Il presidente Stella è amareggiato dalle notizie negative che affollano la cronaca locale, le mobilitazioni dei dipendenti Inps, Inail e Inpdap al centro di una nuova nota inviata al Ministro Fornero e a tutti i protagonisti interessati. “Il territorio della provincia di Matera sempre più ai margini, le politiche per la crescita hanno probabilmente altre destinazioni.”
“Le recenti notizie apparse sulla stampa, rispetto gli ulteriori tagli che andranno a penalizzare gli enti previdenziali, vanno a rafforzare le preoccupazioni che avevo espresso diversi mesi fa quando la soppressione della Provincia di Matera – evidenzia Stella – era ancora una ipotesi in corso di definizione.
Purtroppo il governo Monti dando seguito al disegno di legge sulla spending review ha finito per amplificare le ricadute negative di tutti i provvedimenti in esso contenuti, determinando una situazione di grave precarietà per tutti gli enti e in special modo per quelli ricadenti nelle Province che saranno accorpate.”
“È evidente che la riduzione del personale inciderà negativamente sulla qualità della erogazione dei servizi, un danno ai lavoratori dell’Inail, Inps e Inpdap che si ripercuoterà sulla popolazione con punte di criticità elevata per le fasce più deboli.
Questa revisione della pubblica amministrazione, che doveva essere orientata alla ottimizzazione dei conti pubblici e alla innovazione della pubblica amministrazione, si sta rivelando inefficace e improduttiva a tutti i livelli.
Nella consapevolezza – conclude il presidente della Provincia di Matera – del valore dell’operato degli enti previdenziali, nell’esprimere solidarietà a tutto il personale dipendente, si auspica possa realizzarsi un ripensamento di politiche chiaramente lesive dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.”
La spending review si abbatte come uno tzunami sul territorio materano
“I tagli lineari imposti dal Governo Monti con la spending review continuano a penalizzare il tessuto economico e sociale del Materano”. A dichiararlo è il presidente di Confapi Matera Vito Gravela, che lancia un nuovo allarme in vista della riforma avviata dal Governo Monti che cancellerà dal primo gennaio 2013 numerosi presidi istituzionali non solo nella città di Matera ma anche in diversi comuni della provincia.
Dopo aver imposto la chiusura della sede della Banca d’Italia, la soppressione della sezione distaccata del tribunale di Pisticci, il riordino dell’Amministrazione provinciale con la relativa cancellazione della Provincia di Matera e la chiusura della sede di Matera del Genio civile, con il conseguente trasferimento di 21 dipendenti presso la sede di Bari, la scure dei tagli sta per abbattersi su Inps, Inail e Inpdap e a rischio c’è anche la sede della Camera di Commercio di Matera a seguito dello schema di riordino approvato da Unioncamere.
“Ancora una volta – dichiara Gravela – il Governo nazionale si appresta a tagliare presidi fondamentali per la vita economica delle imprese e a smantellare uffici che erogano servizi pubblici ai cittadini e alle imprese di Matera e provincia.
Il caso più eclatante e paradossale degli effetti negativi della spending review sul nostro territorio riguarda proprio la sede di Matera del Genio Civile, dove si impone il trasferimento dei dipendenti a Bari per risparmiare una cifra irrisoria. Oltre a procurare disagi dal punto di vista logistico ai dipendenti è evidente che la decisione non è giustificata né da motivi di carattere economico né da motivi di carattere funzionale.
Se la logica della riforma è quella di tagliare a tutti i costi, il territorio materano rischia di trasformarsi nel giro di pochi mesi in una terra di frontiera. Smantellare i presidi che erogano servizi vuol dire favorire un ulteriore calo demografico anche nella città di Matera, aggravando di fatto quel processo di desertificazione già in atto nei piccoli comuni.
Pertanto, alla luce delle preoccupazioni sin qui evidenziate, esprimo solidarietà ai lavoratori impegnati nella mobilitazione a difesa dei propri diritti e invito i rappresentanti istituzionali, imprenditoriali e sindacali a scendere in campo per difendere i presidi ancora attivi sul nostro territorio”.
Sindaco di Policoro: scongiurare chiusura Inps a Policoro
Non chiudere lo sportello INPS della Città di Policoro, al fine di scongiurare la paralisi di pratiche importanti per la maggior parte dei cittadini dell’intero comprensorio metapontino. E’ quanto si prefigge la proposta sollevata dal Sindaco della Città di Policoro, Rocco Leone, e presentata al Presidente dell’Area Programma “Metapontino-Collina Materana”, il sindaco di Rotondella, avv. Vincenzo Francomano, al fine di discuterne nella prossima riunione della Conferenza dei Sindaci. La richiesta viene motivata dal fatto che, afferma il Sindaco Leone, “il rischio di chiusura dello sportello policorese dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è reale e concreto”. “Assistiamo giorno dopo giorno – prosegue il primo cittadino – ad una silenziosa e puntuale espoliazione di uffici e servizi per il cittadino di notevole importanza”. “In un clima di ristrettezze e di spending review – prosegue Leone – questa ipotesi diventerebbe una vera e propria sottrazione ingiustificata che andrebbe ad impoverire ulteriormente la qualità della vita sociale degli abitanti dell’intero comprensorio”. La proposta, che sarà sottoposta al vaglio dei 17 sindaci dell’Area Programma, sarà quella di sottoscrivere di un documento congiunto da inviare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di scongiurare la perdina di un importante servizio erogato a moltisismi cittadini del metapontino e della collina materana.