Dopo il seminario formativo di Potenza, la Consigliera regionale di Parità presenterà il Programma Obiettivo 2012 per l’incremento e la qualificazione del lavoro femminile, il 16 novembre a Policoro.
C’è tempo fino al prossimo 30 novembre per presentare le domane relative al Programma Obiettivo 2012, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili e per la creazione di progetti integrati di rete.
Dopo la presentazione a Potenza dello scorso 25 ottobre, il progetto sarà presentato a Policoro il 16 novembre nell’ambito di un seminario tematico-formativo organizzato dalla Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli.
“Il progetto emanato dalla Ministra Elsa Fornero e formulato dal Comitato Nazionale di Parità – spiega Fanelli – invita ad incidere su quei fattori che creano condizioni di disparità lavorative tra uomo e donne con l’obiettivo di eliminarle per favorire, invece, la permanenza, il consolidamento e l’avanzamento professionale delle donne. Progetto Obiettivo 2012 – ha aggiunto la Consigliera regionale – ha una forte rilevanza in quanto invita a riprendere l’attuazione concreta delle azioni positive all’interno delle aziende e delle organizzazioni rivolte alle donne nel mondo del lavoro. L’intervento di Rosa Gentile – ha evidenziato Fanelli – ha sottolineato l’iter complessivo della legge 125/91, un percorso finalizzato alla realizzazione di un modello di azioni positive bidirezionale, riguardanti la promozione dell’uguaglianza da un lato e la tutela delle differenze dall’altro”.
Al seminario formativo che si è tenuto a Potenza, hanno preso parte: Rosa Gentile, componente del Comitato nazionale di Parità per l’attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici; Nino D’Agostino, economista; Franca Minchillo, specialista in Economia e Diritto dell’Amministrazione pubblica; rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali, associazioni di categoria. L’iniziativa è stata condivisa dagli ordini professionali dei Consulenti del lavoro della Provincia di Potenza, degli Assistenti sociali della Basilicata, dal Distretto Sud-Est Fidapa e ha ricevuto l’adesione dell’Ami. Al seminario formativo di Policoro, oltre alla Consigliera Fanelli e alla componente del Comitato nazionale di Parità Gentile, è prevista la partecipazione degli assessori regionali Vincenzo Viti (Formazione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive). Interverranno esperti del settore, parti datoriali e sindacali, associazioni di categoria.
Programma Obiettivo 2012 – azioni e finalità
1. Occupazione e reinserimento lavorativo: a) le azioni mirano a stabilizzare la situazione occupazionale, a favorire la crescita professionale e, implementando percorsi formativi qualificanti che ne migliorino le competenze e l’occupabilità; destinatarie sono lavoratrici con contratti di lavoro a tempo determinato, in particolare giovai neolaureate e neodiplomate; b) il progetto può essere proposto da aziende che mirano all’inserimento a l reinserimento lavorativo di almeno il 50 per cento delle destinatarie che sono donne disoccupate, inattive, in cassa integrazione e/o in mobilità, con particolare attenzione alle donne di età maggiore ai 45 casi. In entrambi i casi le assunzioni devono essere effettuate entro i termini di chiusura del progetto.
2. Costituzione consolidamento d’impresa: a) azioni per costituire una o più imprese a titolarità e/o prevalenza femminile nella società, al fine di agevolare l’inserimento e/o il reinserimento lavorativo delle donne con azioni finalizzate all’acquisizione di competenze per la creazione di imprese da costituirsi entro i termini di chiusura del progetto. Destinatarie sono giovani laureate e neodiplomate in situazioni lavorative di precarietà, disoccupate madri, immigrate, donne ultra 45enni; b) azioni per consolidare una o più imprese a titolarità o a prevalenza di soci donne attraverso studi di fattibilità per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e marchi anche in settori commerciali emergenti; destinatarie delle azioni sono imprese femminili attive da almeno due anni.
3. Progetti integrati di rete: le azioni sono finalizzate a promuovere la qualità della vita personale e professionale, a favorire la conciliazione e la valorizzazione del benessere sociale e lavorativo, a favorire la rimozione di pregiudizi culturali attraverso il superamento degli stereotipi, in un’ottica di pari opportunità, a favorire le indicazioni che emergono dalle strategie comunitarie. Tali progetti integrati di sistema potranno essere concordati tra diversi soggetti: associazioni di genere, organizzazioni sindacali, organizzazioni datoriali, enti pubblici, ordini professionali che dovranno formalizzare la rete con la sottoscrizione di un protocollo. Destinatarie delle azioni sono lavoratrici (anche migranti) che risiedono nell’ambito del territorio dell’ente pubblico di riferimento.