Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pio Abiusi in rappresentanza di Città Plurale-Matera che affronta il tema delle emissioni in atmosfera provocate da Siderpotenza.
Se c’è qualcuno batta un colpo
Non è più tempo di tergiversare e non ci sembra il caso di partire da lontano. Di sicuro non è più l’epoca Sigillito quando o i dati non esistevano o venivano nascosti o si producevano alla bisogna, magari un po’ aggiustati. Alla buon ora, dopo che per oltre 6 anni la pratica giaceva in un cassetto degli uffici regionali, nel febbraio di questo anno è stata rilasciata l’A.I.A.- autorizzazione Integrata Ambientale a SiderPotenza. E’ un documento che prevede una serie di impegni da parte dell’azienda ed una serie di controlli che l’Arpab è tenuta a fare o richiedere per conoscere se quanto sottoscritto è rispettato.
Ad onor del vero l’amministrazione comunale di Potenza non ha a cuore i problemi dei suoi abitanti tanto è che si disinteressa completamente , l’Amministrazione regionale rimbalza sull’Arpab e questo ultima va semplicemente per campi.
Secondo il programma delle attività dell’acciaieria la elephant house dovrebbe essere stata completata ed anche la fine della fase 1 prevista per il dicembre 2011 sarebbe il caso di confermare la regolare procedura e siccome siamo alla fine del 2012 si potrebbe conoscere anche lo stato dell’arte delle modifiche della fase 2 previste per l’anno in corso? La fine di tali attività che saranno state trasmesse da Siderpotenza alla Regione ed all’Arpab, come prevede l’AIA devono essere messi a conoscenza, senza formalità alcuna, dei cittadini perchè sono documenti che riguardano l’ambiente. Non è più il caso della solita trafila dei trenta giorni e di interessare il difensore civico e poi aspettare. Così successe per Italcementi , epoca Sigillito, e l’arcano fu chiarito. Arpab dovette andare a recuperare i dati che non aveva per poi sventolarli in segno di vittoria . Quali sono i riferimenti alle emissioni in atmosfera dai camini, sono conformi alle tabelle previste?
Il set dei dati completi per tutti i camini e tutte le sostanze secondo quanto previsto dall’AIA esistono ? Se esistono vanno portati a conoscenza altrimenti bisognerà spiegare ancora oggi l’arcano: la fantasia non manca.
A 30 giorni dall’autorizzazione AIA il gestore avrebbe dovuto effettuare in
autocontrollo le emissioni ai camini E1, E2, E3, E4a, E4b è accaduto e l’Arpab era presente?
E’ stato effettuato il primo monitoraggio periodico?
E’ stato realizzato lo studio finalizzato alla dispersione degli inquinanti in atmosfera e che è propedeutico alla successiva installazione dei tre deposimetri ?
Anche lo studio sulle emissioni sonore si sarebbe dovuto completare entro 8 mesi dal rilascio AIA, è pronto?
Quali sono i dati più recenti relativi al controllo radiometrico?.
Che dire , poi, del monitoraggio delle acqua che scaricano direttamente nel Basento e di quelle che vengono convogliate al depuratore consortile che oggi è gestito da Acquedotto Lucano, è stato fatto tutto questo o si fanno solo convegni e si tagliano nastri?
Dopo tutto ciò non è il caso di rivedere l’AIA ?
Per adeguare le BAT- le migliori tecnologie disponibili- alla decisione di esecuzione della commissione europea del 28 febbraio 2012 e che stabilisce le conclusioni quelle per la produzione di ferro e acciaio ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle emissioni industriali o forse per questo siamo già nel mondo che verrà?
Quanti interrogativi, ci sarà qualcuno che risponderà o è “tutto a posto” come sempre?
Pio Abiusi – Città Plurale-Matera