Nella sala Giunta del Palazzo di città, si è tenuto un incontro nel corso del quale il gruppo interdisciplinare costituito dalle società CLES, STUDIO AZZURRO e STRUTTURA ha illustrato il primo step dello studio di fattibilità del programma di realizzazione del parco “museo demo etno antropologico” da realizzarsi all’interno dei rioni Sassi, nell’antico quartiere di Casalnuovo. Lo studio è stato validato dal gruppo di consulenza scientifica dell’amministrazione comunale per il quale erano presenti i prof. Pietro Clemente, Joaquim Pais De Brito e Ferdinando Mirizzi. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, del Presidente della Fondazione CARICAL prof. Mario Bozzo, degli assessori comunali Antonio Giordano, Pierfrancesco Pellecchia e Rocco Rivelli. La presentazione è stata effettuata dai prof. Alessandro Leon, Armando Sichenze, Marano e Padiglione e dal dr. Sangiorgi che hanno illustrato gli approfondimenti trattati all’interno dello Studio di Fattibilità condensandoli in quella tecnica, economica, finanziaria e giuridico gestionale; sintetizzando l’analisi della domanda e dei diversi target di pubblico cui il museo potrebbe rivolgersi anche in considerazione di un’analisi dei diversi flussi turistici che interessano i Sassi. Si è passati successivamente alla illustrazione del progetto culturale, delle tematiche da esporre, delle attività da mettere in campo per la loro elaborazione e delle modalità di presentazione ed esposizione. E’ stata prospettata l’identificazione degli elementi utili allo sviluppo della progettazione successiva, che dovrà concretarsi entro la fine di ottobre, relativamente agli aspetti urbani, architettonici e di recupero che hanno portato alla genesi del logo del Museo. L’intervento del gruppo di progettazione si è concluso con la descrizione dei percorsi espositivi e degli allestimenti, con particolare riferimento alle modalità di rappresentazione e alle tecnologie, legate alla dimensione umana che si interfacceranno con il visitatore senza l’ausilio di tastiere, mouse o joystik, ma la tecnologia sarà governata dai sensi (tatto, voce, vista, ecc) e dal movimento dei fruitori del museo. Soddisfazione per l’esito dell’incontro e per il lavoro svolto è stato espresso dal sindaco di Matera –Salvatore Adduce- . “Il DEA può rappresentare un punto di svolta nelle politiche culturali per la strategia che sottende nell’attrarre ulteriori visitatori e viaggiatori alla scoperta di un paesaggio culturale ed antropologico unico al mondo. Proseguire il percorso individuato in precedenza all’unanimità dal Consiglio Comunale è il modo migliore –ha concluso Adduce- per dare una prospettiva condivisa di sviluppo per la città. Da parte nostra, come abbiamo già dimostrato in questi pochi mesi di amministrazione, la priorità assoluta è quella di far andare avanti rapidamente i programmi ed i progetti in grado di rilanciare l’economia del territorio ed il DEA ne rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato”.