LA TESSERA DEL TIFOSO E’ UNO STRUMENTO PER AGEVOLARE E NON PER PENALIZZARE
In riferimento alla lettera dei tifosi del gruppo “Ultras Matera” diffusa nei giorni scorsi e relativa alla tessera del tifoso, corre l’obbligo di precisare quanto segue:
1) la tessera del tifoso per la Lega Pro non avrà alcun costo di gestione. Infatti, in considerazione dei più bassi importi degli abbonamenti della Lega Pro rispetto alle serie maggiori, si è ritenuto inopportuno gravare i tifosi di ulteriori spese che saranno invece tutte a carico della Lega.
2) Non risponde assolutamente al vero quanto affermato circa una presunta fantascientifica tecnologia che “grazie alla piattaforma telematica della Telecom sarà in grado di rintracciare il suo possessore ovunque”. In realtà la tessera sarà dotata di un normale micochip di sicurezza, non riproducibile, che attiverà un sistema passivo (ossia avvicinando la tessera al lettore ottico attiverà il consenso all’accesso).
3) Non risulta esatta l’affermazione secondo la quale le persone sottoposte a Daspo o condannate per reati da stadio sarebbero “marchiate a vita anche se successivamente assolte o ritenute non colpevoli”. In realtà il divieto di fruire della tessera colpisce le persone attualmente sottoposte a Daspo o a misure di prevenzione e i condannati per i reati c.d. da stadio. In caso di intervenuta assoluzione o revisione del provvedimento del Daspo i motivi ostativo sono considerati immediatamente decaduti.
Viceversa è importante evidenziare quali sono i vantaggi che la tessera comporta:
1) agevola l’acquisto dei titolo di accesso: la tessera può servire per la lettura elettronica dei dati personali del titolare ed è utilizzabile da rivenditore per verificare l’identità dell’acquirente*.
2) Snellisce le procedure di accesso allo stadio: ogni impianto sportivo avrà corsie dedicate ai titolari della Tessera del Tifoso, la quale potrà essere utilizzata anche per verificare la corrispondenza della titolarità del biglietto con il portatore*.
3) Esenta dalle specifiche restrizioni che potrebbero essere imposte per motivi di ordine pubblico per quelle partite sia in casa che in trasferta. Questo vale per tutte le partite giocate in Italia.
4) Dà accesso a tutte le facilitazioni, privilegi e/o benefici che ciascuna società sportiva proporrà ai propri clienti, previa esplicita adesione ai programmi/servizi forniti da società partner.
5) Rende il tifoso protagonista della propria sicurezza: con la tessera si entra in una comunità privilegiata di sostenitori ufficiali che aderisce ai valori dello sport e rivendica la passione per il calcio.
Particolarmente interessante, alla luce della situazione del F.C. Matera Calcio appare il punto n.3 laddove si prevede l’esenzione dalle eventuali restrizioni per motivi di ordine pubblico. Infatti, in vista della concreta eventualità che, in assenza degli adeguamenti strutturali imposti dalla normativa alle società di Lega Pro, si debbano adottare delle limitazioni all’accesso del pubblico, solo il possesso della Tessera del Tifoso consentirebbe comunque di aggirare il divieto.
COMUNICATO DEGLI ULTRAS MATERA
IO NON MI TESSERO
Giorni importanti per i nostri colori BIANCAZZURRI e giorni altresì delicati per il futuro ULTRAS! Ultimamente non si parla altro che del RITORNO in Lega Pro del Matera, ma tutti noi vorremo essere li a festeggiare più che mai, pensando già al prossimo Campionato e alle prossime avventure che potrebbero attenderci! Ma negli ultimi mesi sarà capitato a molti se non a tutti di sentir parlare del CASO DEVASTANTE “TESSERA DEL TIFOSO” : disegno di legge proposto dal Ministro Maroni, connesso al tesseramento dei tifosi, che in questi giorni sta diventando pura e cruda realtà. Con quanto segue cercheremo di dare un’idea più realistica di quanto proposto dal nostro Ministro. La TESSERA DEL TIFOSO, ha la stessa natura e forma di UNA CARTA RICARICABILE BANCARIA, con costi di gestione e di ricarica praticamente come una normale carta di credito; e in più rappresenta una vera e propria forma di SCHEDATURA PREVENTIVA, attraverso la quale la Questura saprà di ciascun tesserato nome, cognome, indirizzo e quant’altro concerne. Come se non bastasse, ogni tessera disporrà di un chip interno della tecnologia RFID, che grazie alla piattaforma telematica della Telecom sarà in grado di rintracciare il suo possessore ovunque egli sia. Si tratterebbe insomma di un espediente anti-terrorista. Il gruppo ULTRAS MATERA ribadisce con fermezza la sua contrarietà al decreto-legge “Tessera del Tifoso”, e sta cercando di sensibilizzare la società locale, anche forse mal o poco informata, riguardo a questo provvedimento, apparentemente a scopo preventivo, ma puramente anti-democratico. La fede di un ultras cosi come quella di un “vero” tifoso non potrà mai essere dimostrata con un tesserino, che sa molto di carta fedeltà di una qualsiasi attività commerciale. Fin dall’inizio, noi ULTRAS MATERA, abbiamo mostrato il nostro disapprovo in merito a questa nuova norma di legge, che non fa altro che aumentare la speculazione e il commercio, dove invece hanno regnato finora passione e fedeltà verso la propria squadra, i propri colori e la propria Città. La tessera del tifoso, nata come uno strumento puramente commerciale, viene presentata come un rimedio alla violenza negli stadi, nascondendo il giro di denaro che vi è sotto. La stessa proposta di legge, definisce impropriamente il mondo ultras come il vero e solo colpevole della violenza nello sport. Nel presentare questo rimedio “anti-sociale”, il governo trascura e evita di rendere noto, la sua particolarità più sgradevole, la sua retroattività: noi ULTRAS MATERA condanniamo fortemente l’art. 9 della legge 41 del 2007, che prevede il divieto assoluto di permettere la sottoscrizione della tessera a chi ha commesso in passato reati da stadio, anche se successivamente assolto e ritenuto non colpevole, vietando “definitivamente” l’ingresso allo stadio, limitando in questo modo la libertà personale e marchiando a vita qualsiasi cittadino libero. Emendamento che sarebbe adottato per la prima volta in assoluto nel nostro Sistema Italiano, dato che nemmeno nell’ambito politico e governativo è stato mai applicato, li dove invece avrebbe molto più senso farlo esigere. Tali motivi e circostanze, sono fuori da ogni ideologia ultras: ogni individuo ha diritto alla sua libertà. Da sempre ultras del Matera e per sempre lo saremo, e come ogni ultras, mai ci piegheremo a queste assurde regole. Per far fronte a questo assurdo provvedimento, noi ULTRAS MATERA, abbiamo deciso di non abbonarci ai prossimi campionati di calcio, finché tale tessera avrà modo di esistere, augurandoci che tale “risposta”, che certamente non vuole danneggiare la Società, spinga la stessa ad alzare la voce ed imporsi agli organi competenti. Stando a quanto si evince dalla “bella pensata” del nostro amato Ministro Maroni, noi ultras saremo fuori da quegli amati gradoni, a malincuore, ma continueremo a sostenere i nostri colori e la maglia, altrove o fuori le mura del perimetro di gioco, solo perché qualcuno ha deciso cosi per noi! Lotteremo in questa battaglia, cercando anche sempre più alleati possibili, per far capire a chi ha inventato questo “pezzo di carta”, che il calcio senza tifo, senza colore e calore di noi Ultras è finito. Infine, ci auguriamo che la nostra società, ora più che mai, consideri in modo attento e scrupoloso le nostre riflessioni, per tutti quei valori messi in campo in questi anni. Ci auguriamo che la stessa continui a vederci per quello che realmente siamo: Ultras, non clienti; perché in palio non ci sono soltanto abbonamenti e biglietti di trasferta, bensì dignità, coerenza, rispetto, e soprattutto libertà individuale; valori e condizioni -nonché diritti- che noi cercheremo sempre d’esprimere e mantenere anche allo stadio, nonostante tutto. Proprio ora che il Matera fa il suo ritorno nel Calcio che conta…non svuotiamo gli stadi, e non priviamo i nostri giocatori e il nostro ambiente calcistico del giusto e vero sostegno!… anzi portiamo il giusto sostegno lì dove da anni aspettavamo di esserci! Siamo convinti che le nostre riflessioni possano sensibilizzare ed essere d’esempio per molti altri, ultras e non! Accettare tale normativa, vorrebbe dire ACCETTARE e AUTOCOLPEVOLIZZARSI DI QUALCOSA CHE NON ESISTE, E IN Più PERDERE LA PROPRIA LIBERTA’, RENDENDOSI complici di un Governo che invece di andare a combattere lo schifo imperante, e che invece di dare l’ergastolo a chi rovina vite e famiglie, a chi toglie la dignità, a chi macchia l‘adolescenza altrui con stupri o quant’altro, preferisce accanirsi contro le pedine più deboli di un gioco meschino, che vede già condannati gli unici non colpevoli, gli unici non “mostri” dell’intero Sistema. E’ TROPPO FACILE fare terra bruciata là dove le “autorità” possono fare da padroni. Noi siamo TIFOSI, siamo ULTRAS, siamo INNAMORATI DELLA NOSTRA MAGLIA E DELLA NOSTRA CITTA’ … NON siamo CRIMINALI , NON siamo TERRORISTI … EPPURE COSI VOGLIONO FARCI APPARIRE !
ULTRAS MATERA
Con questo non vogliamo andare contro la societa’ ci tengo a PRECISARLO!!!!!!!!
Quindi non tirate le solite conclusioni!!!!!
esisteno ancora gli “ultras matera”?? e allora dov erano nella maratona biancazzurra?? xkè nn hanno contribuito alla sensibizzazione sugli abbonamenti come hanno fatto VG e AQ?? se dovete rimanere semplicemente in sintonia cn i vostri ideali senza muovere un dito x la squadra.. potete rimanere proprio a casa ca fascim kiù bella figur!!
Partiamo da un punto, io non ho niente da nascondere e quindi sono indifferente alla tessera del tifoso che ci sia o meno.
Quello che non capisco in questo comunicato, o per lo meno faccio finta di non capire, è che centra la passione e la fedeltà alla propria squadra con la violenza nelle curve?
Che centra la passione e la fedeltà con il fischiare una cantante solo perchè è nata in provincia di Potenza?
Che centra la passione e la fedeltà con il mena il potentino?
Io vorrei solo che le curve non siano zone franche, dove è permesso di tutto, vorrei che ci andassero bambini di 10 anni a vedere la partita, vorrei famiglie di Potenza in un ipotetico derby che vengano a matera con le loro sciarpe a fare il tifo per la propria squadra, senza che qualche imbecille in nome della passione e fedeltà li meni.
Sarà utopia, forse, però se la tessera dei tifosi è un granellino per raggiungere l’ utopia ben venga.
Non penso ci sia niente di male e di distruttivo nell’introduzione della tessera del tifoso. Penso sia solo un modo per premiare e cautelare quanti in questi anni hanno sempre frequentato qualsiasi stadio italiano, facendo solo il tifo per la propria squadra.
Se poi pensiamo a quelle società che già da qualche anno hanno un sistema di abbonamento telematico (vedi il MATERA) e quindi hanno già tutti i dati dei loro abbonati con conseguente individuazione degli stessi, non vedo cosa ci sia di tanto criminale, anzi credo sia un motivo in più per stare vicino alla nostra squadra anke in quelle partite, o in quelle trasferte cosiddette a “rischio”. UN VERO TIFOSO NON DEVE AVERE PAURA DI UNA TESSERA…
Caro giornalista naif sei il solito leone da tastiera ma secondo te se siamo contro la tessere possiamo invogliare la gente a tesserarsi?
Alla sottoscrizione dell’abbonamento bisogna far la tessera lo sai o no?
E poi dove eravate nei campetti di eccellenza io vi ho rivisto solo quest’anno allo stadio impara a portare rispetto a chi o nella maniera giusta o sbagliata porta aventi degli ideali e dei colori.Non rispondero’ piuu’ a nessuna provocazione e ti ripeto NOI SIAMO SENZA PADRONI!!!!!!!!!
x gielle tutti noi non abbiamo nulla da nascondere ma possibile che non si capisce che è un problema di dignita’ ,si violano i diritti umani e i principi della costituzione???
fischiare una cantante è vergognoso, ci candidiamo a capitale della cultura ma siamo ancra un popolo arretrato che merita tutto quello che non ha!!!l’ignoranza la fa da sovrana…….concordo al massimo con gielle
Non commento le motivazioni che spingono gli Ultras Matera a disertare gli stadi perche’ ognuno puo’ fare quel che gli pare. Pero’ appena vedro’ una partita dove voi non ci siete verro’ qui a scrivere: “DOV’ERAVATE VOI QUANDO IO C’ERO ???” eheheh
A parte la frecciatina vorrei comunicare a tutti i lettori che nel comunicato c’e’ una gravissima inesattezza, tra l’altro si tratta di informazioni pubbliche facilmente reperibili quindi non vedo come mai si persevera nell’errore. Voglio essere in malafede e pensare che senza quell’anomalia la tessera del tifoso sarebbe un normale abbonamento ???
Nello specifico NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO che chi viene condannato per reati da stadio e poi assolto e’ escluso a vita dagli stadi. Non e’ vero che chi ha scontato un DASPO e’ escluso a vita dagli stadi. FALSO FALSO FALSO !
Riporto nuovamente le linee guida del ministero degli interni:
(Linee guida versione definitiva Luglio 2010)
http://www.osservatoriosport.interno.it/tes sera_del_tifoso/luglio2010/linee_guida.pdf
La Tessera del Tifoso non potrà
essere temporaneamente rilasciata a:
1. le persone [b]attualmente sottoposte a DASPO[/b] ovvero ad una delle misure previste dalla legge 27/12/56
n.1423 (c.d. misure di prevenzione);
2.coloro che siano stati condannanti, anche in primo grado, per reati c.d. da stadio.
[b]In caso di intervenuta assoluzione o revisione del provvedimento del DASPO,
i motivi ostativi sono da considerare immediatamente decaduti, salvo
la vigenza di altre misure di prevenzione anche non connesse.[/b]
tranquillo ho detto ciò ke penso anke ai diretti interessati quali reduci vk o Pe,cmq preferiresti ke la squadra nn si fosse iscritta in C?? e x cosa la TESSERA??? ahaha e x dare un segnale a ki?? kiii pensa ai cori degli “ultras matera” dimmi kiiii!! Per la TESSERA matera in questo momento di crisi doveva rinunciare a tutti quei benefici ke una categoria professionistica comporta?!?! DOVEVATE PROMUOVERE L ABBONAMENTO e fare come ha fatto FRANCOLINO O IL DIRETTIVO VG,hanno promosso l abbonamento ma per loro scelta FARANNO SEMPLICEMENTE IL BIGLIETTO!! Entreranno nel settore e sosterranno IL MATERA! lo avete mai fatto un coro x il Matera? nn mi pare!
APPROVO IN PIENO TUTTO
http://www.sporteconomy.it/articolo-Ultim-ora-Per–Liberal–la-tessera-del-tifoso-A-A8-illegale-_34281_26_1.html
Solomatera io ho letto alcuni documenti ufficiali dove CI SONO INFORMAZIONE DIVERSE SUL VERO OBBROBRIO DI QUESTA TESSERA=l’art. 9 della legge 41 del 2007, che prevede il divieto assoluto di permettere la sottoscrizione della tessera a chi ha commesso in passato reati da stadio, anche se successivamente assolto e ritenuto non colpevole, vietando “definitivamente” l’ingresso allo stadio, limitando in questo modo la libertà personale e marchiando a vita qualsiasi cittadino libero.
Su questi documenti nn viene preclusa la possibilità di fare la tessera a ki ha commesso reati in passato…
Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione per rendere la nostra tifoseria compatta e massiccia sia in casa ke fuori: L’UNIONE E IL NUMERO FA LA FORZA!!
Beh per la verità il chi non salta é potentino ad Arisa l’ho sentito cantare da delle ragazzine sciocche, non penso proprio fossero ultras del Matera. Come sempre si evidenzia un problema reale e si risponde con del QUALUNQUISMO…
io rispetto gli ideali di tutti,ma non bisogna fare di tutta un’erba un fascio xkè tra i 500 ke si sono abbonati(tesserati) x aiutare LA NOSTRA MAGLIA siamo in molti ad aver seguito il matera sia in eccellenza che ancor prima quando decidemmo di seguire il materasassi in PRIMA CATEGORIA!!! GLI EROI NON SIETE SOLO VOI,ognuno fa quello che ritiene opportuno rispettando gli altri,le vostre ragioni non sono del tutto sbagliate secondo me, ma di sbagliato nella gradinata io VEDO LA FRAMMENTAZIONE CHE CI STA TRA I GRUPPI E LA VOSTRA DISTANZA LA REPUTO INFANTILE PERCHE’ IN LEGA PRO SERVE UNA GRADINATA COMPATTA
ei michi ti è arrivato mio commento di prima ?
volevo solo fare un esempio, della cantante potentina, è successo lo stesso con il trio di comici, e qualche personaggio che si dichiara ultras si è vantato di quei fischi, vedere vecchi forum.
Il problema che voglio evidenziare e che tifare per la propria squadra non significa odiare e menare i tifosi dell’ altra squadra e se la tessera servirà ad eliminare questi episodi di violenza ben venga.
Premetto che non volevo intromettermi in queste discussioni legati ai commenti sottoposti al comunicato, ma non ho potuto fare a meno di dire la mia. Non sono un Ultras, pur condividendo diverse anzi numerose loro idee, e esprimo senza indugio il mio disaccordo su questa legge sullo sport, che non fa altro che punire gli Ultras e sacrificare il Calcio della loro fede. Condanno prima di tutto, la trovata del Ministro Maroni, perché colpevolizza e accusa ingiustamente gli Ultras e i tifosi più fedeli delle violenze negli stadi. Inoltre questo provvedimento MARCHIA A VITA ciascun individuo, anche solo accusato e poi assolto, sancendo il divieto permanente di ingresso allo stadio. Tale disegno di legge, andrebbe applicato o proposto nel “cuore” del Sistema italiano, e forse solo o anche cosi molte cose funzionerebbero meglio. Tale retroattività (informatevi sulle fonti certe e veritiere) avrebbe avuto molto più senso all’interno del Governo, anziché in uno scenario come lo sport dove invece non può che rappresentare solo l’innovazione con scarsa e vera utilità. Ma è meglio non sindacare sull’argomento “politica”, perché forse sarei solo deriso. Non posso condividere assolutamente il fatto che grazie a questo pezzo di carta, anche se già “schedati” tramite le sottoscrizioni degli abbonamenti, possano rintracciare ogni nostro movimento. Un provvedimento che sa molto di strumento ANTI-MAFIA , ANTI –TERRORISTA … e penso che a ognuno di noi… anche al più “Santo” della società, darebbe fortemente fastidio essere controllato come un MOSTRO A PIEDE LIBERO. Si tratta di violare la privacy … al di la dell’essere coscientemente in regola. E poi parliamoci chiaro … i Santi lasciamoli stare in Paradiso ! Mi meraviglio e rimango sempre più deluso leggendo alcune reazioni, alcuni commenti che a mio avviso hanno completamente travisato il contenuto di tale COMUNICATO . Non so se ridere o cosa…leggendo scritto cose del tipo … “SI PARLA DI MATERA CANDIDATA COME CAPITALE DELLA CULTURA …E POI SI FISCHIA UNA CANTANTE SOLO perché NATA IN PROVINCIA DI POTENZA… “ , beh cari utenti … non capisco proprio l’attinenza a quanto dichiarato e riportato dal comunicato. E poi se facciamo questo discorso dovremmo anche contestare il fatto che nel bel mezzo di una festa religiosa patronale, vedi il 2 luglio, ci si intoni il coro contro il Potenza… Di certo anzi sicuramente sotto il palco li a fischiare o a cantare contro il Potenza, soprattutto in queste circostanze, non c era un ultras, ma bensì qualche ragazzo preso dall’euforia del momento e da un attaccamento anche troppo fanatico alla sua città. Quindi attaccare chi ha scritto questo comunicato, riportando tali esempi o paragonando a tali affermazioni, mi sembra fuori luogo; mi meraviglio anche se forse non più di tanto ormai, come puntualmente da alcuni temi si arrivi a parlare di altro. Invece di dedicarsi a informarsi su qualcosa che può danneggiare il diritto umano e che sta diventando realtà, ci si sta a rivendicare e a parlare di argomenti fuori contenuto, come la solita rivalità tra gruppi ultras della stessa città. Suggerisco vivamente di leggere con meno superficialità il comunicato e magari anche informandosi tramite altre fonti, se proprio non ci si può fare a meno di criticare tali contenuti solo perché sottoscritte e firmate da qualcuno che non fa parte del proprio gruppo ultras. Mi sento in dovere di ribadire che la propria società calcistica non è vista come nemica , ma forse è da capire che è il nostro Sistema Italiano che ci vede e descrive come nemici, rendendoci pedine deboli di un Sistema che va a ruota libera sempre più contro i diritti di una costituzione e di una democrazia! La vera battaglia non vuole essere quella contro la propria Società calcistica come invece molti di voi utenti avete fatto passare, ma bensì contro il nostro Sistema democratico ma solo teoricamente! Nella delusione di aver letto frasi allucinanti, anche inesattezze prese da siti non del tutto attendibili, e scosso dal fatto che nessuno ha veramente capito che il tema centrale di questo COMUNICATO e ancor più della contestazione di questa TESSERA , è il disapprovo sulla VIOLAZIONE DI UN DIRITTO UMANO… impariamo a vedere le cose per come vanno viste, non fermiamoci all’apparenza o all’immagine e forse cosi ciascuno di noi avrebbe più stima di se stesso, tutelando la propria vita e i propri diritti, senza dover fare o agire o contestare gli altri solo perché la massa vuole o decide cosi per noi. BASTA POCO… BUONA INFORMAZIONE A TUTTIIIIIIIIII!
Non è come dici tu caro mio, le cose che tu dici nascono da una cultura Ultras, sei potentino, quindi un avversario da combattere con violenza, sei tifoso dell’ Altamura altrettanto e così via.
Questa mentalità è da combattere, ricordi che hanno fatto gli ultras in un Roma Lazio, sono riusciti a sospendere una partita.
Ma chi sono questi, per me pagliacci e vigliacchi che si nascondono dietro la massa e che da soli hanno una paura fottuta, per questo trovano spazio nelle curve, nell’ anonimato ed è per questo che non vogliono la tessere, proprio per non essere rintracciato.
Siccome io vado allo stadio per vedere la partita e per tifare per il Matera, a me la tessera non crea nessun problema, diverso se vado per scatenare la rissa, rubare negli autogrill e atti simili.
Ancora soldi alle banche…che paese di m***!!!!!!!!
Caro gielle…davvero non so nemmeno perchè sto qui a risponderti … ma vorrei solo avere uno scambio di idee. Alcune cose non darle per scontato o per sentito dire o per semplice abitudine di generalizzare. Non puoi dire che l’ambiente Ultras è la causa o il colpevole della violenza negli stadi … perchè sarebbe troppo facile e lo sai benissimo anche te … non vedere i casi che possono succedere… e poi caro gielle … parliamoci chiaro … non è giusto ammazzarsi di botte tra tifoserie opposte , ma come non è giusto che alcune persone facciano omicidi o applichino violenza su donne o bambini o i preti abbiano atteggiamenti poco consoni con la costituzione ecclesiastica … ma devi anche tener presente che da mondo è modno è risaputo e magari anche giusto che tra alcune tifoserie …ci siano sfottò o rivalità e ci siano cori contro da una parta all’altra … altrimenti facciamo prima a vederci la partita con un pacco di pop corn in televisione senza essere disturbati e senza alzare il culetto per sostenere i propri colori ! Gielle non stai andando a vedere un Film al cinema … ma una partita di calcio !
http://www.youtube.com/watch?v=3jh0gdkAtdw
CLAMOROSA SORPRESA: LA TESSERA DEL TIFOSO E’ ILLEGALE!
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giovedì 22 luglio 2010 alle ore 11.36
Privilegi e facilitazioni per tifosi fidelizzati sono contrari al Codice di Giustizia Sportiva e alla legge post-Raciti. Ne sapevamo già tante: la Tessera del Tifoso non è un obbligo di legge e poggia su un dispositivo che il TAR Lazio ne valuterà l‘incostituzionalità. E’ un’imposizione per i club e una scrematura preventiva del pubblico, senza la certezza di estirpare i fenomeni violenti. Limita le libertà di movimento dei cittadini e mina la privacy, colpa il micro-chip con identificazione a radio frequenza. E’ un’operazione di marketing speculativo e il Presidente dell’UEFA l’ha bocciata senza riserve. E così via, sciorinando a più non posso le criticità di questa rivoluzione all’italiana. Ma l’ultima scoperta ha davvero del clamoroso: la Tessera del Tifoso è illegale! Contrasta una legge dello Stato varata dopo la morte dell’Ispettore di Polizia Filippo Raciti e va contro il Codice di Giustizia Sportiva della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
TESSERA ILLEGALE
L’art. 8 della Legge 4 Aprile 2007 N° 41, che ha convertito il Decreto dell’8 Febbraio 2007 N°8 recante “misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche”, obbliga i club di Serie A, B, Lega Pro e Dilettanti ad escludere qualsiasi tipo di facilitazione per i tifosi, pena una sanzione amministrativa del Prefetto con multa dai 50.000 ai 200.000 euro. Ecco il passaggio in questione: “E’ parimenti vietato alle società sportive corrispondere contributi, sovvenzioni, facilitazioni di qualsiasi genere ad associazioni di tifosi comunque denominate”. Un divieto che riguarda anche le cosiddette associazioni di fatto, disciplinate dal codice civile, nelle quali si fanno rientrare anche i possessori della Tessera del Tifoso che, per il peculiare elitarismo voluto dal Ministro dell’Interno Maroni, sono facilitati da offerte commerciali e proposte logistiche atipiche: esclusività per l’acquisto di abbonamenti stagionali e biglietti in trasferta per i settori ospiti. Esclusività per i biglietti in casa nelle gare giudicate a rischio dal CASMS. Accesso dedicato allo stadio con varchi prioritari (ancora da costruire). Agevolazioni per l’acquisto di merchandising e pacchetti finanziari (per i supporter della Fiorentina anche prestiti di denaro e mutui viola!) In parole povere, benefit per una cerchia di tifosi ufficiali, per i quali l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive spinge le società a favorire “la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici”. Cioè quanto vietato dalla legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel 2007, dopo la morte di Raciti.
CONTRO IL CODICE SPORTIVO
Stesse prescrizioni nel Titolo I delle norme di comportamento previste dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, al primo comma dell’art. 12 (“Prevenzione di fatti violenti”): “Alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi, organizzati e non, di propri sostenitori”. Cos’altro sarebbe la Tessera del Tifoso se non uno strumento per contribuire con altre utilità alla costituzione e al mantenimento di gruppi di tifosi? Cos’altro intendono i marketing manager per “community da fidelizzare” con la fidelity card? Regolamento sportivo e legge parlano chiaro: i titolari delle nuove carte non aderiscono ad un’associazione legalmente riconosciuta con finalità di divulgazione dei valori della Carta Olimpica e non hanno nemmeno l’obiettivo di gemellaggi con altri tifosi (art. 8, L. 41/07).
GLI ESPERTI: NORME SCOORDINATE
“Nella fretta di varare la tessera del tifoso – sostiene l’Avv. Lorenzo Contucci, esperto di cause per reati da stadio – ci si è dimenticati di coordinare le norme. Forse non sarebbe stato possibile, visto che la tessera non ha fondamento normativo ma si basa su una circolare amministrativa. In realtà i Prefetti dovrebbero contravvenzionare le società che, con la tessera, costituiscono la categoria dei tifosi ufficiali senza formare prima un’associazione legalmente riconosciuta. Potrebbe configurarsi l’omissione di atti di ufficio. Agevolazioni come per l’abbonamento sono una violazione di legge”. “Già il decreto del 1995 postumo l’omicidio Spagnolo vieta legami tra società e tifosi – ribatte Giovanni Adami, legale di molti sostenitori di curva – La tessera è una facilitazione che va contro questo principio. Oltre che in sede penale e amministrativa, si può pensare ad un esposto alla Procura Federale della FIGC.”
(Maurizio Martucci per “LIBERAL” del 22.07.2010)
Lo sanno tutti che è illegale perchè volete ancora aggirarci?????????
IO NON MI TESSERO!!!!!
http://www.primocanalesport.it/video.php?id=32758
Gurdate questo perfavore prima di fare commenti sulla tessera e poi utenti commentate come meglio credete.
In questura a mio avviso lo SANNO BENE che è un provvedimento indecente perchè per ricoprire certe cariche bisogna conoscere la legge e loro la conoscono bene ,quindi IO NON MI TESSERO!!!!!!!!!!
qualkuno sà qnd verrà approvata o no qsta benedetta tessera???????????
Ma basta considerare la storia della tessera come una questione solamente ultras.
Se non c’è una legge che impone di “tesserare” tutti quelli che vanno allo stadio, ma solo una circolare quindi non vincolante, non capisco perchè i cittadini italiani debbano essere sottoposti a questo “abuso” voluto dal Viminale.
Ognuno è libero di fare quello che vuole ma sapete spiegarmi perchè a 4 settimane dall’inizio dei campionati non si sa ancora bene in che cosa consista questa tessera? Perchè non ve li ponete questi interrogativi?
E’ proprio quello che dici che io combatto aspramente. Io non conosco nessuno che è stato arrestato o segnalato alle forze dell’ ordine per dei cori, mi spieghi in che mondo vivi? I cori sono una cosa diversa dalle risse, dalle spranghe, dalle coltellate, ma li leggi i giornali o sono cose che qualcuno si inventa per chisà quale motivo? Ti ricordi che è successo alla morte del tifoso laziale in autogrill, intere caserme attaccate da ultras romani e laziali insieme.
E’ vero non sto andando a vedere un film al cinema, ma mi spieghi perche devo andare allo stadio con l’ elmetto, e augurarmi che non mi succede niente?
Mi spieghi in nome di che cosa non posso andare a vedere un Potenza-Matera da solo con la sciarpa biancazzurra o altre centinaia di altre partite. Tu magari chiami questo tifo io lo chiamo delinquenza, e i delinquenti è giusto che stiano a casa loro cioè in GALERA.
Sarò noioso ma mi ripeto io voglio andare allo stadio, come se vado al cinema, io voglio che i miei figli vadano allo stadio come se vanno al cinema, no che devo stare con il patema d’animo che gli possa succedere qualcosa.
Quello che tu dici è la parte malatissima della passione sportiva, e guarda che la squadra non c’ entra niente. 2 anni fa durante Juve-Liverpool, furono arrestati 2 ragazzi di Firenze andati a Torino, per loro stessa ammissione, proprio per far casino, in considerazione della rivalità tra juventini e inglesi, a loro non interessava niente della partita. Non ti fa riflettere una cosa del genere?
Tessera del tifoso: intervista ad un avvocato penalista
Da mesi ormai è aperto il dibattito riguardo alla cosiddetta “Tessera del tifoso” fortemente voluta dall’attuale Ministro degli Interni Roberto Maroni. Tessera del tifoso che dovrebbe essere adottata dalle società a partire da quest’anno. La situazione però non è molto chiara e per questo abbiamo deciso di sentire l’avvocato Giuseppe Milli, avvocato penalista, esperto in diritto sulla legislazione inerente agli stadi.
Innanzitutto può spiegare per chi non lo sapesse cos’è la tessera del tifoso?
La Tessera del Tifoso altro non è che uno strumento simile ad una carta di credito dotato di memoria (o altro?) (il famigerato chip con tecnologia RFID –Radio Frequenza a Identificazione a Distanza) imposto ai tifosi che vorranno andare in trasferta nel settore ospiti o fare l’abbonamento per la squadra del cuore. In realtà la Tessera servirà anche per avviare una gigantesca operazione di marketing attraverso un presunto sistema di fidelizzazione del tifoso che vede coinvolti istituti bancari e società per azioni.
In tal modo il Viminale si sbarazzerebbe della minoranza chiassosa e, secondo gli ideatori della tessera, anche più oltranzista e dedita a delinquere, per far posto ai tifosi fidelizzati che si gioverebbero di avere percorsi differenziati e privilegiati nell’accesso allo stadio e sarebbero fruitori di operazioni simpatia attraverso servizi e utilità legati all’utilizzo della card tessera del tifoso.
Quali sono i punti più controversi di tale provvedimento?
Ve ne sono molti e tutti evidentemente non risolti in quanto è assente una reale campagna di informazione al cittadino-tifoso.
Quali trasmissione televisive vi stanno parlando della questione tessera? Quali organi di informazione stanno ospitando il pensiero di chi la pensa diversamente dal Ministro Maroni? Le uniche manifestazioni di dissenso sono frutto di iniziative autogestite dei gruppi ultras anche grazie all’ausilio della consulenza di un pool di avvocati che, evidentemente, presto hanno compreso quali e quanti limiti e perplessità incontra l’operazione tessera del tifoso così come promossa e pomposamente sbandierata in questi giorni.
Il difetto di genuina informazione fa sì che la gente non possa interrogarsi e decidere con più serenità di giudizio se fare o meno la tessera del tifoso. Altro è invece quello che si vive all’interno del movimento ultras. Il fatto che un tifoso (quasi sempre quello curvaiolo) non possa recarsi in trasferta ed accedere liberamente nel settore ospiti (a suo tempo creato proprio per offrire maggiore sicurezza ai tifosi) se non attraverso quello che definisco “un odioso ricatto” (il possesso della tessera), ha da subito svegliato le coscienze più assopite e, pertanto, oggi la stragrande maggioranza dei gruppi ultras si oppone decisamente alla Tessera.
I limiti più evidenti? Un provvedimento amministrativo mascherato a norma retroattivo , il controllo sociale ed il consumo di massa, la violazione di norme a presidio della libertà oltre che quelle di cui agli artt. 3 e 27 della Costituzione Italiana e delle prescrizione imposte dal Garante della Privacy sull’utilizzo di tecnologie RFID e tanto altro.
Faccio un esempio. Una legge, che entra in vigore modificandone una precedente, deve seguire un iter di formazione previsto tassativamente dal Diritto Costituzionale (decreto legge o legislativo) e soprattutto l’attività di legiferazione parlamentare.
Nel caso che ci occupa la Tessera del Tifoso è stata introdotta solo attraverso una circolare amministrativa con la quale il Ministro Maroni da disposizioni ai Prefetti e Questori affinché, a loro volta, “invitino” le Società di calcio ad adottare detto strumento. Le stesse Società calcistiche,ad esempio, “potranno accettare la sottoscrizione di un nuovo abbonamento solo da chi è in possesso della tessera del tifoso” (cit.).
La differenza che passa tra “potranno” e “dovranno” fa capire al Lettore che il sostegno giuridico è costituito niente più che da un mero atto amministrativo che, come è noto, non ha forza cogente di legge e che non comporta sanzioni di alcun tipo in caso di trasgressione. (vedi in termini strettamente giuridici il valore di una circolare amministrativa.)
Nessuno ha mai posto attenzione sul fatto che tale atto amministrativo sia addirittura imposto per fatti accaduti in passato creando una sorta di anomalia giuridica costituita dalla retroattività tipica di una norma di legge. Infatti per coloro che hanno subito un Daspo (che altro non è che una misura specialpreventiva e non una condanna passata in giudicato) o che sono stati condannati per reati da stadio negli ultimi 5 anni è precluso il rilascio della tessera.
Un atto amministrativo di simile portata potrà impedire a chi ha ricevuto un Daspo dal 1987 ad oggi di ottenere la Tessera che invece regolarmente otterrà chi ad esempio negli ultimi 5 anni si è macchiato di crimini odiosi (perché diversi da quelli cd.”da stadio”) magari in attesa di esecuzione della pena una volta che detta sentenza penale diventi irrevocabile secondo il disposto di cui all’art 27 cost.
Si giunge pertanto al paradosso giuridico secondo cui una misura preventiva potrà incidere in negativo e precludere il rilascio della tessera diversamente rispetto ad una condanna non da stadio ad esempio impugnata in fase di appello.
Le società sono obbligate ad uniformarsi a tale disposizione? E se sì, nel caso non lo facessero a che cosa andrebbero incontro?
Le Società non hanno l’obbligo di uniformarsi al suggerimento-invito ministeriale per il tramite dei Prefetti e Questori competenti e cosi facendo non incorrerebbero in alcuna sanzione ma c’è da giurarci tutte si adegueranno, volgendo le spalle ai propri tifosi più fedeli.
Secondo lei la “lotta” contro la tessera del tifoso portata avanti da numerose tifoserie è una lotta che riguarda solo i cosiddetti ultras o dovrebbe riguardare tutti i tifosi?
E’ una lotta che vede impegnati gli ultras per quanto è stato loro consentito di “capire” ma dovrebbe interessare chiunque abbia un minimo di orgoglio e dignità. Tuttavia temo che la stragrande maggioranza dei tifosi normali non abbia voglia di capire e interessarsi.
Secondo gli ultras la tessera del tifoso è uno strumento inutile e che limita la libertà personale, lei cosa pensa?
E’ uno strumento adottato con una procedura anomala intelligentemente applicata evidentemente per evitare ostacoli parlamentari bipartisan e soprattutto il vaglio della Commissione Affari Costituzionali. Se fosse proposto senza imposizione e lo si qualificasse come una semplice tessera promozione-premi per i tifosi doc sarebbe anche utile. Chi vorrà potrebbe utilizzarla per risparmiare ad esempio sul costo di gadgets e altro. Ma essendo limitativo della Libertà Personale ed inutile negli scopi sbandierati lo considero uno strumento oltremodo negativo. Inoltre pare che la tessera avrà un costo tra acquisto e transazioni bancarie varie. Meglio se tutto fosse gratuito.
Inoltre questo provvedimento le sembra utile per eliminare la tanto citata violenza negli stadi?
Non vedo quale sostanziale efficacia potrà avere. Piuttosto ho forte preoccupazione che tale strumento porti ad un pericoloso rimescolamento del tifo. Mi spiego meglio. Alcuni occuperanno il settore ospiti. Altri andranno in altri settori (è consentito fare il biglietto senza tessera). Altri resteranno fuori lo stadio. Questo per la tifoseria in trasferta. Per quella ospite ci si augura vivamente che quella consistente frangia che resterà all’esterno dell’impianto ( vi sono tifoserie che hanno deciso in tal senso) non costituiscano pericolo per la pubblica incolumità. Sono dell’avviso che la vecchia pratica dell’incanalamento collettivo della massa previ mirati e preventivi controlli di polizia costituisca la misura più idonea a prevenire e contenere l’endemico negativo fenomeno della violenza. Che purtroppo è presente anche nel nostro vivere quotidiano ma questo è tutto un altro discorso.
Anche quella della domenica però ha motivazioni e radici che affondano nella crisi socio-economica che stiamo vivendo e che meriterebbe diversa attenzione e misure completamente diverse da quella adottate e da quelle che si stanno adottando.
Visto che la tessera è sicuramente migliorabile, ci può fare alcune proposte di modifica dell’attuale “tessera del tifoso” oppure pensa che l’unica soluzione sia non farla entrare in vigore?
La tessera del tifoso dovrebbe essere ad uso facoltativo e non costituire uno strumento liberticida. Poi si potrà fare qualsiasi uso di marketing a seconda del desiderio soggettivo di ciascuno di noi.
Concludendo, se vuole aggiungere qualcosa che non è emerso nel corso dell’intervista ma che le sembra utile aggiungere…
L’introduzione della Tessera segna il fallimento della teoria repressiva “Tolleranza Zero” e la fine del Tifo inteso nella sua massima e positiva accezione (colore e calore della collettività e fenomeno di massima aggregazione sociale ). In nome del “Divide et impera” si cercherà di destrutturare l’organizzazione della tifoseria frazionandola in vari sotto gruppi . La massa del tifo organizzato si dividerà in tre fazioni a seconda del predominare di un sentimento rispetto ad un altro. Per alcuni prevarrà la Passione e la Fedeltà ad ogni costo (mi faccio la tessera perché senza la mia squadra non so stare), per altri la Dignità e l’Orgoglio (soffrirò ma non cedo al ricatto e non mi tessero), per altri ancora l’interesse (mi tessero perché il tifo è anche altro).
Concludo invitando tutti a pensare. Questa intervista non vuole indirizzare nessuno per questa o quella scelta. Io non vado più allo stadio da oltre un anno perché avevo da tempo capito tutto. Ho così superato il problema se tesserarmi o meno. E comunque Buona Tessera a tutti.
Fonte: SenzaSoste
tratto da http://ilsecoloxxi.wordpress.com/
Tessera del Tifoso: l’articolo di Liberal sui pro ed i contro della legge:
Dopo i mondiali sudafricani, stagione calcistica 2010/2011. Una rivoluzione attende al varco i nuovi campionati di A e B. La Legge 41/2007 cambierà il modo di andare allo stadio degli italiani. Più di quanto già fatto da pay-tv, calcio spezzatino, tornelli, steward e biglietti nominativi. La Tessera del Tifoso si spingerà oltre: chi è senza non vedrà più dal vivo la propria squadra del cuore. Dal 29 Agosto solo per le trasferte nei settori ospiti. Forse poi dappertutto, pure per le gare in casa. Lo dice l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Lo ripete il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Sarà obbligatoria:
“Si tratta di un riconoscimento alle forze dell’ordine e a tutti quelli che si sono impegnati per creare una situazione di sicurezza negli stadi. Dopo l’omicidio Raciti è stato fatto un ottimo lavoro”.
FIDELITY CARD. Pensata come misura per contrastare il fenomeno della violenza degli ultrà, in realtà la Tessera del Tifoso è uno strumento di marketing, un vero e proprio mezzo di fidelizzazione che profila (e screma) gli utenti di curve e tribune creando una rete di ‘tifosi ufficiali’, un data base di clienti riconosciuti e validati. Un circuito di consumo al credito tipo bancomat con foto-tessera, dati sensibili e micro-chip modello scheda telefonica ricaricabile. Una carta per l’acquisto di abbonamenti e biglietti per lo stadio che facilita programmi membership con sconti, convenzioni e accumulo punti con aziende partner. La si avrà gratis o dietro pagamento, a seconda dei casi. Il Milan ha la ‘Carta Cuore Rossonero’ (senza spazio-foto e codice a barre), l’Inter la ‘Siamo Noi’ con Mastercard, si ritira alla Banca Popolare di Milano, 10 € dopo la Champions. La Juve offre ‘Member Card’ (kit a 36 € annui). Per i blucerchiati c’è ‘Samp Card’ e la Roma vende a 15 € (nuovi abbonati) la ‘Club Privilege’, Visa Electron.
IL FRONTE DEL NO. Un pool di avvocati è ricorso al TAR del Lazio lamentando l’incostituzionalità dell’articolo 9 della L. 41/07, che vieta alle società di rilasciare la card “a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all’art. 6 della L. 401/89 ovvero a soggetti condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive”. Tradotto, niente Tessera del Tifoso per chi è (stato) raggiunto da un Daspo o per chi ha una condanna per reati da stadio, anche se solo di primo grado e non definitiva. Alla faccia del garantismo, dello stato di diritto, del presupposto di non colpevolezza sino alla Cassazione e del percorso riabilitativo col reinserimento sociale: per la legge sono tifosi indesiderati vita natural durante e per toglierseli di mezzo basta un provvedimento amministrativo senza processo (Daspo) o una condanna prima del terzo grado di giudizio. Da qui le proteste e il fronte comune: striscioni, cori, cortei, raduni, manifestazioni. Un subbuglio nazionale al grido di NO ALLA TESSERA. Dalla curva dell’Atalanta a quelle di Vicenza, Lecce, Samp, Genoa, Reggiana, Trieste, Verona, Pisa e Modena. Dalla Lazio alla Roma, Milan, Inter, Napoli e Juve comprese. Le une con le altre, insieme a tante altre (con qualche eccezione). Amici coi nemici, oltre le barriere. Coi tifosi organizzati di Cremonese e Parma che hanno già sentenziato: “Non ci pieghiamo, non faremo la Tessera del Tifoso e non faremo nessun abbonamento alla Cremo. Vogliamo continuare ad essere padroni di noi stessi”, dicono gli ultras grigiorossi. “Il tifo libero non si tessera. Noi Boys non faremo la Tessera del Tifoso. Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso né alla Società, né alla Questura, né a Maroni: non sottoscriveremo nessuna carta di credito. Se il Parma la renderà obbligatoria, non faremo l’abbonamento”, ripetono dalla Curva Matteo Bagnaresi. E i Friulani al Seguito di Udine sono sulla stessa strada: “Vogliono manipolare la nostra fede calcistica, la nostra libertà di espressione, il nostro modo di vivere la partita per avere il controllo sul prodotto calcio che ci verrà servito nel modo e nei tempi che decideranno loro”. In ballo, dicono, c’è la libertà dei cittadini (garantita dalla Costituzione) di fruire di luoghi pubblici e di muoversi liberamente sul territorio nazionale. “Non mi piacciono le schedature, tanto meno dei tifosi”: non lo dice un curvarolo pregiudicato, ma il CT della Nazionale Marcello Lippi. Questa legge reprime e ghettizza l’aggregazione giovanile, colpendo nel mucchio, sparando all’impazzata. Buttando il bambino con l’acqua sporca. Rendendo invisibile e più pericoloso il fenomeno del reazionarismo da calcio. Domani anonimo e mimetizzato.
GENOA-MILAN, PRECEDENTE FLOP. L’ultimo Genoa-Milan a Marassi: pensata come prova generale, è diventato un boomerang, un precedente ingombrante, non solo per l’uccisione (1995) del genoano Spagnolo . Il CASM autorizza la trasferta dei rossoneri muniti di Tessera del Tifoso. Da Milano in 371, conformi alla legge, acquistano i tagliandi del settore ospiti. I tifosi rossoblù progettano un sit-in e un corteo di protesta. La tensione sale alle stelle. Il Sindaco di Genova chiede aiuto a Maroni per bloccare il viaggio dei milanisti. Il Ministro tace 7 giorni e quando mancano 18 ore dalla partita (colpo di scena!) il Prefetto ligure impone la gara a porte chiuse, causa ordine pubblico. Tutti a casa con buona pace della ‘Carta Cuore Rossonero’ e dei 23.125 abbonati genoani. E pure dei diritti dei consumatori e del rivoluzionario progetto culturale della Tessera del Tifoso. Che già prima di entrare nel vivo, mostra più insidie che certezze.
Non mi sembra che il comunicato della questura abbia chiarito i punti importanti dell’eterna discussione sulla tessera del tifoso.
Comunque io ho già deciso: in casa pagherò il biglietto e fuori casa credo proprio che non ci saranno restrizioni, sopratutto se ci mettono nel girone C con l’esclusione della Scafatese e del Potenza sarà un campionato alla camomilla.
[b]NO ALLA TESSERA[/b]
TESSERA. Dalla curva dell’Atalanta a quelle di Vicenza, Lecce, Samp, Genoa, Reggiana, Trieste, Verona, Pisa e Modena. Dalla Lazio alla Roma, Milan, Inter, Napoli e Juve comprese. Le une con le altre, insieme a tante altre (con qualche eccezione). Amici coi nemici, oltre le barriere. Coi tifosi organizzati di Cremonese e Parma che hanno già sentenziato: “Non ci pieghiamo, non faremo la Tessera del Tifoso e non faremo nessun abbonamento alla Cremo. Vogliamo continuare ad essere padroni di noi stessi”, dicono gli ultras grigiorossi. “Il tifo libero non si tessera. Noi Boys non faremo la Tessera del Tifoso. Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso né alla Società, né alla Questura, né a Maroni: non sottoscriveremo nessuna carta di credito. Se il Parma la renderà obbligatoria, non faremo l’abbonamento”, ripetono dalla Curva Matteo Bagnaresi. E i Friulani al Seguito di Udine sono sulla stessa strada: “Vogliono manipolare la nostra fede calcistica, la nostra libertà di espressione, il nostro modo di vivere la partita per avere il controllo sul prodotto calcio che ci verrà servito nel modo e nei tempi che decideranno loro”. In ballo, dicono, c’è la libertà dei cittadini (garantita dalla Costituzione) di fruire di luoghi pubblici e di muoversi liberamente sul territorio nazionale. “Non mi piacciono le schedature, tanto meno dei tifosi”: non lo dice un curvarolo pregiudicato, ma il CT della Nazionale Marcello Lippi. Questa legge reprime e ghettizza l’aggregazione giovanile, colpendo nel mucchio, sparando all’impazzata. Buttando il bambino con l’acqua sporca. Rendendo invisibile e più pericoloso il fenomeno del reazionarismo da calcio. Domani anonimo e mimetizzato.
GENOA-MILAN, PRECEDENTE FLOP. L’ultimo Genoa-Milan a Marassi: pensata come prova generale, è diventato un boomerang, un precedente ingombrante, non solo per l’uccisione (1995) del genoano Spagnolo . Il CASM autorizza la trasferta dei rossoneri muniti di Tessera del Tifoso. Da Milano in 371, conformi alla legge, acquistano i tagliandi del settore ospiti. I tifosi rossoblù progettano un sit-in e un corteo di protesta. La tensione sale alle stelle. Il Sindaco di Genova chiede aiuto a Maroni per bloccare il viaggio dei milanisti. Il Ministro tace 7 giorni e quando mancano 18 ore dalla partita (colpo di scena!) il Prefetto ligure impone la gara a porte chiuse, causa ordine pubblico. Tutti a casa con buona pace della ‘Carta Cuore Rossonero’ e dei 23.125 abbonati genoani. E pure dei diritti dei consumatori e del rivoluzionario progetto culturale della Tessera del Tifoso. Che già prima di entrare nel vivo, mostra più insidie che certezze.
Si ma ripeto:
1) non c’è una legge che imponga questa cosa e non essendoci legge non capisco perchè dobbiamo sottostare a questa cosa
2) il discorso ultras è parte di un discorso di civiltà più ampio. La tessera è uno strumento di controllo che riguarda la vita dei cittadini italiani
3) hai presente il modello inglese a cui ti ispiri? gli hooligans ci sono ancora e si danno appuntamento fuori dallo stadio …
vi invio la continuazione di quello scritto alle 18,59
del 26/7:
la stragrande maggioranza dei gruppi ultras si oppone decisamente alla Tessera.I limiti più evidenti? Un provvedimento amministrativo mascherato a norma retroattivo , il controllo sociale ed il consumo di massa, la violazione di norme a presidio della libertà oltre che quelle di cui agli artt. 3 e 27 della Costituzione Italiana e delle prescrizione imposte dal Garante della Privacy sull’utilizzo di tecnologie RFID e tanto altro.
Faccio un esempio. Una legge, che entra in vigore modificandone una precedente, deve seguire un iter di formazione previsto tassativamente dal Diritto Costituzionale (decreto legge o legislativo) e soprattutto l’attività di legiferazione parlamentare.
Nel caso che ci occupa la Tessera del Tifoso è stata introdotta solo attraverso una circolare amministrativa con la quale il Ministro Maroni da disposizioni ai Prefetti e Questori affinché, a loro volta, “invitino” le Società di calcio ad adottare detto strumento. Le stesse Società calcistiche,ad esempio, “potranno accettare la sottoscrizione di un nuovo abbonamento solo da chi è in possesso della tessera del tifoso” (cit.).
La differenza che passa tra “potranno” e “dovranno” fa capire al Lettore che il sostegno giuridico è costituito niente più che da un mero atto amministrativo che, come è noto, non ha forza cogente di legge e che non comporta sanzioni di alcun tipo in caso di trasgressione. (vedi in termini strettamente giuridici il valore di una circolare amministrativa.)
Nessuno ha mai posto attenzione sul fatto che tale atto amministrativo sia addirittura imposto per fatti accaduti in passato creando una sorta di anomalia giuridica costituita dalla retroattività tipica di una norma di legge. Infatti per coloro che hanno subito un Daspo (che altro non è che una misura specialpreventiva e non una condanna passata in giudicato) o che sono stati condannati per reati da stadio negli ultimi 5 anni è precluso il rilascio della tessera.
Un atto amministrativo di simile portata potrà impedire a chi ha ricevuto un Daspo dal 1987 ad oggi di ottenere la Tessera che invece regolarmente otterrà chi ad esempio negli ultimi 5 anni si è macchiato di crimini odiosi (perché diversi da quelli cd.”da stadio”) magari in attesa di esecuzione della pena una volta che detta sentenza penale diventi irrevocabile secondo il disposto di cui all’art 27 cost.
Si giunge pertanto al paradosso giuridico secondo cui una misura preventiva potrà incidere in negativo e precludere il rilascio della tessera diversamente rispetto ad una condanna non da stadio ad esempio impugnata in fase di appello.
Le società sono obbligate ad uniformarsi a tale disposizione? E se sì, nel caso non lo facessero a che cosa andrebbero incontro?
Le Società non hanno l’obbligo di uniformarsi al suggerimento-invito ministeriale per il tramite dei Prefetti e Questori competenti e cosi facendo non incorrerebbero in alcuna sanzione ma c’è da giurarci tutte si adegueranno, volgendo le spalle ai propri tifosi più fedeli.
Secondo lei la “lotta” contro la tessera del tifoso portata avanti da numerose tifoserie è una lotta che riguarda solo i cosiddetti ultras o dovrebbe riguardare tutti i tifosi?
E’ una lotta che vede impegnati gli ultras per quanto è stato loro consentito di “capire” ma dovrebbe interessare chiunque abbia un minimo di orgoglio e dignità. Tuttavia temo che la stragrande maggioranza dei tifosi normali non abbia voglia di capire e interessarsi.
Secondo gli ultras la tessera del tifoso è uno strumento inutile e che limita la libertà personale, lei cosa pensa?
E’ uno strumento adottato con una procedura anomala intelligentemente applicata evidentemente per evitare ostacoli parlamentari bipartisan e soprattutto il vaglio della Commissione Affari Costituzionali. Se fosse proposto senza imposizione e lo si qualificasse come una semplice tessera promozione-premi per i tifosi doc sarebbe anche utile. Chi vorrà potrebbe utilizzarla per risparmiare ad esempio sul costo di gadgets e altro. Ma essendo limitativo della Libertà Personale ed inutile negli scopi sbandierati lo considero uno strumento oltremodo negativo. Inoltre pare che la tessera avrà un costo tra acquisto e transazioni bancarie varie. Meglio se tutto fosse gratuito.
Inoltre questo provvedimento le sembra utile per eliminare la tanto citata violenza negli stadi?
Non vedo quale sostanziale efficacia potrà avere. Piuttosto ho forte preoccupazione che tale strumento porti ad un pericoloso rimescolamento del tifo. Mi spiego meglio. Alcuni occuperanno il settore ospiti. Altri andranno in altri settori (è consentito fare il biglietto senza tessera). Altri resteranno fuori lo stadio. Questo per la tifoseria in trasferta. Per quella ospite ci si augura vivamente che quella consistente frangia che resterà all’esterno dell’impianto ( vi sono tifoserie che hanno deciso in tal senso) non costituiscano pericolo per la pubblica incolumità. Sono dell’avviso che la vecchia pratica dell’incanalamento collettivo della massa previ mirati e preventivi controlli di polizia costituisca la misura più idonea a prevenire e contenere l’endemico negativo fenomeno della violenza. Che purtroppo è presente anche nel nostro vivere quotidiano ma questo è tutto un altro discorso.
Anche quella della domenica però ha motivazioni e radici che affondano nella crisi socio-economica che stiamo vivendo e che meriterebbe diversa attenzione e misure completamente diverse da quella adottate e da quelle che si stanno adottando.
Visto che la tessera è sicuramente migliorabile, ci può fare alcune proposte di modifica dell’attuale “tessera del tifoso” oppure pensa che l’unica soluzione sia non farla entrare in vigore?
La tessera del tifoso dovrebbe essere ad uso facoltativo e non costituire uno strumento liberticida. Poi si potrà fare qualsiasi uso di marketing a seconda del desiderio soggettivo di ciascuno di noi.
Concludendo, se vuole aggiungere qualcosa che non è emerso nel corso dell’intervista ma che le sembra utile aggiungere…
L’introduzione della Tessera segna il fallimento della teoria repressiva “Tolleranza Zero” e la fine del Tifo inteso nella sua massima e positiva accezione (colore e calore della collettività e fenomeno di massima aggregazione sociale ). In nome del “Divide et impera” si cercherà di destrutturare l’organizzazione della tifoseria frazionandola in vari sotto gruppi . La massa del tifo organizzato si dividerà in tre fazioni a seconda del predominare di un sentimento rispetto ad un altro. Per alcuni prevarrà la Passione e la Fedeltà ad ogni costo (mi faccio la tessera perché senza la mia squadra non so stare), per altri la Dignità e l’Orgoglio (soffrirò ma non cedo al ricatto e non mi tessero), per altri ancora l’interesse (mi tessero perché il tifo è anche altro).Concludo invitando tutti a pensare. Questa intervista non vuole indirizzare nessuno per questa o quella scelta. Io non vado più allo stadio da oltre un anno perché avevo da tempo capito tutto. Ho così superato il problema se tesserarmi o meno. E comunque Buona Tessera a tutti.
Fonte: SenzaSoste
tratto da http://ilsecoloxxi.wordpress.com/
Gielle riassumo così … ragioni e parli GENERALIZZANDO TROPPO … ci sono teste calde e teste che te definsici malate … ed è ok … ma non puoi dire che l’obbiettivo o lo scopo dell’ULTRAS è solo quello di recare danni o violenza in un luogo pubblico … e ricorda le TESTE MALATE ci sono anche nelle migliori famiglie … ma con ciò non puoi dire che sono tutti cosi ! poi fermo restando … te hai il tuo modo di vedere le cose … e io un altro … ma non puoi dirmi che te hai ragione perchè ce ne passa…….QUI SI PARLA CMQ DI UN DIRITTO UMANO VIOLATO E NN SOLO DELLA MENTALITA’ O DEGLI INTERESSI ULTRAS … quello che non capisci e che la gente poco informata non capisce è che si tratta di un aggravante alla libertà, che poi è applicato al mondo sportivo … è un discorso … ma è pur sempre un ERRORE MADORNALEEEEEEEEEEEEE! E’ facile pensarla diversamente se non coinvolto … allora visto che generalizzi tutti i casi … renditi solidale e sentiti cmq e pur sempre UOMO E CITTADINO e FAI ATTENZIONE A COSA TI STANNO IMPONENDO !
Madòòòòòòòòòòòòòòòòòòò … anche la QUESTURA … mi fa più che piacere … ma mi avrebbe fatto ancor più piacere se la Stessa si fosse informata meglio … perchè se fosse come dicono loro … beh la manifestazione a Roma di Ottobre, i vari movimenti anti – Tessera del Tifoso, a livello nazionale… sarebbero tutti un segno di squilibrio generale … e non credo! Allora cosa ce che non va ??? Tutti quelli che stanno manifestando o protestando hanno frainteso questa legge o sono usciti fuori di senno o siete voi autorità che volete far passare un altro messaggio ??? purtroppo per Voi … (anke x te GIELLE) l’Ultras che tu definisci violento e aggressivo… è uno che si INFORMA e si ACCULTURA PRIMA DI COMBATTERE UNA GUERRA COSI GRANDE CONTRO UNA COSA COSI GRANDE !
Stiamo accettando molto di peggio, non capisco perchè questa tessera crea tutto sto problema.
Io mi ripeto non ho niente da nascondere e quindi non sono contrario alla tessera.
Se nell’ 80% dei casi negli stadi succede casino (me lo immagino o generalizzo?) e partono sembre dalla curva forse non si tratta di generalizzare, forse dobbiamo trovare un rimedio che dici? o a te va bene così?
Questo è il punto focale a voi Ultras va bene la situazione attuale o dobbiamo cambiarla? se vi va bene la situazione attuale è giusto che una società civile la combatta e usi tutti i mezzi per risolvere il problema.
Ho un parente che fa il poliziotto a Roma (1300 euro al mese con straordinari) ed è assurdo che la domenica si deve preparare con tenuta da guerra non per andare in Afghanistan, ma per andare a fare servizio d’ordine all’ Olimpico.
Io magari generalizzo, ma questi episodi sono migliaia ogni domenica, e il tutto per cosa per una partita di Calcio, scusa ma non è ammissibile una cosa del genere.
con la scusa delle emergenza in pratica, scavalcano le leggi dello stato e molto spesso anche la costituzione….vuoi essere schedato preventivamente? vuoi che tu debba segnalare a qualcuno sempre la tua posizione? se oggi iniziamo con il calcio, domani sarà per il cinema, il teatro…..la cosa scandalosa poi che dietro ogni emergenza c’è sempre qualcuno che ci lucra alla grande, più è avvertita questa emergenza è più si buttano soldi verso le banche, i costruttori, i grandi gruppi finanziari ed industriali…..BASTA NO ALLA TESSERA, NO AL PAESE DELLE EMERGENZE, NO ALLE LEGGI E REGOLAMENTI ANTIDEMOCRATICHE!
gielle tu stai in piena emergenza, è questa l’arma che usano per far accettare ogni cosa agli Italiani. Emergenza Ultras, ma nessuno dice che da 10 anni a questa parte gli incidenti stanno diminuendo in modo esponenziale. Siamo in emergenza, come l’emergenza caldo, l’emergenza extracomunitari, l’emergenza febbre, emergenza ex che uccidono, emergenza pedofili, emergenza preti pedofili, emergenza cani che uccidono, emergenza cani pedofili, quella dei rifiuto, quella degli scioperanti, delle banche, dei treni, degli aerei….etc. etc.
Trovo piuttosto singolare che la Questura di Matera si sia presa la briga di rispondere al comunicato degli ultras…
Cioè, al limite posso capire che abbiano voluto fare delle precisazioni in merito al microchip o al punto che riguarda le persone sottoposte a Daspo, ma la seconda parte del comunicato, quella cioè dove la Questura decanta le lodi della tessera elencandone i vantaggi in 5 punti (tra cui ad esempio “Dà accesso a tutte le facilitazioni, privilegi e/o benefici che ciascuna società sportiva proporrà ai propri clienti, previa esplicita adesione ai programmi/servizi forniti da società partner”) mi fa un po’ specie…
Senza parlare del punto 3 dove il precedente di Genoa-Milan indicato da solomatera fa capire che il possesso della tessera potrebbe anche non esentare un bel niente…
Insomma questa tessera è la solita porcheria all’italiana. Ben venga la tessera se fosse FACOLTATIVA, chi vuole entrare in una “community privilegiata di tifosi” si accomodi pure, ma io trovo INACCETTABILE, ANTICOSTITUZIONALE e CONTRARIO ALLA LIBERTA’ (parola tanto cara al nostro governo) che io che mi voglio abbonare alla mia squadra DEVO PER FORZA fare la tessera del tifoso. Questo ministro mi ha RICATTATO, perchè io volevo solo abbonarmi per contribuire alla mia squadra ed invece ho DOVUTO sottoscrivere una cosa che non accetto. Tutto ciò è degno di uno stato di polizia e non di uno stato democratico, caro gielle, altro che le chiacchiere sulla violenza negli stadi degne del processo di biscardi.
eh hai detto bene …stiamo accettando di peggio … forse è ora di capire cosa ci viene imposto e di cosa ci stanno privando … forse non hai capito che il marcio … non è fare un sacrificio di corazzarsi la domenica , o di sentire al tG qualche fatto di tafferugli fuori o dentro lo stadio … ma sono ben altre cose ben più gravi … come il dare la giusta punizione a chi lo merita davvero : persona comune, politico, religioso, e a volte … forse penso ( anke se contrario) che sarebbe bene anche la pena di morte … davanti a tanti obrobri e violenze. QUELLO CHE ANCORA SFUGGE A TE E RIPETO … e’ che GLI ULTRAS NON SONO MOSTRI DELLA SOCIETA ‘ O DELLA DOMENICA, E LA TESSERA CREA PROBLEMI NON IN SE STESSA … MA PER LA LEGGE CHE C è DIETRO …CHE PUNISCE IL TIFOSO E L UOMO IN GENERALE …VINCOLANDO LA SUA LIBERTA’ … E CONTROLLANDOLO A PRIORI … COME SE FOSSE UN PERICOLO , PUR SE COSCIENTEMENTE ” A POSTO”(quando invece sta solo andando in giro per il paese o sta seduto a vedere una partita allo stadio)!