“Nel comparto delle costruzioni è sempre più emergenza: secondo la rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, nel primo semestre del 2012 l’occupazione è risultata in diminuzione nelle regioni del Sud dell’8,8 per cento, vale a dire un’autentica mazzata; l’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di circa 500 imprese conferma le difficoltà del settore”. A sottolinearlo è il segretario regionale della Feneal-Uil Basilicata Domenico Palma.
“Il saldo tra la quota di imprese che prevedono di incrementare la produzione nel 2012 e quelle che segnalano un calo è risultato negativo, mentre – aggiunge – le attese per il prossimo anno segnalano un’attenuazione del peggioramento, che coinvolgerebbe anche il comparto delle opere pubbliche (in tutte le aree ad eccezione del Nord Ovest) e la quota di imprese edili che prevedono di chiudere in utile l’esercizio in corso è pari al 50,4 per cento, in calo rispetto all’anno precedente. In base ai dati dell’Agenzia del territorio, in tutte le aree geografiche le compravendite di immobili per uso residenziale sono diminuite nel primo semestre di oltre un quinto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante le quotazioni abbiano registrato una marcata flessione nel Mezzogiorno a fronte di una sostanziale stabilità nel Nord Est e al Centro. Ciò conferma la crescente difficoltà delle famiglie a coronare il “sogno” della casa in proprietà.
Per queste ragioni l’Assemblea Generale dei Delegati e dei Quadri Feneal dal titolo “Governare il cambiamento. Lavoro e Rappresentanza” che si svolgerà il 21 ed il 22 novembre prossimi a Chianciano Terme – dice Palma – assume tutto il significato del rilancio della mobilitazione.
La “due giorni” Feneal sarà un momento di riflessione ed un’occasione importante per discutere ed elaborare risposte adeguate a contrastare gli effetti della lunga recessione economica che stiamo attraversando e per indicare modi pratici e azioni concrete per creare nuovo lavoro a partire dal nostro settore che è stato duramente colpito dalla crisi con gravissime conseguenze sull’occupazione, sui redditi e sulle professionalità. Da tempo infatti sosteniamo che le costruzioni, settore strategico per l’economia, possono essere un banco di prova fondamentale per determinare un cambiamento di rotta in grado di garantire la ripresa di uno sviluppo equo e sostenibile dell’intero Paese”.