Comitato sos costa jonica ha inviato una lettera aperta al professore Mauro Fiorentino sulla questione che riguarda l’erosione delle coste joniche. Di seguito il testo integrale
La realizzazione dei porti turistici ha segnato, inesorabilmente, il punto di non ritorno.
Lettera aperta al professore Mauro Fiorentino
Egregio Prof. Fiorentino le inviamo questa lettera aperta perchè Rettore dell’Università di Basilicata e perché presente a due convegni sull’erosione costiera.
Nel primo, tenutosi all’Agrobios il 26 maggio 2006, partecipando come Preside della Facoltà di Ingegneria, sicuramente non le sarà sfuggito che il Prof. Petrillo nella sua relazione parlò degli effetti negativi che aveva provocato il porto di Margherita di Savoia in quella zona con “… un notevole accumulo di sedimenti a levante (zona sopraflutto) ed … un fenomeno erosivo a ponente (zona sottoflutto) …” e che succede ogni volta che vengono costruiti i bracci di un porto o di un canale.
Nel secondo convegno, tenutosi a Palazzo Lanfranchi l’8 settembre del 2010, partecipando come Rettore dell’Unibas avrà ascoltato, come tutti i presenti, l’ing. Greco che, nel presentare lo studio sulle barriere soffolte da posizionare a Metaponto Lido, affermava che c’era stato un accumulo naturale di sabbia in zona sottoflutto del Porto degli Argonauti (lato Metaponto) e che coincide con quanto previsto dalla Modimar srl nelle simulazioni sull’incidenza del porto.
Come può facilmente notare dalla foto quanto affermato dall’ing. Greco, e previsto dalla Modimar srl, non corrisponde alla realtà e che quello che sta succedendo a Metaponto e Scanzano è la stessa cosa che è successa, in zona sottoflutto, a Margherita di Savoia e cioè forte erosione e demolizione delle dune.
Può cortesemente dirci, visto che l’ing. Greco non ha mai avuto la bontà di risponderci, in base a quali studi l’ingegnere ha affermato ciò, anche perché, partendo da studi non veritieri, si continuano a buttare a mare soldi pubblici.
Può spiegarci inoltre perché l’Università di Basilicata, negli studi fatti per conto della Regione Basilicata, continua a negare gli effetti negativi dei porti di Pisticci e Policoro sulle spiagge di Metaponto e Scanzano?
Ci rendiamo conto che in questi giorni è impegnato nel convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi di Basilicata per dare il via libera alle trivellazioni in mare, in terra e in ogni luogo.
Avremmo gradito però, dall’Università di Basilicata, vista la precaria situazione lucana una tre giorni dedicata al dissesto idrogeologico e a tutti gli effetti collaterali legati all’estrazione del petrolio.
Le chiediamo, comunque, di dedicare qualche minuto alle spiagge joniche e, cortesemente, di risponderci.
Comitato Sos Costa Jonica