Il Consiglio Direttivo di Confindustria ha eletto Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, tra i sei componenti del Comitato Mezzogiorno di Confindustria, guidato da Alessandro Laterza.
“E’ un riconoscimento che mi onora ed una responsabilità che raccolgo volentieri. Il Comitato Mezzogiorno – ha commentato Michele Somma – rappresenta il luogo privilegiato dove portare a sintesi le istanze delle imprese meridionali. Lo sforzo di analisi e di proposta del Comitato Mezzogiorno rappresenta, da sempre, un elemento qualificante dell’azione di Confindustria al servizio dello sviluppo economico e sociale. Questo contributo oggi acquisice un valore aggiuntivo, attesa la particolare criticità che investe le regioni meridionali rispetto alle dinamiche complesse del mercato e della produzione nazionale. Sono certo che, grazie al puntuale lavoro di sintesi e di raccordo del presidente Alessandro Laterza, il Comitato Mezzogiorno di Confindustria saprà essere espressione della maturità della classe imprenditoriale meridionale, pronta ad esercitare la propria responsabilità e ad essere protagonista del proprio destino, sapendo che per cambiare le cose occorre prima di tutto cambiare se stessi”.
“La situazione di emergenza in cui versano le piccole e medie imprese necessita di un nuovo “patto” per creare sviluppo, prima che sia troppo tardi”.
È quanto dichiara Nicola Cippone (nella foto in copertina), presidente del Comitato Piccola Industria di Con-findustria Basilicata, a margine del convegno nazionale svoltosi a Prato, durante il quale i rappresentanti delle PMI aderenti a Confindustria hanno rimarcato l’urgenza che “la questione industriale diventi una questione nazionale”.
“Ancora una volta – ha aggiunto Cippone – la Piccola Industria rischia di subire i ri-flessi negativi di scelte poco oculate, incapaci di incidere in modo efficace su quelle leve che potrebbero davvero produrre effetti tangibili sull’economia e sui bilanci delle singole aziende: meno spesa pubblica, meno burocrazia, meno tasse sul lavoro, taglio netto del cuneo fiscale. Finchè il nostro Paese non avrà il coraggio di “scom-mettere” sull’impresa quale motore dello sviluppo, sarà difficile attendersi provve-dimenti coerenti con questo auspicio. L’evento di Prato – nel quale il Presidente del-la Piccola Industria, Vincenzo Boccia, ha saputo fare sintesi delle esigenze più pros-sime delle PMI italiane – ha drammaticamente sentenziato che “la benzina sta fi-nendo” e molti imprenditori iniziano a gettare la spugna. Le uniche imprese che producono utili sono quelle che esportano quasi totalmente i loro prodotti, segno di una debolezza endemica del mercato nazionale”.
“Nonostante tutto – ha concluso Cippone – il convegno nazionale di Prato ci conse-gna una classe di piccoli e medi imprenditori che non è disposta a scrivere la parola “fine” sulla propria storia aziendale. Vale ovunque e anche in Basilicata, dove le dif-ficoltà si amplificano a causa delle oggettive condizioni di disagio che condizionano la competitività delle nostre aziende. Con orgoglio, con impegno, con responsabilità e senza sconti continueremo a fare la nostra parte, per il bene delle nostre imprese, dei nostri lavoratori, della nostra Basilicata”.
Al limite un “pacco” per lo sviluppo.