Cosa ha fatto il sindaco Adduce nei primi cento giorni di governo cittadino? A rispondere a questo interrogativo è stato il primo cittadino nel corso di un incontro pubblico promosso in piazza Ridola nella serata de 3 agosto a partire dalle ore 20. Adduce ha cominciato la sua attività annunciando la revoca di due delibere di stampo commissariale, riguardanti l’area ex Barilla e il progetto Matera 90. Pur imbavagliato da una maggioranza litigiosa e disposta a tutto pur di ottenere una poltrona assessorile il sindaco Adduce, coadiuvato da uno staff nel quale il fedelissimo Roberto Cifarelli svolge un ruolo strategico, ha provato comunque a riprendere le questioni che bruscamente si erano fermate con le dimissioni del sindaco Buccico. Sul piano casa della Regione giovedì 5 agosto è in programma un importante tavolo tecnico che potrà dare risposte a centinaia di famiglie in cerca di una casa a costi contenuti. Vedremo che fine farà anche il progetto Matera 90, che fa riferimento invece al piano casa del Governo Berlusconi. Adduce ha ricordato anche i tre incontri pubblici promossi a Palazzo Lanfranchi per presentare il piano strutturale comunale, il regolamento urbanistico e il piano urbano della mobilità. Tre incontri che hanno illustrato le linee-guida che condizioneranno il lavoro amministrativo nei prossimi cinque anni. Adduce ha provato a mascherare le questioni che hanno condizionato inevitabilmente l’azione di governo nei primi cento giorni ma non ha dimenticato certamente il lavoro svolto con grande professionalità da Simonetta Guarini e Pierfrancesco Pellecchia, due ottimi professionisti sacrificati in nome della logica spartitoria delle nuove cariche assessorili imposte dal rimpasto registrato a distanza di tre mesi dall’insediamento nel primo consiglio comunale, l’ultimo in via La Vista prima di traslocare nella sala della Provincia. Sul tema dell’igiene urbana Adduce pur apprezzando il lavoro svolto dalla precendente amministrazione, che ha ripreso in realtà un progetto già avviato dall’assessore Antonio Montemurro nella giunta Porcari, ha ricordato che nei primi cento giorni il Comune si è impegnato per monitorare il servizio garantito dalla ditta che si è aggiudicato l’appalto per verificare i punti di forza e quelli di debolezza. Sono allo studio nuove soluzioni per soddisfare le esigenze dei cittadini ma anche il sindaco si è scagliato contro chi sporca la città. “Non faremo sconti a nessuno. Chi sporca sarà punito con multe salate e mi riferisco anche a coloro che portano a spasso i cani per la città, liberi di spargere ovunque i bisogni fisiologici.” “Matera non è Altamura – ha ricordato Adduce. Una città turistica come questa non si può permettere uno scarso senso civico da parte dei suoi residenti”. Per ricordare il lavoro svolto dal primo cittadino nei primi cento giorni in città sono stati affissi alcuni manifesti 6 x 3. Tra i principali obiettivi già raggiunti ci sono i fondi stanziati per la riqualificazioni di scuole dell’obbligo, l’appalto dei lavori per la riapertura di viale Italia, l’appalto dei lavori di riqualificazione all’interno del PalaSassi. Ordinaria amministrazione, si potrebbe far notare. Ma con i tempi che corrono, meglio questo che niente.
Michele Capolupo
I CENTO GIORNI DI ADDUCE, CENTO GIORNI DI PASSIONE
Cento giorni di “passione”, di certo non per la città, bensì in senso biblico.
Il discorso tenuto dal Sindaco di Matera in piazzetta Pascoli, ieri sera, per certi versi ha dell’assurdo. La classe politica al governo della città, infatti, pensa che la coscienza collettiva sia ormai talmente offuscata da potersi permettere di spacciare per situazioni di ordinaria amministrazione questioni che invece denotano in modo eloquente che la politica dei partiti è in crisi di valori, ancor prima che di idee. I primi cento giorni di amministrazione Adduce, presentati alla città come un laboratorio in continua e costante evoluzione, in realtà hanno immobilizzato Matera, rimandato la trattazione di temi importanti e decisivi ormai al prossimo autunno, visto che il Consiglio si riunirà nuovamente all’inizio di settembre, mentre in questi giorni centinaia di famiglie patiscono ulteriormente la crisi per l’incubo delle mobilità, la città è praticamente a secco di una programmazione culturale e, nei Sassi, si respira anche “aria pesante” proveniente dalla Gravina. L’assenza di un Presidente del Consiglio fino a venerdì scorso, inoltre, ha ulteriormente messo in stallo le attività poiché passo fondamentale per la costituzione delle Commissioni e quindi per il controllo sull’operato di un esecutivo che è stato parzialmente rinnovato prima ancora che potesse operare realmente. Ma per Adduce anche quest’ultima vicenda è normale, dipendente da accordi politici che andavano rispettati. Tutto qui, tutto semplice, tutto ovvio, tutto pericolosamente scontato. Checché ne dica il Sindaco, insomma, questi cento giorni di governo comunale a Matera, hanno prodotto ben poco se non l’ennesima messinscena della “guerra per le poltrone”, un copione che il PD, con le sue fazioni interne, conosce a menadito. Ora, insomma, dopo tre mesi ed oltre di “passione” di cristiana memoria, c’è da augurarsi che alle dichiarazioni di intenti seguano finalmente le azioni, perché si dice che tra il “dire e il fare c’è di mezzo il mare” ed immagino che, con il Ferragosto imminente, al mare gli esponenti del centrosinistra materano ci andranno, ma a settembre occorre cominciare a lavorare seriamente. Alibi non ce ne sono più.
Matera, 4 agosto 2010
Giovanni Angelino
vice-Presidente vicario
Consiglio Comunale di Matera
“Lista Tosto Sindaco”