Gino Masciullo, noto a Matera come Gino “mille lire” è in coma. Per strada, sopratutto in centro, tutti, almeno una volta, avranno incrociato il suo sguardo. La sua richiesta era sempre quella: hai mille lire? Da qui il suo soprannome. Poi è arrivato l’euro e anche Gino si è adeguato. Nei giorni scorsi Gino Masciullo è stato trasferito d’urgenza presso l’ospedale Madonna delle Grazie ed è attualmente ricoverato in coma. Vi terremo aggiornati sulle sue condizioni di salute.
Nov 28
auguri gino
forza Gino, siamo con te!
Io che come tutti i ragazzi di Matera l’ho incrociato per le vie del corso innumerevoli volte, mando solo un pensiero a lui in questo momento, sperando che possa riprendersi al più presto.
speriamo bene …
gino sei forte combatti e torna tra noi
Forza Gino!!!!!!
Dall’ Gino….. resisti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
dai gino sii forte ti rivogliamo tra di noi con quella fatidica espressione con la frase :KE MI DAI UN EURO….E DAIII E DAIIII ME LO DAIIII ME LO DAIIII EEE DAIIIIII OOOOOO……ahahahah ci manchi ginooo non mollare……..sei la nostra mascottes……….nn mollareeeeeeeeeeeeeeeeeeeee sei tutti noiiiiiiii………….
Spero davvero che si riprenda.
Scusate, ma vorrei gettare un velo pietoso sulla competenza giornalistica e la mancanza di sensibilità da parte di chi ha scritto la cronaca. Usare il suo “nomignolo” per intitolare un articolo dal contenuto preoccupante? Va bene che tutta Matera lo conosce così, ma una persona non ha diritto a un po’ di dignità?
se avesse scritto gino masciullo nessuno avrebbe capito chi fosse .-.
esprimiamo solo un po’ di affetto per una persona di matera conosciuta da tutti noi ,cosi in senso buono..non stiamo avendo nessuna mancanza di rispetto tutto qua
è solo un po’ di affetto…se’ qualkuno si pensa che stiamo prendendo in giro una persona che sta’ lottando per la vita………..si sta sbagliando di grossoooo e si deve anche vergognare a pensarlo perche’ tanta gente a gino li vuole bene ….è una persona che nn ha mai fatto del male a nessuno ecco perche’ esprimiamo un po’ di solidarieta’ per questo uomo….tutto qua…cmqe GINOOO NN MOLLARE……………………………SEI TT NOI…………….
Io credo che una cosa simile sia sì da reputare priva di rispetto. C’è una linea sottile tra affetto e presa per il c…, e utilizzare un nomignolo che preme sulla sua “povertà” e popolarità, in un momento così drammatico, è assolutamente fuori luogo. Il tuo commento mi sembra solo una p……..
Non mi dilungherò oltre, un po’ di rispetto per l’ormai spirato Gino, che riposi in pace anche se in vita non ne ha avuta poi molta.
dai Ginooooooooo–sei un’istituzione!!!! forza forza…dai che un altro biglietto gratta e vinci ti sta aspettando….in bocca al lupoooooooooooooooooooooooooooo
Concordo a pieno con TheQueenOfTheFairies… Cechevara, la “solidarietà” non si dimostra così a parole. Quanti di voi l’hanno preso per il c… senza dargli un reale sostegno? Fosse pure a comprargli un panino dal salumiere e una bottiglia d’acqua. Penso che sia stato preso sufficientemente in giro fino ad ora per cui, almeno adesso, meriterebbe un po’ di riguardo. Non é che se uno é “scemo” allora siamo liberi di dirgli ciò che vogliamo. É una persona come me e te e merita rispetto a prescindere da tutto il resto. Non voglio fare il moralistica, ma nei fatti questo non si realizza.. Basta farsi un giro su facebook e leggere cosa scrivono gli altri materani…
FORZA GINO CE LA FARAI
Gino Masciullo è vivo ,l’ho visto con i miei occhi alle 11 stamattina, HO PREGATO CON LUI.
Ti chiedo una preghiera per lui !
Girolamo, le tuo sono le parole più sagge che oggi abbia letto o sentito.
Si fa un gran parlare e poi ci si lascia prendere da facili protagonismi dimenticandosi che una persona a tutti noi materani molto cara lotta fra la vita e la morte.
Forza Gino, ce la farai!
Si parla invece di “coma irreversibile” quando si ritiene che le lesioni che provocano l’incoscienza siano così gravi da non poter essere recuperate. Questo non ha nulla a che vedere con la morte, poiché, pur essendo venuta meno definitivamente la coscienza, le funzioni vitali del cervello rimangono e i pazienti in tali condizioni possono sopravvivere talvolta anche per parecchi anni. Inoltre quello di “coma irreversibile” è un giudizio clinico, e come tale non infallibile: può accadere, anche se raramente, che un coma ritenuto irreversibile venga in realtà recuperato. È su casi di questo tipo che si scatenano di solito i titoloni dei giornali e le celentanate.
Forza, Gino!!!
Matera ti vuole bene…nonostante tanti cerebrolesi ti abbiano preso in giro innumerevoli volte…ma è il loro modo inconsapevole ed ottuso di volerti bene, tipico di ignoranti beceri!
Spero vivamente che tu ti riprenda alla grande e confido di offrirti qualcosa per il corso al mio rientro a Matera per le vacanze di Natale…IN BOCCA AL LUPO ED IN CULO ALLA BALENA!
DEVI FARCELA!
…Anche per metterla in quel posto al destino che, con te, non è stato tanto benevolo!
Una volta era piuttosto facile porre diagnosi di “morte”, perché basata esclusivamente sulla cessazione del battito cardiaco e della respirazione. Oggi, per lo sviluppo delle tecnologie di rianimazione, la frontiera tra la vita e la morte si è spostata: è l’elettroencefalogramma “piatto”, che resta tale nel tempo, a rilevare un danno cerebrale irreversibile. Il paziente in coma “dépassé”, ha una compromissione totale e irreversibile della corteccia cerebrale, ma può avere ancora respirazione autonoma e battito cardiaco.
Sandro Spinanti, nell’ “Etica Bio-Medica”, si chiede: “ Si può continuare a considerare un essere umano un organismo sprofondato irreversibilmente nel buio che fa seguito alla distruzione del sistema nervoso?” e subito dopo cita l’autorevole risposta dei Vescovi Francesi: “La vita umana è più della vita vegetativa. E’ legittimo affermare che il soggetto umano è caratterizzato dalla coscienza e dalla capacità di entrare in relazione con altri, e che non c’è più vita umana quando ogni possibilità di coscienza e di relazione è definitivamente scomparsa: allora non c’è più un essere umano, un soggetto umano. Una tale affermazione rimette in discussione i criteri della morte attualmente riconosciuti, perché porta a dichiarare morto l’uomo in stato di coma irreversibile”. Tuttavia Elio Sgreccia, nella sua “Bioetica” sottolinea che fino a quando “può persistere una forma vita biologica con respirazione autonoma e battito cardiaco…non si può provocare la morte…tale vita “umana” è anche vita della persona, quantunque non sia recuperabile la vita di relazione”.
D’altro canto, in un convegno promosso dall’Accademia Pontificia delle Scienze, un gruppo di autorevoli scienziati ha dichiarato che due elettroencefalogrammi piatti, eseguiti a distanza di sei ore l’uno dall’altro, stabiliscono con sicurezza la morte dell’individuo. A questo punto è del tutto legittimo l’espianto di organi da utilizzare per i trapianti.
Spinanti conclude con una considerazione: “La definizione di morte clinica, fatta con riferimento alla perdita irreparabile della funzionalità del sistema nervoso centrale, va anche a beneficio dell’individuo, proteggendolo da un interventismo terapeutico a oltranza che lo blocca sulla linea del confine. Poter infine essere dichiarato clinicamente morto equivale a una liberazione!”.
Va, comunque, ricordato che l’attuale legislazione italiana sugli espianti (Legge 29 dicembre 1993 n. 578) offre garanzie sicure sulla diagnosi di morte, che sono ancora maggiori nel caso di bambini: 24 ore di osservazione per quelli di età inferiore a 1 anno e 12 ore per quelli da 1 a 5 anni.
Ben diverso è il caso del coma “apallico”, in cui l’elettroencefalogramma conserva una certa attività e, sia pure dopo giorni o mesi, si può avere una reversibilità più o meno completa della compromissione cerebrale.
BIBLIOGRAFIA
http://www.bioeticaefamiglia.org/Sito%20Bioetica%20con%20frame/IL%20%20TERMINE%20DELLA%20%20VITA%20%20E%20%20LA%20%20DIGNITA'%20DEL%20SOFFERENTE.htm
Forza Gino….Quanti caffe’,quanti momenti divertenti insieme,sempre nel massimo rispetto.
Ti aspetto in Via Annunziatella,non mollare….La vita e’ stata dura con te,ma tu cerca di esserlo di piu’, ancora una volta.
Ciao Ginooooooooo.
forza gino!!!!!
Presumo che tutta questa elemosina a Gino in questo momento non serva, ritengo inutili i commenti di chi non lo ha conosciuto e di chi lo ha conosciuto
Forza Gino non puoi e non devi lasciarci.
Forza Gino !!!
Perke dopo ke ho letto questo artikolo mi sento una m…???’
I commenti più sensati sono quelli di Daniel e Mikele. tutto il resto è retorica pura.
Anche Girolamo ha dato grandi lezioni di vita e di saggezza.
Grazie e ricordiamoci che un miracolo non è altro che qualcosa che sfugge al delirio di onnipotenza unmana e scientifica ,che pretende di poter dire la sua in qualsiasi campo !!!!