Vincenzo Cavallo di FAI CISL, Marcella Conese di FLAI CGIL e Leonardo Barbalinardo di FILBI UIL sottolineano in una nota le difficoltà del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, rimasto al buio dopo la decisione dell’ENEL di interrompere l’erogazione dell’energia elettrica.
Mentre la Regione Basilicata sta discutendo del disegno di legge di riordino e accorpamento dei Consorzi di Bonifica della regione, l’ENEL interrompe il servizio di erogazione dell’elettricità del Consorzio di Bradano e Metaponto.
Paradossale la condizione dei lavoratori dell’Ente, i quali da due giorni cercano di svolgere l’ordinaria amministrazione, al buio e senza computer.
La situazione è diventata ormai insostenibile, tanto che le Rappresentanze Sindacali Aziendali hanno deciso di convocare per lunedì 29 ottobre p.v. (intera giornata di lavoro) un’assemblea permanente di tutti i lavoratori.
Più volte, nel corso degli ultimi mesi, le scriventi hanno denunciato lo stato in cui versa l’Ente, le difficili condizioni di lavoro dei dipendenti, i rischi per l’efficienza dei servizi resi al settore agricolo ed alla collettività.
A fronte di tale situazione debitoria, candidamente, a mezzo stampa, il presidente Carriero dichiara che deve “incassare ancora 15,8 milioni di canoni dagli agricoltori”.
Perché semplicemente non li incassa?
Perché espone gli oltre 150 lavoratori al rischio di non ricevere lo stipendio e l’Ente al rischio di precipitare in una situazione di decadenza irreversibile?
È urgente un cambio di passo nella gestione del Consorzio e un rilancio dei servizi all’agricoltura, perchè non si può permettere che un ente così importante venga lasciato languire così.
Vincenzo Cavallo – FAI CISL
Marcella Conese – FLAI CGIL
Leonardo Barbalinardo – FILBI UIL
“L´UGL di Matera esprime forti preoccupazioni sulla incresciosa situazione creatasi al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto di Matera. Molte sono le responsabilità di chi in questi anni ha colpevolmente taciuto o assunto atteggiamenti negligenti sulla vicenda del Consorzio che oggi rischia di creare l´ennesima crisi occupazionale per 170 lavoratori e l´ennesimo disagio sociale ad altrettante famiglie”.
E´ quanto sostengono congiuntamente il segretario di Matera ed il membro della segreteria provinciale confederale dell´UGL, Luigi D´Amico e Pino Giordano per i quali, “le istituzioni, tutti gli attori in campo nessuno escluso, hanno colpevolmente fatto si che la situazione degenerasse al punto di arrivare a far staccare la fornitura dell´energia elettrica sia alla sede centrale di Matera che a quella di Policoro. Una situazione di vero e proprio degrado – denunciano a voce alta i due sindacalisti UGL – che nel terzo millennio ed in un paese civile come il nostro non si riescono affatto a giustificare. Forse non tutto è perduto e pertanto, occorre che coloro che sono stati colpevolmente passivi si mettano da parte e coloro che devono decidere, si diano oggi una mossa e invertano la rotta di un Ente che ha ancora molto da dire e da fare al ns. territorio. Se vi è una regia occulta – concludono i segretari UGL, D´Amico e Giordano – che vuole eliminare dalla mappa geopolitica materana anche questo importante tassello, venga allo scoperto e lo dichiari ufficialmente, anziché mettere in agonia 170 famiglie. L´UGL di Matera oltre a dare il proprio ed incondizionato sostegno ai lavoratori, vigilerà sul comportamento istituzionale, affinché si ridia dignità gestionale all´ Ente e dignità professionale ed umana ai propri dipendenti”.
Ugl Basilicata