Riceviamo e pubblichiamo la nota del movimento Matera cambia (circolo Gino Giugni) sulla visita di Antonio Di Pietro nella città di Matera prevista venerdì 9 novembre in occasione della Conferenza nazionale dell’Agricoltura prevista alle ore 16 presso l’hotel San Domenico.
Di Pietro “immobile” mentre Matera affonda
L’On. Antonio Di Pietro ritorna a Matera in un momento davvero “nero” per i materani. L’Istat continua a diramare inquietanti “bollettini di guerra”: nel 2011 il tasso di disoccupazione in provincia di Matera è stato del 13,87% (e nel 2012 se ne prevede un’ulteriore drammatica impennata). Sempre nel 2011, quasi il 50% delle famiglie lucane hanno visto peggiorate le proprie condizioni economiche. E continua, e pare inarrestabile, l’impetuoso “esodo” di migliaia di lucani in altre regioni italiane o all’estero alla ricerca di lavoro e di servizi (sanitari, soprattutto) migliori. Nel frattempo, diluvia sul bagnato: il ministro Patroni Griffi ha appena soppresso la Provincia di Matera e con essa, molto
probabilmente, anche i principali uffici pubblici quali le sedi dell’Inps, dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, del Centro per l’Impiego (ex Ufficio di Collocamento), ecc..
Di questo sarà certo contento Di Pietro: la totale e acritica soppressione delle Province è stato un cavallo di battaglia fondamentale del programma di IdV. Ma i materani, e con essi la gran parte dei lucani, sono invece di pessimo umore: le cose vanno sempre peggio.
In Basilicata si perde il lavoro sempre più facilmente e ritrovarlo è quasi un miracolo. Le famiglie sul lastrico sono sempre di più. Eppure i partiti e la classe dirigente (di cui fa parte la dipietrista, già mastelliana, Rosa Mastrosimone) che governano la Basilicata da oltre un decennio, paiono ignorare completamente l’assoluta drammaticità del quadro socio-economico lucano. La “casta” politica sembra voler minimizzare, gridando “al disfattismo” o “al populismo”, per poter così continuare indisturbata ad occuparsi solo dei propri vitalizi, laute indennità; rimborsi benzina, insomma della propria auto-perpetuazione.
Infatti, Di Pietro verrebbe appositamente a Matera per annunciare, “urbi et orbi” e in pompa magna, la possibile prossima candidatura alla Camera dei Deputati di Rosa Mastrosimone. Già vicepresidente del Consiglio regionale lucano in “quota” Udeur, dall’aprile 2010 Assessore regionale al Lavoro e Formazione (“ripescata”, pare per volontà dello stesso Tonino Di Pietro, dai non eletti in Consiglio Regionale) e da gennaio 2012 Assessore all’Agricoltura, Mastrosimone rappresenta quel tipo di “politici di professione” in grado di rimanere sempre a galla, a dispetto delle congiunture drammatiche e dei risultati negativi del loro operato. Politici che utilizzano i partiti (Udeur, il “suo” Addc, poi IdV) come “porte girevoli”, come docili e comode “vetture” per realizzare obiettivi che quasi mai si traducono in migliori servizi, più lavoro e reddito per le famiglie e i cittadini.
Ma forse le nostre supposizione sono sbagliate: in questo caso chiediamo umilmente scusa alle persone interessate.
Forse Di Pietro avrà appreso della prossima realizzazione a Matera di centinaia e centinaia di nuovi immobili e colate di cemento. E quindi il motivo della sua visita nella città dei Sassi sarebbe da ricondurre anche ad un ipotizzabile incremento del proprio, già molto consistente, patrimonio immobiliare. Ma si sa, se “la donna” Mastrosimone “è mobile, qual piuma al vento”, l’uomo Di Pietro appare oggi più “immobile” che mai, mentre nell’IDV è notte sempre più fonda…e per quelli che non riescono a prendere sonno, si può sempre provare a contare gli immobili di Di Pietro.
Matera cambia! (Circologiugni)
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Aldo Michele Radice, già presidente del Consiglio Regionale della Basilicata ed ex IDV.
Caro Pres. Di Pietro,
dopo tanto tempo le scrivo, ricordadole, come ebbi a dirle in altre circostanze, che mai avrei rinunciato a esprimere il mio pensiero, pur essendo abituato ai suoi ripetuti ed ingiustificati silenzi e nonostante la mia persona abbia messo la propria faccia e la propria credibilità in tre difficili competizioni elettorali (due al Senato e una all’Europee) per l’IDV. Ho ingenuamente creduto ad alcuni sacrosanti principi oramai banditi dalla vita pubblica italiana e dal suo modo grossolano di intendere la politica e la gestione del partito.
Ho contribuito concretamente a portare l’IDV di Basilicata da un misero 2% al 12% a mie complete spese e senza avere dalla sua squisita e garbata persona un cenno di ringraziamento. Ho ricevuto da lei e dalla sua congrega di persone perbene un bel servito; poca cosa, perché autonomamente avevo deciso di allontanarmi da un Capitan Fracassa dimostratosi sempre arrogante, grossolano ed ora anche avido.
Anche lei sta assaporando quanto ha inflitto ad altri: è apparso un uomo balbettante, nudo, abbandonato, ma tutto sommato arricchito.
Potrà pur mettere sul sito tutte le sentenze giudiziarie per dimostrare la regolarità degli acquisti delle sue numerosissime proprietà, ma rimane pur sempre il giudizio politico e morale su di lei, che ha fatto della legalità e dell’onestà la propria bandiera politica. Si è invece arricchito oltre ogni ragionevole misura con fondi non suoi, mentre in ogni trasmissione televisiva sbandierava e sbandiera oramai inopportunamente la povertà in cui è precipitata tanta e tantissima gente.
Forse denuncerà anche me per diffamazione per quello che dico, continuando quindi ad accumulare ricchezze, ma poco importa perché credo già di averlo fatto abbastanza in passato e forse continuerò a farlo, essendo stato chiamato a rispondere per aver voluto regolarizzare, ma impedendomelo nei fatti dai suoi più stretti e fedeli collaboratori, la posizione di persone che hanno lavoravato irregolarmente per l’IDV di Basilicata.
Non c’erano mai soldi, mai un resoconto sia a livello nazionale che regionale. Ricordo invece una Direzione Nazionale in cui lei ebbe a dire a proposito dei fondi del partito che: “la Mura ne ha tutti i fastidi, io tutti i vantaggi”.
Dunque per sua stessa ammissione le cose già si sapevano o comunque si potevano benissimo intuire circa l’uso dei fondi del partito. E quindi poco oggi mi convincono le prese di distanza di chi, avendo prima beneficiato della sua generosa designazione in cambio dell’assoluto silenzio e della più rigorosa obbedienza, oggi avvertono la possibilità di potersi affrancare da un capo ingombrante, arrogante, aggressivo e politicamente altalenate, potendo per altro manifestare un grande senso di indignazione perché ingannati nei fatti e nei principi.
Ma di quali Valori parlava e come si potrà oggi permettere di continuare a parlarne?
Se già a me, che vivevo a mille miglia di distanza, ed ad altre personalità politiche, come l’on. Pino Pisicchio, il sen. Misiti, il sen. Peppino Astore, l’on. Arlacchi, ecc. (ossia quelle personalità politiche credibili) le questioni gestionali e politiche già apparivano evidenti in tutta la loro portata, come è possibile che chi le stava gomito a gomito non avesse mai avuto qualche sospetto?
Che pena Pres. Di Pietro assistere allo spettacolo di chi, ricordando ben altre circostanze e personaggi, grida ora al complotto, all’attacco personale.
Lei non ha neanche le attenuanti ideologiche che lo scrittore Fernando Pessoa (augurandomi che lo conosca) attribuiva al Banchiere Anarchico: “Il risultato è che mi sarei arricchito……..; diventando superiore alla forza del denaro, ottengo la libertà. Ottengo la libertà solo per me , è vero, ma la libertà per tutti può avvenire solo dalla distruzione delle funzioni sociali, e io da solo non posso farla”.
Si goda Presidente Di Pietro quanto meritatamente si è guadagnato, ma abbia il coraggio morale di risparmiare questa martoriata Italia dai suoi falsi ed ipocriti predicozzi quotidiani.
Nei prossimi giorni tornerà in Basilicata per onorare della sua presenza l’Assessore Mastrosimone con un convegno sull’agricoltura. Dio ci scansi e liberi.
Se posso darle un ultimo consiglio non venga, non sottoponga più nessuno ai suoi allucinanti e falsi sermoni, eviterà anche a noi di essere tentati di venirle a lanciare monetine, in questo caso di
carta falsa, per evitare di conseguenza a lei la tentazione di raccoglierle.
Voglio solo dirle in dipietrese, se non l’avesse compreso bene: sparisca dalla scena politica, perché ha ingannato per lungo tempo tantissima gente.
Aldo Michele Radice
Di Pietro ha proprio una bella faccia di c… a farsi vedere in giro e per di più presentando la candidatura della Mastrosimone.
l’idv e dipietro sono finiti
resta solo da capire in quale casa approderà la mastrosimone
fossi un grillino mi preoccuperei
la vergogna delle cosidette ” DONNE IN POLITICA” e non è l’unica a MATERA
spero tanto che lo fischino e…lo caccino dalla nostra città, insieme alla “donna mobile”.
proviamo a cambiare noi materani non votando PIU’ certa gente INDEGNA
L’errore più grosso di Di Pietro è stato, secondo me, la totale assenza di selezione della classe politica sia a livello nazionale che locale. Adesso, più che per l’ormai leggendario servizio di Report, sta pagando per aver imbarcato nel suo partito personaggi improponibili come Razzi e Scilipoti, per non parlare poi di chi fa parte dell’Idv nelle Regioni, Province e Comuni, in Basilicata ne sappiamo qualcosa….
Caro signor Di Pietro, prendo in prestito le parole del suo ex componente di partito, persona troppo nobile e di altro livello rispetto alla attuale dirigenza lucana del suo partito, per ribadirle: “Voglio solo dirle in dipietrese, se non l’avesse compreso bene: sparisca dalla scena politica, perché ha ingannato per lungo tempo tantissima gente”.
Se ne vada e, mi raccomando, porti via con se la Mastrosimone, la Canitano, la Massenzio e tutta la loro compagnia!!!
Stamattina in Via Lucana ho pensato a una nuova fiera viste le tante bandiere. Poi avvicinandomi ho capito che erano per Di Pietro. Io penso che verrà per annunciare, “urbi et orbi” e in pompa magna, la cancellazione della Provincia di Matera e per darne l’estrema unzione.
Radice una persona davvero perbene!!
Il voto è uno strumento preziosissimo dato dai padri della democrazia al popolo:
TOCCA A NOI DECIDERE COME USARLO, se con coscienza o per clientelismo…
Questi nostri personaggi politici, oggi tanto in discussione, qualcuno li avrà pur votati…
SBAGLIARE E’ UMANO, ma continuare a farlo è da STUPIDI!
Quindi alle prossime elezione occhio a dove si poggia la matita!
OGGI C’E’ DI PIETRO A MATERA QUELLO CHE PREDICA BENE E RAZZOLA MALE, LUI E’ COME GLI ALTRI.
DI PIETRO FA’ VEDERE AGLI ITALIANI CHE RACCOGLIE LE FIRME PER FARE IL REFERENDUM SULLA CASTA, PERO’ NON CAMBIA MAI NULLA PERCHE’ COMUNQUE I SOLDI DEL FINANZIAMENTO AI PARTITI SE LI PRENDE TUTTI INVECE DI RIFIUTARLI.