Primarie centro-sinistra, nota del Consigliere regionale IDV Nicola Benedetto
“Le primarie del centrosinistra, alle quali non abbiamo partecipato direttamente come partito anche se riteniamo che ci siano stati nostri elettori a farlo, a livello regionale hanno rappresentato un’indiscutibile voglia di partecipazione da tradurre adesso in maggiori strumenti di democrazia tra cui al primo posto la riforma elettorale restituendo ai cittadini la possibilità di eleggere in Parlamento il proprio rappresentante mettendo fine al metodo dei nominati-eletti (il Porcellum) altrimenti sarebbe un controsenso poter decidere il Premier e non il parlamentare”. Lo sostiene il consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto aggiungendo che “però non è oro tutto ciò che luccica nelle sezioni elettorali utilizzate per la consultazione. Mi riferisco ai comuni della Valbasento dove, come è stato efficacemente evidenziato da servizi dei quotidiani regionali – continua – la partecipazione è stata inferiore alla media regionale e comunque molto lontana dalla percentuale delle precedenti primarie del 2007 e del 2009. Alcuni casi sono significativi: a Bernalda domenica hanno votato 488 cittadini contro i 1.420 del 2009 e i 1.381 del 2007; a Pisticci i votanti sono stati 932 contro i 1.673 del 2009 e i 1.448 del 2007; a Ferrandina i votanti sono stati 477 contro i 786 del 2009 e i 613 del 2007; a Grassano i votanti sono stati 216 contro i 605 del 2009 e i 616 del 2007. Interpretare la “tiepidezza” che ha accompagnato il voto da parte delle comunità della Valbasento per le primarie come segno di sfiducia, sottolineato peraltro da commenti giornalistici, mi pare un elemento utile anche a chi non ha condiviso il percorso della consultazione per comprenderne le motivazioni e quindi per adeguare la propria iniziativa politica. Per quanto mi riguarda è da mesi che sto ripetendo che c’è un diffuso malessere sociale nell’area della Valbasento (e non solo) per i noti problemi rappresentati principalmente da quei progetti di reindustrializzazione e sviluppo continuamente promessi e continuamente rinviati sino alla brutta figura rimediata dagli organizzatori della Conferenza regionale sulla Valbasento. Siamo in tempo per fare in modo che l’istituzione regionale e la politica recuperino credibilità ma servono segnali e fatti concreti altrimenti ci troveremo tutti – partiti delle primarie e non – a dover rincorrere l’antipolitica che si manifesta principalmente nell’astensionismo dal voto specie quello che conta realmente per determinare il nuovo Parlamento e con esso il nuovo Governo del Paese”.
Consigliere regionale IDV Nicola Benedetto
Primarie centro-sinistra, nota di Giuseppe Di Sanzo coordinatore provinciale SEL Matera
Ci sentiamo di esprimere soddisfazione per l’esito delle primarie del centrosinistra innanzitutto
perchè emerge l’esistenza di una coalizione politica plurale che può essere alternativa all’idea di
continuare con i governi dell’ingiustizia economica e sociale messi in campo da Berlusconi e da
Monti.
La partecipazione numerosissima alle primarie di centrosinistra ha confermato la speranza di una
soluzione politica alla crisi da parte degli italiani che hanno ragione di essere delusi ma che non
immaginano altre soluzioni se non quelle che può mettere in campo la buona politica.
Il risultato complessivo del nostro presidente, Nichi Vendola, è frutto del lavoro volontario di tante
donne e tanti uomini, perlopiù giovani, che in queste settimane si sono mobilitati per dire
innanzitutto che le primarie non erano il congresso del PD ma l’occasione per portare il
centrosinistra sui temi più urgenti della disoccupazione, della precarietà, dei diritti, della legalità,
della crescita vera, della lotta alle povertà ed all’emarginazione.
Nonostante i media abbiano sempre annunciato la consultazione come uno scontro tra Bersani e
Renzi e nonostante sia stato messo in campo tutto l’apparato organizzato del PD con relativi
amministratori, sindaci e assessori, parlamentari e segreterie particolari, si è dimostrato innanzitutto
che esiste la sinistra e che da essa non si potrà più prescindere per il contributo in termini di temi e
di consenso.
Non è stato facile mobilitarsi in assenza di strutture e di risorse, eppure siamo riusciti ad animare le
primarie con l’entusiasmo e la passione di chi crede nella buona politica e nella sinistra.
Infine, ci riteniamo molto soddisfatti del risultato conseguito in Basilicata ed in particolare nella
Provincia di Matera e per questo ringraziamo i compagni e le compagne dei circoli territoriali per
l’impegno e la passione profusi, ingredienti fondamentali che ci hanno consentito di ottenere per
Nichi Vendola 2.543 voti pari al 18,17 per cento.
I dati ci consegnano, oltre alla soddisfazione, la certezza di dover costruire un centrosinistra che
sappia rimettere al centro dell’agenda politica italiana ed europea le priorità del lavoro e dei diritti.
Giuseppe Di Sanzo coordinatore provinciale SEL Matera
Primarie centro-sinistra, nota del Circolo Rosa Luxemburg Rifondazione Comunista Matera.
“I risultati delle primarie del centro sinistra confermano quelle che erano le aspettative della vigilia: Vendola non sfonda e prende una percentuale simile a quella di Bertinotti ai tempi dell’Unione. Questo significa che la sinistra, all’interno della coalizione, rischia seriamente di non contare granché.
Quel che appare sempre più probabile quindi è la continuità con le politiche del Governo Monti, espressione dei potentati economici e finanziari europei, che utilizza la crisi per smantellare ciò che rimane delle conquiste faticosamente raggiunte in passato dai lavoratori e dalle lavoratrici, generando recessione e disoccupazione di massa e tutelando, al contrario, gli interessi e i privilegi dei potenti e della caste.
Questo Governo è sostenuto dalla quasi totalità dei partiti presenti in Parlamento, partendo dal Pd ed arrivando al Pdl, ed ha preso provvedimenti gravissimi come la “riforma” delle pensioni, la manomissione dell’articolo 18, tagli alla scuola e allo stato sociale, vendita del patrimonio pubblico, smantellamento del contratto nazionale di lavoro, introduzione del pareggio di bilancio nella Costituzione. Come se non bastasse c’è stata, senza che nessuno ne abbia parlato più di tanto, l’approvazione del fiscal compact che per l’Italia significherà tagli di 45 milardi di euro all’anno per i prossimi vent’anni; in altre parole sarà macelleria sociale! E nonostante tutto questo la carta d’intenti sottoscritta dai candidati/e alle primarie del centro-sinistra conferma questa linea politica, sebbene con delle sfumature e distinguo.
La strada che ha intrapreso questo Governo non è la soluzione ai problemi ma porterà (come già sta facendo) all’aggravamento della crisi.
Di fronte a questa situazione crediamo sia necessario chiedere alla sinistra di unirsi per la costruzione di un progetto alternativo che privilegi la redistribuzione (della ricchezza, del lavoro, del potere) anziché i tagli, che stanno mettendo nei guai le categorie sociali più deboli: studenti, lavoratori, diversamente abili, ammalati e l’elenco potrebbe ancora continuare.
Non è vero che non ci sono alternative. Ce lo ripetono tutti i giorni per convincerci che sia così, in modo che accettiamo a testa bassa i sacrifici. Noi crediamo invece che sia giunto il momento di costruire anche in Italia, come già è avvenuto in altre nazioni europee, un processo inclusivo e partecipato per un progetto che crei in Italia la Sinistra Europea. Cambiare si può e noi ci siamo!
Invitiamo dunque tutti i cittadini/e, le associazioni, i movimenti e le altre realtà che si oppongono alle politiche neoliberiste di questa Unione Europea a partecipare. Costruiamo insieme l’Europa dei popoli!
Circolo Rosa Luxemburg Rifondazione Comunista Matera.