Il Governo Monti pronto a rivedere il decreto sul riordino delle province. Si apre quindi uno spiraglio concreto per salvare anche la Provincia di Matera. PDL e Lega hanno ritirato la pregiudiziale di costituzionalità presentata alla I Commissione del Senato e adesso comincia la corsa contro il tempo per scongiurare l’entrata in vigore del testo presentato dal Ministro Patroni Griffi che prevede la soppressione di 35 province, tra cui anche quella della Provincia di Matera. Ecco le date da tenere d’occhio. Entro il 3 dicembre 2012 vanno presentati gli emendamenti per correggere il Decreto legge, dal 10 dicembre il testo sarà discusso al Senato e quindi dalla Camera dei Deputati. Considerando la pausa per le festività natalizie ci saranno due settimane di tempo per apportare le modifiche richieste e scongiurare la soppressione delle province che non rientrano nei parametri indicati dal Decreto legge.
Michele Capolupo
Consigliere comunale Giovanni Angelino su soppressione Provincia di Matera.
Dopo la manifestazione promossa dalla Provincia di Matera e culminata con la consueta passerella dei nostri politici al cinema Comunale mi sono illuso che i parlamentari lucani potessero avviare concretamente un’azione congiunta per scongiurare la soppressione dell’Ente di via Ridola ma al di là di qualche sporadica presa di posizione ci hanno pensato i cittadini a costituire un comitato spontaneo per ribadire con forza l’identità del territorio materano. Premesso che parteciperò volentieri a questa nuova iniziativa per i quali ringrazio vivamente i promotori, ritengo che sia doveroso manifestare tutto il mio scetticismo rispetto ad una positiva conclusione di questa vicenda che rischia di provocare, se non saranno apportate le correzioni richieste al Decreto legge di Patroni Griffi, una serie di conseguenze devastanti per la tenuta economica e sociale della città di Matera e di tutti i centri della sua provincia. E’ triste constatare che nessuno si sta muovendo come pensavo per far cambiare idea al Governo Monti e personalmente non ho più fiducia nelle persone che ci rappresentano a livello nazionale. Sarei tentato di gettare la spugna perché non vedo come si possa recuperare il tempo perso in precedenza. Avverto un clima di sfiducia e di rassegnazione e a questo punto spero vivamente di essere smentito da qualche azione concreta. Nelle ultime ore è arrivato un segnale positivo da un pool di avvocati che si dichiarano pronti a sostenere le azioni che la Provincia di Matera e i parlamentari lucani metteranno in campo per salvare la nostra istituzione territoriale ma se consideriamo i tempi ristretti per produrre gli emendamenti e il periodo limitato a disposizione per discuterne in Parlamento si rischia davvero di arrivare al 5 gennaio 2013, giorno in cui il Decreto sarà convertito in Legge dello Stato, con un pugno di mosche in mano. Matera non può perdere la sua Provincia e rinnovo quindi l’appello a tutti coloro che hanno le possibilità per difendere le sorti del nostro territorio a dimostrarlo con i fatti e non solo con le solite dichiarazioni in politichese.
Giovanni Angelino Consigliere comunale UDC
Soppressione della provincia di Matera: effetti e conseguenze concrete per il mondo agricolo e ambientale – convegno Collegio provinciale dei Periti Agrari e Periti Laureati di Matera – Mediateca provinciale
Sabato 24 novembre 2012 alle ore 10 presso la Mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto a Matera il Collegio provinciale dei Periti Agrari e Periti Laureati di Matera promuove un convegno sul tema “Soppressione della provincia di Matera: effetti e conseguenze concrete per il mondo agricolo e ambientale”. Parteciperanno: Presidente Collegio Provinciale dei Periti Agrari: Emanuele Genchi, il Presidente della Provincia di Matera Franco Stella, l’Assessore Provinciale all’Agricoltura e Ambiente Giovanni Rondinone, il Presidente Federazione Provinciale Coldiretti di Matera Piergiorgio Quarto. L’iniziativa sarà un confronto aperto ed un approfondimento sulle reali conseguenze della paventata soppressione della provincia di Matera per il mondo agricolo/ambientale e per i professionisti del settore.
Stella sollecita i parlamentari lucani a difendere il territorio provinciale
Matera, 22 novembre 2012 – Il presidente Stella è vigile, segue con attenzione la questione della provincia e in attesa che se ne discuta in Senato sollecita i parlamentari, con una nota inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Basilicata e al presidente del Consiglio regionale della Basilicata.
“Il prossimo 28 novembre il decreto legge n. 188 “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane” sarà discusso in Aula al Senato. Un momento importante, e per molti aspetti decisivo, rispetto alla necessità di impedire l’accorpamento della Provincia di Matera a quella di Potenza. Numerose le ragioni a sostegno del mantenimento delle due province in Basilicata, argomentazioni valide che abbiamo condiviso in più occasioni, compresa la solenne cerimonia dello scorso 11 novembre. Un provvedimento – prosegue Stella – superficiale che in Basilicata ha portato a realizzare la provincia unica più grande d’Italia, circa dieci mila metri quadrati, che oltre a non consentire quella razionalizzazione della spesa pubblica auspicata dal Governo con tale decreto, vede coincidere i confini provinciali con quelli regionali. Una situazione alquanto confusa che comprometterà l’equilibrio istituzionale della geografia locale, senza considerare come il Materano, un territorio dalla orografia complessa e dalle condizioni economiche già pesantemente compromesse, sarà condannato alla definitiva involuzione.”
“Non è certamente il destino di un Palazzo a preoccupare, ma lo smantellamento del territorio che si vedrà, tra gli altri, privato di presidi e uffici che garantiscono la vivibilità economica e istituzionale di tutte le trentuno comunità della provincia.
Guardando a quanto è stato fatto finora e all’iter che vede, di fatto, il decreto ormai approvato dal Consiglio dei Ministri, questo scenario inquietante – prosegue il presidente -è talmente prossimo da avere suscitato grave allarme e preoccupazione in tutta la popolazione provinciale con conseguenti iniziative anche di respiro secessionista. Pertanto, è auspicio di questa Provincia che il vostro impegno, insieme a quello dei nostri rappresentanti nazionali, possa tradursi in fatti concreti. La determinazione con la quale saprete tutelare nelle aule parlamentari il destino di questa provincia, così come non avete mancato di ribadire nelle numerose dichiarazioni rilasciate alla stampa, a confortare una opinione pubblica spaesata e angosciata, darà prova della coerenza politica e dell’attaccamento a un territorio che vi considera i suoi più autorevoli interlocutori.
Tutta la Basilicata, dai sindaci del Materano, ai vertici della Regione fino alla Conferenza Episcopale regionale, ha espresso netta contrarietà a subire un provvedimento ingiusto e iniquo. Il vostro sostegno – conclude Stella – potrà restituire dignità a ogni singolo cittadino.”
Comunicato dell’Ordine degli Avvocati di Matera
Si rende noto che il CdO degli Avvocati di Matera ha costituito un pool di difensori che supporterà sia l´Ente che i Parlamentari Lucani nelle varie iniziative di contrasto alla conversione in legge del Decreto-legge 5 novembre 2012, n. 188, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane”.
Si tratta di un´iniziativa estremamente importante, assunta peraltro in piena autonomia dal Consiglio dell´Ordine degli Avvocati di Matera, che testimonia il grande senso di responsabilità sociale della classe forense materana.
Si allega estratto della deliberazione assunta all´esito della riunione consiliare straordinaria del 14 novembre 2012.
Il Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Matera composto dai Signori Avvocati: Nicola Rocco (Presidente), Vincenzo Eustachio Amerigo Colucci (Segretario), Biagio Lupo (tesoriere), Roberto Cataldo, Francesco Paolo Chiriani, Maria Bruna Frangione, Clelia Imperio, Giuseppe Lamacchia, Riccardo Laviola, Giuseppe Miolla, Paola Moles, Giuseppe Tedesco, Eugenia Ziccardi riunitosi in sessione straordinaria per discutere e deliberare sugli argomenti indicati nella convocazione del 12/11/2012;
udita
la relazione del Presidente, il quale informa che:
come a tutti i Consiglieri è sufficientemente noto, tra gli obiettivi prioritari del mandato consiliare v’è quello di recuperare e di rilanciare il ruolo sociale dell’Avvocato, al duplice scopo, per un verso,
di sconfessare la deprecabile, continuativa e strumentale opera di screditamento della funzione difensiva posta in atto dai “poteri forti” che condizionano la vita del ns. Paese, dettando temi, tempi e
contenuti dell’agenda politica dei vari Governi succedutisi nella carica e, per altro verso, di affermare il senso di responsabilità sociale e di leale collaborazione che deve connotare l’attività di ogni Istituzione, a fortiori in congiunture storiche -come quella attuale- che impongono a tutti i cittadini di fare fino in fondo la propria parte per tentare di determinare la ripresa economica del Sistema-Paese;
il 6 novembre u.s. è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259/2012 il Decreto-legge 5 novembre 2012, n. 188, recante «Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane», che
determina sostanzialmente la soppressione della Provincia di Matera;
taletale provvedimento, apparentemente collocato tra gli strumenti indispensabili per favorire il contenimento della spesa pubblica a base del progetto politico dell’attuale Governo, è assai facile, per non dire certo, che possa comportare effetti davvero devastanti per il nostro Circondario, oggetto oramai da anni di un incipiente, ingravescente e,al contempo, inesorabile processo di progressiva erosione di competenze istituzionali, che ne hanno mortificano e tuttora ne mortificano ogni seria e concreta prospettiva di crescita;
tale iniziativa, se posta in relazione agli ulteriori atti normativi facenti parte del c.d. pacchetto delle riforme riguardanti il riordino della p.a. e dei mercati professionali (si pensi alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie, al riordino dell’ordinamento delle libere professioni, all’istituzione del tribunale delle imprese, all’abolizione del sistema tariffario e così via), suscita viva e motivata
preoccupazione -anche e soprattutto- nel nostro ambiente di lavoro, poiché, agli effetti già particolarmente onerosi connessi alla crisi economica, si aggiungono da ultimo le problematiche legate alla dispersione di importanti riferimenti istituzionali sul territorio, comprimendo ancor di più le prospettive di espansione del mercato del lavoro e degli investimenti;
al di là di tutte le ulteriori e diverse obiezioni che pure sarebbe ed è assai lecito avanzare sulla bulimia riformatrice dell’attuale Legislatore e sulla plastica inadeguatezza dei rimedi a base delle varie novelle, è
compito indeclinabile dell’Avvocatura mettere a disposizione del territorio le proprie competenze ed attitudini professionali per difendere e tutelare i diritti dei cittadini della provincia di Matera;
sotto quest’ultima prospettiva sono stati evidenziati vari profili di illegittimità costituzionale del provvedimento normativo, che vanno ulteriormente esaminati ed approfonditi;
è indispensabile costituire un pool di professionisti di elevata e comprovata competenza nella soggetta materia, onde assicurare sia alla Provincia di Matera (e, per essa, all’Ufficio Legale già da tempo
impegnato sull’argomento) sia ai Parlamentari lucani ogni valido ed utile supporto tecnico-giuridico per far valere le numerose, diverse e motivate ragioni che militano a sostegno delle iniziative di contrasto al contestato progetto riformatore;
preso atto del favorevole parere espresso dal Consiglio Direttivo della Camera Amministrativa Materana;
ritenuto di dover integralmente condividere l’analisi ed i contenuti della proposta del Presidente;
delibera all’unanimità degli intervenuti:
1).- di autorizzare il Presidente del Consiglio dell’Ordine a conferire agli Avvocati del foro di Matera indicati nell’allegato elenco ampio mandato perché espletino nell’interesse della Amministrazione
Provinciale di Matera, nonché, ove occorra, dei Parlamentari Lucani ogni attività di consulenza, assistenza, rappresentanza e difesa necessaria e/o anche solo opportuna per la tutela dei diritti dei
cittadini del circondario, facendosi carico degli eventuali oneri finanziari;
2).- di attribuire sin da ora al Presidente ogni ulteriore opportuna facoltà, ivi compresa quella di proporre ricorsi, spiegare interventi ad adiuvandum nei giudizi già pendenti dinanzi a qualsiasi Autorità giurisdizionale e/o ogni altra e diversa azione giudiziaria comunque connessa alla entrata in vigore della cennata riforma.
3).- di nominare responsabile del procedimento il Consigliere Segretario, il quale dovrà coordinare le attività dell’istituito pool di professionisti, favorendo ogni utile sinergia collaborativa che
l’Ufficio Legale dell’Amministrazione Provinciale e gli staff dei parlamentari lucani.
Manda al Consigliere Segretario per gli adempimenti di competenza.
Matera, 14 novembre 2012
Il Consigliere Segretario f.to Avv. Vincenzo E. A. Colucci
Il Presidente f.to Avv. Nicola Rocco
ESTRATTO CONFORME.
Matera, 21 novembre 2012
Il Presidente Avv. Nicola Rocco
Matera si muove chiede che vengano depositati due emendamenti a garanzia di Matera.
Il Comitato “Matera si muove” intende lanciare un appello ai nostri Parlamentari lucani, chiedendo loro di essere compatti e decisi nel presentare emendamenti al decreto sul riordino delle Province,affinché modifichino il testo nella parte in cui al capoluogo di Regione viene concesso anche lo status di capoluogo di provincia. E’ il caso della nostra Regione dove, a seguito degli accorpamenti,è prevista un’unica provincia; una decisione inutile che non consentirebbe una perfetta gestione di un territorio di circa 10.000 kmq come quella della Basilicata.
Riteniamo utile due opzioni;quella ovvia e scontata da recepire formalmente in emendamenti sul mantenimento delle due province nelle Regioni composte da due sole province, ed un altro a garanzia di Matera che preveda che sempre in tali Regioni non vengano accorpate in un unico capoluogo, sia la funzione di capoluogo di regione che quello di Provincia unica , tenuto conto che il decreto prevedeva in subordine la facoltà di individuare in caso di accordo tra i capoluoghi ,di indicarne uno diverso dal capoluogo di Regione .
Ci teniamo a ribadire che la difesa della Provincia di Matera è una priorità del comitato “Matera SI Muove” e il suo merito è quello di aver aperto una strada rispetto al futuro di questo territorio,una strada alternativa, quella del referendum , che non è affatto secessionistica – come dichiarato dal Presidente della provincia Stella- né tanto meno mina alla difesa del territorio ma bensì guarda verso un prospettiva macroregionale, unica soluzione per poter garantire sviluppo sotto un profilo economico attraverso la razionalizzazione della spesa pubblica che una regione di poco meno di 600.000 abitanti e con un bilancio di 5 miliardi di euro non potrà più sostenere.
Comitato Referendario Matera si muove
sabato 24-11-2012 TUTTI IN PIAZZA,DOBBIAMO ESSERE IN MIGLIAIA E FARCI SENTIRE X MATERA PROVINCIA.CAPITO……….
I parassiti, si sa, sono sempre duri a morire…
vacanziero ma tu tifi x la scomparsa di questa provincia?? se mi fai discorsi su parassiti e gente raccomandata etc siamo d’accordo, ma questo decreto sarebbe solo dannoso x questo territorio già provato, spero che tu te ne renda conto…d’ora in avanti, bisogna CAMBIARE le cose ed eliminare i rami secchi ed impegnarci tutti affinchè le cose vadano diversamente a cominciare dalla gente che viene votata..MEDITATE
Io tifo per la fine della cuccagna che la Provincia di Matera è per alcuni e solo per loro. Fosse per me la Regione dovrebbe avere il medesimo destino. Ti riporto un mio breve intervento fatto altro per motivare, sinteticamente, il mio disincanto per questa “battaglia”.
Di colpo nasce questo spirito identitario, come se bastasse una parola (provincia) a far esistere o meno una città. Matera a livello nazionale non esiste da un bel po’ e la perdita della provincia non è che la consacrazione di un terrirorio morente, nel quale, per troppi anni, alcuni hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità, costituendo enti, società partecipate ecc., degne di territori ben più popolosi e ricchi. Ovviamente il tutto è sempre stato usato per proprio personale tonaconto politico e non certo per l’accrescimento di tutto il territorio (prova ne è il fatto che l’agricoltura è un settore morto pur con tutti gli enti pubblici che avrebbero dovuto promuoverne lo sviluppo). Credete che qualcuno del popolino avrà benefici se la provincia resterà? Io no. Il popolino morto di fame è e morto di fame resterà, salvo ricordarsi di lui in periodo elettorale per promettergli uno dei fantomatici posti negli enti di cui sopra. Non parlatemi del fatto che con la sparizione della provincia sparirebbero gli uffici statali. Questo accadrà comunque (Banca d’Italia docet). Prossimamente anche tanti dipendenti INPS saranno trasferiti e il Genio Civile chiuderà. Non sarà che l’inizio, ma la provincia, quella sì, deve restare, a vantaggio di pochi. Fate una battaglia per loro e non ve ne rendete conto!
forse non hai capito che la chiusura di questi enti che hai nominato sono la conseguenza della chiusura della provincia e non e che la provincia ci sta piu a cuore per chissa quale motivo ma e per salvaguardare tutte quelle famiglie che ci lavorano e che costituiscono reddito per questo territorio.RIFLETTI.
bravo mario…..
La Banca d’Italia è sparita da un pezzo, il Genio Civile è previsto che fosse cancellato prima che si discutesse di provincia. La conseguenza della sparizione della provincia sarebbe la chiusura dei restanti uffici decentrati dello Stato che già stanno per essere fortemente razionalizzati, a prescindere dalla provincia. Forse è il caso di documentarsi bene su cosa accade e perchè. La sparizione della provincia non è la causa di tutto, anche se è un’ottima scusa.
vacanziero… un consiglio, vattene in vacanza!
di gente qualunquista comete c’è ne già troppa in giro. Non bisogna parlare o scrivere in questo caso, per il sol gusto di aprire la bocca, ma anche per dire qualcosa di concreto e tangibile. Sed la provincia viene chiusa, vengono chiusi tutti gli uffici di competenza provinciale che significa 500 posti di lavoro che si trasferiscono altrove. In più aggiungi prefettura, comandi provinciale delle forze dell’ordine, questura, viglili del fuoco, e poi ancora, ufficio delle entrate, motorizzazione, e via discorrendo. Tutto questo per mandare a casa 6 assessori e 30 consiglieri provinciali!
Ascolta il mio consiglio. va in vacanza, che è meglio!
Quantomeno hai motivato il tuo pensiero. Nel merito, quando (e se) resterà la provincia e gli uffici da te elencati (ed altri) chiuderanno (o saranno fortemente ridimensionati) comunque per i tagli della spending rewiev, molti si aggiungeranno alle mie vacanze. In comepenso avrete salvato assessori e consiglieri…
a noi, sia ben chiaro, non interessa salvare la provincia x salvaguardare gli interessi dei soliti noti, dei consiglieri ed assessori, ma ci interessa la non spoliazione di questo territorio dei servizi ai cittadini, con tutte le ripercussioni economiche e sociali che ne seguirebbero…più chiaro di così nn so come dirlo..da aggiungere, che a queste motivazioni se vogliamo e se hai anche tu un senso di appartenenza ed orgoglio ed una tua identità, vogliamo mantenere la “nostra autonomia”, acquisita nel lontano 1927, per far si che questo territorio non cada nell’oblio e rimanga dove merita e cioè sotto i riflettori per 1000 ragioni…spero tu abbia compreso in caso contrario, dopo aver argomentato così, non ho più cosa dire…saluti..
Io spero che la Provincia rimanga, ma se dovesse scomparire guai a Voi se continuerete a votare i politici dei noti schieramenti. E’ loro la colpa, lo volete capire o no ??????????
Vacanziero,
vai a funghi vai…..possibilmente velenosi….
Questo sì che è confutare le asserzioni altrui. Poi non domandiamoci perchè ci eliminano…
infatti, fatti questa domanda allo specchio, e datti una risposta.
Basta Angelino, BASTA!!!
Concordo!
Basta ad Angelino e a quello squinternato che gli scrive i comunicati!
citazione testuale:
“parteciperò volentieri a questa nuova iniziativa per i quali ringrazio vivamente i promotori”
sisi, è proprio Angelino che scrive!!! ah ah ah 🙂
Ricordatevi di questo quando fate vincere il pd alle elezioni col 70%… Il pd in Lucania e una setta oscura…un’associazione a delinquere…..mai accanto a quei parassiti in piazza io
Forse è meglio diventare MATERA PROVINCIA DI ABU DABI ne trarremo solo vantaggi in un mondo globalizzato come adesso!