Il sogno di tutti i tifosi materani sta per diventare realtà con il ripescaggio ufficiale in Seconda Divisione. Un risultato che fa felice anche un grande ex presidente del Matera, Vitantonio Ripoli. Chi conosce la storia biancoazzurra degli ultimi dieci anni non può dimenticare i sacrifici profusi dall’avvocato Ripoli, che aveva provato a rilanciare il calcio materano partendo addirittura dall’Eccellenza, rilevando il titolo dello Scanzano per cambiare poi la denominazione in MateraSassi. La stagione dei rimpianti è quella del 2002-2003, quando la squadra del Matera, sostenuta a livello societario anche dal main sponsor Nicoletti si è ritrovata a lottare per la promozione diretta senza riuscire a rimontare il vantaggio accumulato dal Melfi guidato dall’ex allenatore biancoazzurro Chiappini. Nell’estate 2010 il Matera approderà finalmente in seconda divisione. Come ha reagito Ripoli ai successi che hanno garantito al Matera il ripescaggio? “Il Matera in Lega Pro è un sogno che si realizza, un sogno al quale credo di aver contribuito, in minima parte, dopo aver resistito alle difficoltà che sono scaturite dal disimpegno della famiglia Nicoletti e di quasi tutti gli altri soci. Se Matera oggi ritorna nel calcio professionistico dobbiamo ringraziare l’attuale patron Angelo Tosto, che ci ha creduto operando con intelligenza quando ha deciso di affidarsi a un direttore sportivo esperto che ha imposto il linguaggio del calcio. Dall’esterno posso dire che Dimitri ha creato l’ambiente giusto e le migliori condizioni per fare bene anche grazie all’allenatore Rizzo, che ha fatto un grandissimo lavoro con giovani ed esperti”.
Come giudica le due gestioni, quella di Ripoli e quella attuale di Tosto, si possono fare analogie? “Credo di no perchè non si possono paragonare situazioni completamente diverse. La direzione dell’attuale società è univoca, con il presidente Tommaso Perniola che ha dato un grande contributo. L’anno che siamo arrivati alle spalle del Melfi c’erano invece troppi galli e soprattutto mancava un Dimitri”.
Quando ha capito che il Matera avrebbe fatto il salto di categoria a chi ha pensato”
“ll mio pensiero è andato ai tifosi che hanno seguito la mia società, quel Materasassi che giocava sui campi di provincia. Sono tifosi straordinari, che non hanno mai abbandonato la squadra e che quest’anno hanno compiuto un autentico capolavoro andando in massa a Voghera e a Chieti. Questa grandissima gioia la meritano i nostri tifosi prima e più di tutti perché sono loro l’anima del Matera. E adesso speriamo che diano una mano all’amico Tosto”.
E adesso che il sogno è diventato realtà cosa consiglia Ripoli per non disperdere il patrimonio acquisito?
Il pubblico può fare tanto perchè non ha mai tradito. E’ un pubblico competente, che guarda con attenzione la qualità del gioco. Sul pubblico la società dovrà fare affidamento. Ma naturalmente non basta solo questo per operare con serenità. Angelo Tosto ha la mentalità giusta e non ha fatto calcio cercando di risparmiare. Insieme ai collaboratori, nel calcio si deve investire sugli uomini e per fare questo servono aiuti. Il pubblico più aiutare acquistando biglietti e abbonamenti, il mio appello lo rivolgono anche alle forze economiche della città affinchè possano comprendere che un calcio ad alti livelli porta benefici a tutti, anche a loro.
Michele Capolupo. Si ringrazia Carlo Abbatino