La Storia della nostra Repubblica è costellata di imprecisioni, di incertezze, di assolute doppie e triple verità; ma la sentenza del primo grado di giudizio del processo ai componenti della commissione Grandi Rischi per il terremoto de L’Aquila, sentenza che prevede la condanna a 6 anni di carcere, è abominevole. E ancora più orripilante sembra la motivazione della sentenza: i componenti della commissione non sono riusciti a prevedere un terremoto, o meglio forse hanno commesso l’errore di assicurare che non ce ne sarebbero stati!!! Domanda per un ragazzino di 13 anni:” si possono prevedere i terremoti?” La risposta la risparmio. A completare il già funesto e triste quadro ci si mette la legittima azione di tutti i componenti della Commissione Grandi Rischi, con a capo il caro Prof. Luciano Maiani, professore ordinario di fisica alla Sapienza di Roma: dimissioni in blocco di tutti i componenti della suddetta Commissione. L’illustre e rispettabilissimo Prof, cui va tutta la mia solidarietà alla quale dovrebbe aggiungersi una levata di scudi unanime di tutta la comunità scientifica, ha affermato “qui non esistono le condizioni per operare con la dovuta serenità”. È chiaro a tutti, ma forse non alla Giustizia, che i componenti della Commissione Grandi Rischi hanno agito senza dolo, senza doppi intendimenti, senza interessi personali, senza alcun lucro; ed è altresì chiaro che se di sbaglio vogliamo parlare è stato di sicuro compiuto in buona fede. Adesso essere giudicati e condannati in modo così severo e pesante, al pari di reati ben più gravi, per un mero errore comunicativo (sempre ammesso che ci sia stato) è assolutamente folle. La stampa estera commenta pesantemente il sistema Italia per questo; chi vuole può verificare quanto Figarò, Le Monde, The Times, scrivano sulle loro testate al riguardo. Mi viene da ricordare la storiellina di boccaccesca memoria di Bertoldo quando alla domanda su quali fossero la cosa più bella e più brutta dell’Universo, egli rispose parimenti: la lingua, con cui si possono dire cose turpi o lodevoli in circostanze differenti. Orbene, la confusione che si fa è tra scienza, intesa quale unica certezza vera e indissolubile, e scienza quale realmente è, ossia una media statistica derivata dall’osservazione dei fenomeni naturali (vero, Galileo?). Affermare ad esempio che il cuore si trovi a sinistra nel torace non implica necessariamente la sua ineluttabilità: esistono difatti, e tutti lo sanno, individui con il cuore a destra. Mi par di capire che i poveretti illustri componenti della Commissione siano stati condannati per una sorta di ‘omessa denuncia’ (di cui siamo più esperti, vedi la vicenda calcio scommesse, che ha occupato più spazio sui media di altre vicende); e, chiedo, se avessero detto con certezza “prepariamoci al peggio perché sta per verificarsi una forte scossa” e invece la scossa non si fosse manifestata, cosa vorrebbero fatto i signori giudici? li avrebbero denunciati e condannati per ‘procurato allarme’? Scusate lo sfogo, ma se non ci sono le condizioni per un lavoro sereno in Commissione Grandi Rischi, come fanno medici e infermieri a lavorare in ospedale o sul territorio con la stessa serenità quando si è persino bersagliati da pubblicità contro il sistema salute? Mi piacerebbe che la cultura diventasse il nostro scopo, mi piacerebbe che le decisioni fossero condivise e valutate senza pregiudiziali di sorta, perché 6 anni di carcere per questa storia fanno perdere la fiducia nel sistema Giustizia, nel sistema Universitá, nel sistema Sanitá. È l’Italia intera che non ci fa una bella figura. Grazie!
Francesco Romito, Medico Anestesista Rianimatore, nonostante tutto ancora ottimista