Il Comune di Matera aumenta la tassa sulle insegne pubblicitarie e i commercianti rispondono con una marea di disdette. Accade nella città dei Sassi, dove commercianti e artigiani sono sul piede di guerra da quando il Comune ha chiesto loro, qualche settimana fa, di pagare una integrazione della tassa sulle insegne pubblicitarie che e pari quasi al 50% in più di quanto già corrisposto per il 2012. Così in assenza di un’azione di tutela da parte delle associazioni di categoria i commercianti e gli artigiani si sono organizzati tramite i social network e hanno deciso di protocollare disdette in massa. Nella giornata di martedì 13 novembre già una quindicina di commercianti hanno lasciato al Comune la loro lettera di disdetta. Smonteranno l’insegna e non pagheranno nulla per il 2013.
Giovanni Martemucci
Scusate un attimino, il Comune per caso ha bisogno di fare cassa?
Se così fosse, sappia il Signor Sindaco che il sottoscritto e tanti altri cittadini stanno ancora aspettando di conoscere l’importo della sanzione comminata alla Quadrum per aver qualche mese fa apposto in maniera del tutto irregolare, bandierine (che pubblicizzavano un evento organizzato da un privato) sui cartelli della segnaletica stradale in totale contrasto con quanto indicato nel codice della strada.
Invece di tartassare chi lavora, il Comune pensasse ad esigere il giusto da chi contravviene alla legge nonostante già usufruisca di immensi aiuti causa “santi in Paradiso”.
Giusto ACAB!!
Magari i consiglieri di minoranza hanno terminato di contare le bandierine….
VOGLIAMO RESOCONTO SULLA PUBBLICITA’ QUADRUM e EVENTUALI SANZIONI!!
Sappiamo tutti che la sanzione non arriverà, e sappiamo tutti il perchè!!
che schifo!!!! fateci lavorare in santa pace!!! BASTA CON QUESTI POLITICI,MANDIAMOLI A CASA……
era prevedibile …. altrimenti come potrebbe funzionare Matera Digitale!!!! Lasciando Equitalia si è caduti dalla padella nella brace
Ha perfettamente ragione il sig ACAB, in questa città ormai BRUCIATA!!!! si fa sempre la differenza tra figli e figliastri!!!!! si aiutano sempre gli amici degli amici ed il resto viene VESSATO! con tasse è BALZELLI di ogni tipo!!!!. QUESTA SAREBBE LA DEMOCRAZIA? io suggerirei a tutti i commercianti ed artigiani di NON PAGARE o meglio PAGARE l’importo degli anni scorsi!!!!….e poi vediamo….
Ma chi sono i commercianti che hanno fatto la disdetta e tolto l’insegna? Che vengano allo scoperto, perché sono da prendere ad esempio in una città di gente che accetta e subisce sempre passivamente.
togliamo tutti le insegne pubblicitarie, così non paghiamo più nulla a nessuno e le sostituiamo con un bel CERO! o LUMINO, per indicare che ormai la citta è DEFUNTA!!!! per colpa di questi personaggi che siedono al palazzo!!!!. Un’ultima domanda, ma le associazioni di categoria tipo Confcommercio, Confesercenti,CNa, ecc… che cosa fanno a ns. favore e tutela? Cancelliamoci anche da li……….
La politica di fare cassa da parte dell’aministrazione segue sempre lo stesso copione (vedasi oneri zona Pip San Giacomo, giustamente richiesti anche se dopo un ventennio e di quanto aumentati in percentuale di rivalutazione a scapito dei cittadini), e ha sempre gli stessi protagonisti: un’amministrazione assente e incapace di gestire e i cittadini sui quali si riversano sempre le inefficenze della prima.
Mi chiedo anche ma in un clima di recessione e crisi ormai ventilato ai quattro venti da tutti i sondaggi e studi di settore quale criterio ha adottato l’amministrazione per questi aumenti e se legittimi. Proprio come dice un proverbio si deve combattere con il diavolo e l’acquasanta, anche in questo caso diventa una battaglia per la sopravvivenza.
Una riflessione: non dovevano essere solo quella decina di commercianti a inoltrare le disdette, ma ci doveva essere una presa di posizione con protesta sonora da parte delle associazioni di categoria che comunque campano se campa l’artigianato e il commercio, la crisi arriva per tutti.
Il Presidente Tortorelli della Camera di Commercio cosa dice a riguardo?
Forse Una Marionetta non parla…si muovono solo i fili!!!