Matera, 2 agosto 2010
Gli auguri dell’API al sindaco Adduce
Adesso si riparta dopo due anni di immobilismo
Non senza nascondere la ripugnanza per i giochi di potere che hanno caratterizzato i primi 100 giorni dell’amministrazione comunale, l’API esprime soddisfazione per la composizione della crisi politica e rivolge gli auguri al sindaco Adduce per la nuova giunta.
Matera viene da 2 anni di totale immobilismo e negli ultimi 10 anni ha subito una pericola involuzione, con tutti i principali indicatori di disagio socio-economico che denunciano l’arretramento di una città che ci veniva invidiata da tutti.
L’API ritiene che Matera necessiti di un grande sforzo comune per fare ripartire le attività economiche e produttive, ridare fiducia ai giovani, ricucire il tessuto urbanistico, ridare decoro ai quartieri, migliorare i servizi pubblici e la qualità della vita, riprendere quella vitalità culturale che aveva caratterizzato interi periodi della sua storia.
Adduce ha ritrovato la coesione nella sua maggioranza, ha instaurato un dialogo con l’opposizione e ha distribuito le deleghe agli assessori. Adesso occorre ripiegarsi sui problemi della città e, in modo particolare, su quelli dell’imprenditoria locale che, per il tramite delle associazioni di categoria, auspica un confronto serrato col sindaco e la giunta per affrontare e discutere insieme delle questioni principali.
COMUNICATO DELLA LISTA STELLA PER MATERA E ADDUCE
Matera, 2 agosto 2010
AL SUPERMERCATO DELLA POLITICA
Siamo stati per oltre 3 mesi in balìa delle “correnti”, ma adesso che l´amministrazione Adduce sembra avere trovato un assestamento definitivo occorre riprendere quella politica del “fare” che ha caratterizzato la campagna elettorale.
Francesco Santantonio, tra i massimi esponenti della Lista Stella, commenta così la ricomposizione della crisi politica al Comune di Matera, che ha tenuto col fiato sospeso la città in nome di giochi di corrente e veti incrociati spesso incomprensibili ai cittadini.
Adesso bisogna mettersi a lavorare sul serio – commenta Santantonio – nominando subito le commissioni consiliari e facendo partire la macchina comunale.
Finora l´assalto al supermercato della politica ha fatto perdere troppo tempo, mentre Matera negli ultimi anni ha perso terreno su quasi tutti i fronti, economico, sociale, produttivo, culturale, persino civico.
In questo bailamme politico-istituzionale, la Lista Stella è stata coerente con l´impegno politico assunto all´inizio, anzi è stata l´unico raggruppamento politico ad avere fatto un passo indietro, rinunciando a qualcosa pur di garantire la continuità dell´amministrazione cittadina.
Santantonio rivolge i migliori auguri di buon lavoro al Sindaco Adduce, perché si possa recuperare il tempo perduto e affrontare i problemi reali della città. Il tempo dell´attesa è finito.
Il binomio turismo e cultura, con la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019, la nascita di un indotto di imprese nel settore dell´Osservazione della Terra, i lavori del Pisus, gli strumenti urbanistici, sono soltanto alcuni dei temi su cui bisognerà lavorare nel prossimo futuro.
Ecco la Giunta-Adduce 2 dopo tre mesi: il rimpasto è servito
Una giunta monca sin dalle prime battute di un assessore-fantasma (la Bengiovanni si è vista fisicamente solo nel primo consiglio comunale) e costretta a subire dopo circa tre mesi il solito rimpasto per accontentare i presunti “padroni” di una città alla deriva, quella stessa città che dal 1993 può fregiarsi del titolo di patrimonio mondiale dell’Unesco e che si è candidata a capitale europea della cultura nel 2019. Il “funerale” della prima giunta-Adduce si è celebrato nella quinta seduta del consiglio comunale, convocata in extremis grazie al “pressing poderoso” (parole del sindaco) delle minoranze. Scongiurato il rischio di “rimandare” la resa dei conti a settembre, durante l’ultima seduta “le bande del PD locale” hanno assegnato all’IDV la presidenza del consiglio in cambio di tre nuovi assessori, frutto di un compromesso tra due correnti che continueranno a condizionare la vita politica cittadina, quella che fa capo a Santochirico e l’altra che fa riferimento ad Antezza. La Bengiovanni si era già ritirata ma il perverso gioco politico ha messo fuori gioco due assessori che non rientrano nell’orbita delle due correnti già citate presenti all’interno del PD. Ufficialmente si parla di dimissioni ma Pierfrancesco Pellecchia, che si stava occupando in modo egregio di urbanistica e Simonetta Guarini, a cui avevano affidato l’innovazione tecnologica, sanno bene che sono stati “sacrificati” per dare corso alla contropartita politica legata all’elezione della Massenzio. Una contropartita che ha visto anche lo scontrino fiscale mostrato in diretta televisiva dal consigliere Angelo Cotugno. Il rimpasto è arrivato al termine di una seduta-fiume nella quale oltre ad eleggere il nuovo presidente del consiglio sono stati nominati anche due vice presidenti, il vicario Angelino e il consigliere Paradiso. Contenti loro, contenti tutti. La nuova giunta in realtà ha il sapore della beffa per chi deve abbandonare, perché onestamente l’unica faccia nuova è quella di Piero Mazzei. Gli altri due assessori sono Cornelio Bergantino, già city manager nella giunta-Minieri e Giuseppe Falcone, assessore ai Sassi nella giunta-Porcari, tra i principali sostenitori del telepass, il contestatissimo varco elettronico all’ingresso degli antichi rioni materani. Come dire, i soliti noti. Ancora una volta hanno prevalso le logiche spartitorie di uno pseudo partito che a Matera e provincia è praticamente azzerato ma che riesce sistematicamente a far valere il suo peso elettorale. Bergantino si occuperà ora di turismo e cultura, Mazzei dovrà misurarsi con il potente partito del mattone visto che sarà lui il punto di riferimento principale per l’urbanistica. Al “compagno” Falcone hanno affidato igiene urbana e ambiente. L’IDV, che aveva preteso la presidenza del consiglio, resta in giunta sempre con Antonio Giordano ma con altre deleghe: politiche sociali e sport. A Silvia Vignola vanno le deleghe di competenza della Guarini più il patrimonio mentre restano invariati i compiti già assegnati a Cappella, Rivelli e Pistone (che cede solamente il patrimonio alla Vignola). Il conto è servito e la calura d’agosto farà il resto. A settembre ci ritroveremo con lavoratori che reclameranno la perdita della mobilità e di ammortizzatori sociali. Problemi che il sindaco ha promesso di cominciare ad affrontare nella prima seduta utile del consiglio comunale. Vedremo in che termini.
Michele Capolupo
NOTA DI ALLEANZA ECOLOGICA PER L’ITALIA
La lunga e surreale vicenda della scelta del Presidente del Consiglio Comunale di Matera, conclusasi con l’elezione della Consigliera Brunella Massenzio, a cui facciamo i complimenti per il prestigioso incarico e i più calorosi auguri di un buon lavoro da parte della nostra neonata associazione politica, Alleanza Ecologica, metterà definitivamente fine alla brutta politica (in verità per niente Politica) che si è prodotta in questo periodo per la gioia delle opposizioni e di quanti, sfiduciati, continuano a dipingere i politici come la peggiore delle degenerazioni umane?
Noi abbiamo l’impressione di no.
Ci pare, da quello che verrà e dalle dichiarazioni di alcuni notabili della politica locale che non si possa ancora mettere la parola fine a questa brutta rappresentazione che la politica ha offerto di se stessa in questo ultimo periodo.
Superato il Lodo PD – IdV, infatti, si aprirà la controversia sulle nomine e le nuove deleghe di giunta; come annunciato dal Sindaco Sen. Salvatore Adduce che, per la verità, parevano accantonate con la (forse frettolosa) investitura di alcuni assessori in carica. Auguri anche a lui per il difficile compito affidatogli dagli elettori.
Pare, però, che i costi della risoluzione Massenzio (non ce ne voglia la Presidente del Consiglio per l’impropria citazione), nella vertenza con la Consigliera Antezza, anch’ella in predicato legittimo per la stessa carica, saranno a carico dei partiti cosiddetti minori, almeno nelle “quote” spettanti la giunta.
Vale per i popolari Uniti, per esmpio, a cui viene soppressa la facoltà di esprimere un componente di giunta perché la stessa, pare, si renda utile per il riequilibrio nelle aree PD (diversamente rappresentate in consiglio comunale) che così potrebbero contare su 4° degli 8 assessori;
nessuna visibilità ai Socialisti esclusi dalla giunta perché rappresentati da un esterno che sarebbe espressione di tutta l’aria politica della sinistra; nulla per ApI, perché accumunata all’area centrista dell’UDC e, appunto dai Popolari Uniti; nulla ai Verdi per non aver eletto e conseguente sacrificio degli inconsapevoli assessori (PD) oggi ancora in carica.
Il PD ritiene questo un modo corretto di fare nella prospettiva di futuro edificante o nell’ipotesi di prossime coalizioni e/o alleanze con i partiti del centrosinistra sia pure minori di esso?
Vedremo!
Speriamo solo che la risposta a questa legittima domanda (per i dirigenti del PD), non sia quella offerta da alcune realtà locali in cui, amabilmente, esponenti di spicco del PD – incuranti del voto popolare – sono in giunta con esponenti altrettanto di rilievo della PDL votati però per essere opposizione (leggi Grassano).
Se cosi fosse non ci meraviglieremmo ma, mutuando il pensiero del drammaturgo F. Dürrenmatt per cui “Tutto ciò che è pensabile prima o poi verrà pensato”, ricorrere a soluzioni alternative a questa coalizione di centrosinistra sembrerà altrettanto coerente che continuare ostinatamente a formarle e a sostenerle insieme al PD.
Vito Morcinelli, portavoce Alleanza ecologica per l’Italia
NOTA DE LA GRANDE LUCANIA
Portavoce Alleanza EcologicaIl sindaco di Matera, Salvatore Adduce è ostaggio o vittima, consapevole o inconsapevole, della sua stessa maggioranza di centrosinistra? L’esito dell’ultima seduta del Consiglio Comunale non ha fatto altro che confermare ancor più i seri dubbi e le perplessità che emergono circa un governo cittadino che appare tutt’altro che coeso e foriero di buoni propositi per la soluzione dei gravi problemi che affliggono la comunità materana. La decisione di assegnare all’IdV, nella persona di Brunella Massenzio, dopo i fatidici circa cento giorni, la carica di Presidente del Consiglio (prima vera, normale e necessaria decisione di questo nuovo consesso cittadino), per le condizioni che ne hanno consentito la soluzione, hanno, di fatto, rivelato il criterio spartitorio e partitocratico a cui questo centrosinistra ha affidato ed intende affidare il suo mandato nella gestione politico-amministrativa della città di Matera. L’accettata imposizione della nomina, in quota dipietrista (o sarebbe meglio definire mastrosimonistica) è il segno evidente di una fragilità incombente nel PD materano e nello stesso tempo di una ostinato proposito di contrattazione e di scambio di pedine all’interno dello stesso schieramento di centrosinistra. E’ il classico “concedere, in cambio però tu mi dai…”, che appare impregnato da inopportuni e discutibili compromessi, inopinatamente definiti politici. Ma non solo. La conferma dell’esistenza di un rapporto compromissorio appare ancor più palese anche in virtù del repentino rimpasto operato nella composizione della Giunta. Da un semplice completamento della cosiddetta squadra di governo cittadino (da sette ai previsti 8 assessori), il sindaco è stato discutibilmente costretto a stravolgere la primaria decisione, operando una prematura sostituzione nella Giunta di persone anche di sicura professionalità, con imposte new entry, tra cui anche protagonisti di precedenti esperienze amministrative che certamente non si sono rivelate positive, solo per accontentare gli ordini dei soliti “padroncini” del potere locale. Si consolida l’opinione, pertanto, di questo movimento circa l’assoluta mancanza di serietà e credibilità da attribuire a questa raffazzonata maggioranza di centrosinistra. Uno schieramento che vede ancora una volta comunque il PD recitare a tutti i costi una parte egemone, a sicuro discapito di altre componenti minori, che si rivelano incapaci di reagire a qualsiasi imposizione, accettando un assoluto e succube ruolo nei riguardi del partito di maggioranza relativa, che pur è al suo interno palesemente spaccato in più tronconi, ognuno facente capo ai soliti noti presunti leader. E che può approfittare di una inconsistente e, a volte, accondiscendente minoranza che anche in occasione della votazione per la nomina del Presidente del Consiglio, non è apparsa nemmeno capace di contrapporsi, in maniera coesa, in quanto non è riuscita a proporre un’unica alternativa candidatura, a dimostrazione di quanto di raffazzonato ci sia anche sul loro versante. Con quali presupposti la città di Matera può sperare di credere in questi discutibili protagonisti della politica locale? E il peggio- a quanto pare- deve ancora venire!
Il segretario cittadino de La Grande Lucania Nino Rocco Grilli
INTERVENTO DI CARLO ABBATINO
“Alla fine della licenza io tocco!” E così il sindaco Adduce, dopo che si è chiusa una parentesi che sapeva molto di una farsa nella quale uno o più registi sembravano portarla avanti non certo sul palco di un teatro ma in quello spazio naturale spazio rappresentato per cinque volte dalla sala consiliare del Palazzo della Provincia, martedi 3 agosto alle ore 20 incontrerà in piazza Ridola i cittadini per fare un bilancio su quanto accaduto in questi primi cento giorni del suo governo. Un’esperienza che ha visto il sindaco premiare le nostre squadre di calcio, pallavolo maschile e femminile, basket e nuoto e partecipare a diverse a diverse conferenze culturali. L’incontro di piazza Ridola chiude una storia a puntate che ha caratterizzato l’elezione del presidente del Consiglio Massenzio, del vicario Angelino e del vice presidente Paradiso. Adduce tornerà a parlare all’aperto nello stesso luogo in cui si è presentato in campagna elettorale e questa volta probabilmente ci saranno tantissime persone ad ascoltarlo, perchè l’incontro si terrà in una serata estiva dal clima rinfrescante, tonificante. Sarà quindi una serata di riflessioni sul travagliato consiglio comunale che non ha trovato di primo acchito l’ancora immediata alla tutela e alla buona amministrazione di fronte alle problematiche dei cittadini. E questo incontro, sottolinea il sindaco, arriverà per “far conoscere in modo sistematico le principali attività messe in campo nei primi cento giorni dal suo insediamento è un impegno che il Sindaco ha assunto con i cittadini elettori all’atto del suo insediamento. Presentare, mediante la comunicazione istituzionale, le attività a cui si è dato impulso è quindi un dovere se non un obbligo. Un sindaco gratificato dal fatto che il suo consiglio ora può cominciare a camminare per dare alla città quella vivibilità tanto reclamata dai cittadini che hanno assistito ad una serie di trascuratezze che hanno coinvolto tutta la città, dal piano ai Sassi che sono colmi e ricolmi di erba parietaria, di case ancora aperte alle varie intemperie. Senza dimenticare l’assalto urbano del muro di cinta del boschetto dove una supercolata di cemento è stata gettata per costruire una casamatta o bunker per una centrale elettrica! E nessuno ha detto niente! Il sindaco Adduce la giunta e i consiglieri dare risposte concrete ad una città che si è candidata capitale europea della cultura 2019. E non è uno scherzo!