avrebbe fatto bene ad astenersi da qualsiasi decisione in attesa di conoscere la sentenza del Tar del Lazio e a ricordarsi la vicenda rifiuti, nella quale il Consiglio comunale di Matera, nonostante la netta contrarietá dell’intera opinione pubblica della città, ha sostenuto di accogliere i rifiuti urbani provenienti dal Capoluogo di regione presso la propria discarica rigettando qualsivoglia forma di futile campanilismo.
Invece la volontà del Comune di Potenza di insistere sul mantenimento della provincia non aiuta a mantenere la coesione della regione.
Il super accentramento di funzioni dello Stato a Potenza porterebbe a ridisegnare tutto il suo sistema di servizi con non pochi disagi anche per i suoi cittadini. Qui non si tratta di una guerra di campanile. In gioco non c’è il futuro di Matera che ha di per sé una straordinaria forza attrattiva ma l’unità stessa della regione e la sua esistenza. Infatti con la decisione di mantenere la provincia unica a Potenza si presta facilmente il fianco a chi già oggi guarda alle macroregioni, un disegno che vedrebbe la Basilicata scomparire per sempre la Basilicata.
Al Consiglio comunale di Potenza è mancato un po’ di coraggio. Quello stesso coraggio che, purtroppo, è mancato anche al Partito Democratico, a partire dai suoi vertici. Il Pd, evidentemente, sta gradualmente perdendo la sua forza di partito-regione costruita in questi anni. Non una parola, non un giudizio sullo scontro istituzionale in atto, non una presa di posizione da parte del Partito Democratico regionale.
Condivido la convinta presa di posizione assunta dai consiglieri regionali materani; troppo facile lasciare il cerino nelle mani dei due consigli comunali, ma alla fine a scottarsi sarà la Regione la Regione con i suoi cittadini.
Cosimo Muscaridola, Componente direzione regionale PD
Riordino Province, Taddei (PDL) su dichiarazioni De Filippo
Apprendiamo che il presidente della Regione De Filippo ha fatto dietro front sulla vicenda del riordino delle province, sconfessando se stesso e la sua maggioranza di centrosinistra. Quello che avrebbe dovuto fare da tempo – dichiara il parlamentare del Pdl Vincenzo Taddei – cioè fare fronte comune con Umbria e Molise, al fine del mantenimento delle due province con il relativo coinvolgimento di tutti i parlamentari, lo annuncia oggi come una grande novità. S ino ad ora, ha sbagliato tutto non ascoltando quello che altre forze politiche gli proponevano. Ad iniziare dal Pdl di Basilicata che da tempo gli aveva proposto di fare fronte comune per difendere le due province senza nessuna subordinata al fine di arrivare uniti e compatti, anche con le altre due regioni interessate, al confronto con il Governo nazionale. I parlamentari lucani del Pdl, Viceconte, Taddei e Latronico continueranno con forte determinazione la loro battaglia e coloro i quali vorranno condividerla – conclude Taddei – non saranno che benvenuti e verranno accolti con favore, perché sono in discussione gli interessi generali della nostra regione”.
Riordino Province: iniziativa De Filippo con Umbria e Molise annunciata già 1 ottobre
Il presidente della Regione Basilicata, dal principio, aveva manifestato la volontà di promuovere un fronte comune delle Regioni che rischiavano di avere una sola provincia
A seguito del comunicato diffuso dall’on. Taddei appare opportuno precisare che la volontà di promuovere una comune iniziativa con Umbria e Molise a salvaguardia di una plurale articolazine di province sui propri territori era stata annunciata dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo già lo scorso 1 ottobre, ancor prima delle decisioni del Cal del Consiglio Regionale e dei Consigli Comunali e in affiancamento ad ogni possibile posizione.
A tal fine appare utile reinoltrare il comunicato trasmesso all’epoca.
Potenza, 1 ottobre 2012
Province; Conferenza autonomie unanime: terremo insieme la Basilicata
La proposta da trasferire al Consiglio non rinuncerà a insistere sull’ipotesi a due, ma prevederà anche soluzioni diverse che saranno definite in un nuovo incontro mercoledì prossimo
Proseguiranno mercoledì mattina i lavori della Conferenza delle Autonomie Locali di Basilicata chiamata a formulare una proposta di riassetto delle Province. I lavori partiti questa mattina hanno già portato a raggiungere una posizione unanime su una prima proposta da avanzare, ossia quella del mantenimento dell’articolazione di governo del territorio negli attuali ambiti provinciali di Potenza e Matera, mentre resta ancora da mettere a punto (e su questo punto si svilupperà un lavoro istruttorio in vista del nuovo incontro di mercoledì) la “subordinata”, vale a dire quale proposta avanzare qualora il Governo non ritenga percorribile questa strada.
Da parte di tutti, comunque, c’è la ferma determinazione a chiedere che il territorio dell’intera Basilicata non possa coincidere con quello di un’unica provincia lucana. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Vito De Filippo che, aprendo i lavori, ha annunciato la comune posizione da parte delle tre regioni che si troverebbero in queste condizioni, ossia oltre la Basilicata il Molise e l’Umbria. Una posizione, come detto, condivisa da tutti e arricchita da sempre maggiori motivazioni. Il Presidente dell’Upi e della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, ad esempio, ha aggiunto la necessità di far emergere come la Basilicata sia disposta a fare uno sforzo ulteriore per garantire anche con due Province una riduzione dei costi di amministrazione non inferiore a quella che si avrebbe con una Provincia unica; il sindaco di Melfi, Valvano, ha spiegato come non sia proponibile una parametro unico nazionale di estensione e popolazione per giustificare l’esistenza in vita delle Province, essendo differenti i parametri socioeconomici dei territori, a partire dalla dotazione infrastrutturale; il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha sottolineato come la coincidenza di Regione e Provincia, con questo secondo ente non più eletto dal popolo, porterebbe quasi a un’inutile duplicazione, risultando la Provincia sovrapposta e meno legittimata rispetto alla Regione; il presidente della Provincia di Matera, franco Stella, ha insistito sui profili di incostituzionalità del decreto governativo di riduzione delle province, e ha chiesto che si tengano presenti nelle scelte le peculiari situazioni orografiche e demografiche; I rappresentanti di Anci e piccoli comuni, Michele Laurino e Antonio Filardi, hanno spiegato come un’unica Provincia farebbe aumentare ancora la distanza tra cittadini e istituzioni; e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha sottolineato come la Basilicata potrebbe provare a mantenere le due province, nel rispetto del dettato delle nuove norme, con spostamenti amministrativi, ma che sarebbe assurdo che lo Stato chiedesse di ricorrere a quello che ha definito un “giocare coi territori”.
La volontà di portare a una riconsiderazione delle scelte c’è tutta ed è unanime, ma la Conferenza si è detta consapevole di doversi preparare anche a scenari diversi. Per questo, con la collaborazione degli uffici (all’incontro hanno preso parte anche il direttore generale della Presidenza della Giunta Regionale, Angelo Nardozza, e il dirigente dell’Ufficio Autonomie Locali, Pasquale Monea) si lavora ad una soluzione che comunque deve riuscire “a tenere insieme i territori garantendo un’unità regionale – ha detto De Filippo – non solo badando agli attuali capoluoghi ma anche agli altri centri della regione, e questo lavorando anche ad un maggior decentramento di funzioni che sarà possibile garantire con un’evoluzione delle Aree Programma in forme sempre più compiute di unioni comunali, con compiti chiari e importanti”. E per chiudere definitivamente la proposta da trasferire al Consiglio Regionale si è deciso l’aggiornamento a mercoledì mattina.
Come al solito. Interventi postumi e pezze a colori. Ormai la frittata è fatta e la responsabilità, a vario titolo, è proprio di voi due partiti PD e PDL. Ognuno di voi ha la sua responsabilità, a livello locale e a livello centrale. Lo scarica barile non fa bene ed è arte ormai nota. Non possiamo più accettare che continuiate a credere che i cittadini portino l’anello al naso. Siamo cresciuti, possibile che non ve ne siete ancora accorti ?
CHI E’ QUESTO SIGNORE ?
Caro Muscaridola, hanno taciuto il PD regionale e il PD cittadino di Mt, di cui tu fai pure parte. Il PD come partito a Matera non esiste se non nelle sedute spiritiche tue e degli amici tuoi.
Ma parla ancora Muscaridola? Penso che dopo le sue incisive e struggenti parole il governo e il consiglio comunale di Potenza cambieranno idea. Grazie di esistere.
Caro Muscaridola, dopo che ti sei dedicato al PROGETTO IRSINESE per “salvare” il calcio materano……….
ora con la stessa FERMEZZA dedicati a SALVARE LA PROVINCIA
siamo fiduciosi che ci riuscirai, vista la credibilità tua e del partito che rappresenti!!!!
In bocca al lupo
Caro Muscaridola, il tuo Partito il PD è il maggiore partito di questa regione. Tanto premesso è il maggiore responsabile di quello che è successo. Eppure questo ridimensionamento avrebbe dovute svegliare prima dal torpore in cui ci si è rifugiati e non adoperarsi all’ultimo momento. Contrariamente a quanto fatto dal presidente Stella che ha persino proposto un ricorso al TAR contro questa scellerata iniziativa del governo Monti, nel il suo partito nel il PLD regionale e comunale hanno mosso un dito. Un partito come il PD vero e proprio ufficio di collocamento di poltrone e incarichi vari, avrebbe dovuto preoccuparsi di quello che stava per succedere. Una Agenzia di collocamento quale è il partito regione non poteva aspettare l’ultimo momento per ritrovare una mediazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Avete fallito tutti, penso sia il caso che si vada tutti a casa. Basta con tutti questi comunicati che non servono a nulla ne potranno mai giustificare quello che è accaduto. L’unica cosa da fare è promuovere il referendum, Tutti in Puglia!
Muscaridola, firma anche tu ed invita a farlo a tutti i tuoi colleghi di partito materani e non, segui l’esempio del tuo/nostro sindaco e del consiglio comunale!
Ma chi è su quella foto in alto?
E’ solo quello al quale il Comune rinnova continuamente la proroga per “affidamento del servizio di captazione e smaltimento del percolato delle discariche per sovvalli/R.S.U.” Solamente qualche centinaia di migliaia di euro l’anno. Rifiuti.
Mi allineo agli altri commenti …. “caro Muscaridola” ….
“Alea iacta est”
Mi auguro almeno che abbia preso atto della inconsistenza politica che rappresenti (insieme al tuo partito) a livello Regionale ……. altro che ….”Componente direzione regionale PD”
p.s. ti consigli di candidarti alle prossime Elezioni …. solo così capirai quanto sei gradito (Politicamente parlando) alla comunità !!!!!
quest’uomo è il più bravo disfattista di questa terra!!!!!!!!!!!