Il presidente della Sezione Edili dell’API, Michele Molinari, conferma la propria delusione per la scelta di stralciare dal regolamento di attuazione del Codice Contratti le norme innovative che avrebbero consentito di migliorare la capacità selettiva del sistema produttivo, premiando gli operatori in possesso dei requisiti più specifici e rapportati ai lavori per i quali richiedono di essere qualificati.
“E’ mancato il coraggio – afferma Michele Molinari – di scelte decise sulla qualificazione delle imprese, dai requisiti per le categorie specialistiche all’introduzione dei criteri reputazionali che avrebbero consentito di esprimere una valutazione sulla “storia” dell’impresa. Si tratta dell’ennesima occasione persa anche per migliorare e rendere più trasparenti i sistemi di aggiudicazione, a cominciare dalle modalità di nomina e di composizione delle commissioni aggiudicatrici”.
“L’attuale Regolamento – precisa il presidente degli Edili – è stato atteso per quattro anni: poteva e doveva essere in grado di esprimere una riforma moderna del nostro sistema normativo, più attenta alla configurazione del nostro mercato ed alle anomalie persistenti nel settore degli appalti”.
“Esprimiamo quindi la delusione delle piccole e medie imprese rappresentate dalla nostra Associazione per un provvedimento che non contribuisce certamente a sviluppare un sistema degli appalti fondati sulla qualità e sulla corretta concorrenzialità”.