Il Carro arriva in piazza.Guarda la fotogallery della seconda parte della festa della Bruna

Carro scortato dai cavalieri sino all’altezza della chiesa di Santa Lucia e trascinato con grande passione sino in piazza Vittorio Veneto prima di essere distrutto dal popolo materano. Quindi il gran finale, con lo spettacolo piromusicale offerto dalla Pirotecnica Santa Chiara. L’edizione numero 621 della Festa della Bruna va in archivio con un bilancio decisamente positivo, anche perchè la massiccia presenza delle forze dell’ordine (circa 400 i militari coinvolti tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) non ha impedito agli assalitori di provare sino all’ultimo a portar via un cimelio del carro trionfale costruito quest’anno da Pasquale Nicoletti e da sei componenti della famiglia Daddiego. Altra nota positiva ha coinvolto i Cavalieri, che sono tornati a difendere il carro della Bruna sino al momento topico che prevede la distruzione del manufatto in cartapesta. Oltre allo strappo del Carro, particolarmente suggestivo si è rivelato il rito dei tre giri del Carro in piazza San Francesco d’Assisi. In realtà i giri sono stati cinque, a conferma del clima gioioso che si respirava nella piazza materana. Una festa alla quale ha partecipato anche il nuovo questore in servizio dal 1° luglio nella città di Matera, Bernabai. Nel gruppo delle autorità che ha sfilato nella processione serale davanti al Carro della Bruna anche i rappresentanti istituzionali di Comune e Provincia di Potenza, il sindaco Santarsiero e il presidente Lacorazza. La festa della Bruna, evento clou della città dei Sassi, patrimonio mondiale dell’Unesco, appartiene idealmente a tutto il mondo e la presenza di due esponenti della politica potentina non deve sorprendere più di tanto. Ricordiamo che l’APT ha finalmente compreso il valore della nostra festa, finanziando una serie di pubblicazioni che promuovono l’immagine del 2 luglio materano ma è chiaro che si può fare molto di più. Sinceramente non abbiamo registrato insulti al sindaco di Potenza Santarsiero, che ha smentito in ogni caso quanto dichiarato da un quotidiano locale. Premesso che la nostra comunità, al di là della comprensibile rivalità calcistica, non ha mia fatto registrare episodi di intolleranza durante una festa patronale nei confronti dei “cugini” potentini (al contrario di quanto accaduto lo scorso anno durante la festa di San Gerardo) Matera e Potenza non possono continuare ad odiarsi in maniera strumentale e per puri capricci di campanile. Piuttosto invitiamo gli amministratori materani eletti in ambito provinciale e regionale a tutelare i diritti dei nostri concittadini per non continuare a subire l’egemonia politica del capoluogo di regione. Ma questa è un’altra storia.

 

Michele Capolupo

 

Guarda la fotogallery relativa alla processione serale del Carro Trionfale, allo strappo del manufatto in cartapesta e ai fuochi piromusicali

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