La nuova amministrazione comunale vuole organizzare il sistema urbano attraverso il paradigma del punto di vista dei bambini e azioni concrete finalizzate ad attivare processi virtuosi tendenti all’accentuazione dei diritti di cittadinanza attraverso forme partecipative già sperimentate con successo in campo internazionale. Su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Silvia Vignola, la Giunta comunale ha approvato il progetto “La città dei bambini” e la costituzione di un laboratorio di progettazione e sperimentazione. Esso interviene su più discipline e pertanto viene coordinato anche dagli assessori Simonetta Guarini (Partecipazione), Pierfrancesco Pellecchia (Governo del territorio) e Sergio Cappella (Sicurezza).
La città dei bambini è un progetto internazionale del Consiglio nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze e Tecnologie della cognizione. In Italia è stato sperimentato con successo, grazie al prof. Francesco Tonucci, a Fano già dal 1991 e poi in diverse altre città.
“Per troppo tempo – afferma il sindaco, Salvatore Adduce – l’organizzazione delle città ha privilegiato i bisogni dei cittadini maschi, adulti e produttivi come priorità economica e amministrativa come è facilmente rilevabile per esempio dall’importanza che l’automobile ha assunto nella nostra società, condizionando le scelte strutturali e funzionali della città e creando gravi difficoltà per la salute e la sicurezza di tutti i cittadini”.
“Con questa iniziativa – spiega l’assessore Vignola- vogliamo riprogettare la città tentando di soddisfare le necessità primarie dei bambini, a partire dall’esperienza del gioco con i compagni senza il controllo degli adulti. La nostra amministrazione comunale intende guardare all’insediamento urbano ad altezza di bambino consapevoli come siamo che una città adatta ai bambini è una città adatta a tutti”.
Una prima fase di sperimentazione, per le peculiarità del luogo, verrà realizzata nel rione Serra Venerdì. Il progetto pilota prevede di collegare fisicamente il quartiere al parco, recuperare e valorizzare alcune opere realizzate negli anni ’90, comprese le aree verdi.
“Vogliamo insomma – dichiara l’assessore Vignola – cominciare a guardare alla città con un nuovo sguardo per realizzare un luogo in cui tutti, a partire dai bambini, possano trovare una risposta adeguata ai propri bisogni di cittadino”.
Per realizzare le azioni previste dal progetto il Comune di Matera costituirà un laboratorio di progettazione e di sperimentazione; sarà istituita pertanto una long list mediante avviso pubblico per la individuazione di esperti nelle materie attinenti i vari aspetti del progetto, dal pedagogo all’architetto al sociologo, che collaborino su base volontaria alla costituzione del gruppo di lavoro scientifico e, quindi, all’attuazione del progetto. Ruolo importante lo assumeranno i genitori dei bambini, le associazioni culturali, sportive e del volontariato per una adeguata attività di animazione.
I quattro assessori hanno già incontrato la prof.ssa Patrizia Di Franco, dirigente scolastica, e le insegnanti della scuola elementare di Serra Venerdì per condividere l’idea e concordare le diverse fasi e settori di attuazione che saranno sviluppati: l’autonomia intesa anche come capacità del bambino di avere relazioni sociali all’esterno della propria abitazione senza necessariamente essere accompagnato da un adulto; la partecipazione intesa come possibilità dei bambini di offrire il proprio contributo, il proprio aiuto sulle scelte per un cambiamento reale dell’ambiente urbano; la tutela degli spazi pubblici intesi come spazi di tutti e non di nessuno; la mobilità per ridare ai bambini l’esperienza del movimento, del cammino, della scoperta.
Obiettivo finale del laboratorio è promuovere, attraverso i bambini, un miglior rapporto fra città e cittadini; un reale collegamento dei quartieri con la città, la partecipazione e condivisione alle scelte che riguardano il proprio quartiere e la città tutta.
Lug 10
speriamo bene.è importante pero cominciare dalla salvaguardia degli spazi per i bambini e di tutta la cittadinanza in generale,per nn fare la fine di altre opere
Questa città è carente di servizi all’infanzia quei piccoli spazi di giochi creati per i bambini sono presi d’assalto dalle famiglie ma si è circondati da un degrado che fa rabbia…sono stati spesi dei soldi e tutto è stato lasciato abbandonato è chiaro che se non c’è una vigilanza e una curare costante di questi spazi comuni i nostri bambini sono ridotti a giocare in situazioni di precaria sicurezza…in ultimo sono state tolte anche le altalene il gioco per antonomasia dei bimbi….io mi aspetto da questa amministrazione una maggiore attenzione e progetti che abbiano una durata nel tempo…non solo progetti atti a far passare i nostri soldi nelle tasche degli amici
questo è il pericolo.fare l’opera e lasciarla ai vandali poche settimane dopo.come boschetto,come cappuccini. d certo questa notizia da un bel botto x opinione pubblica…….