I fornitori sono l’anello più debole della catena nei pubblici appalti, non avendo tutela specifica nel contratto di appalto se non quella meramente civilistica della procedura esecutiva.
Confapi Matera sta conducendo una battaglia particolare per evitare il ripetersi di danni gravissimi ai subfornitori, come è purtroppo già accaduto nel nostro territorio. Sono numerosi gli esempi, infatti, di grandi appalti in cui i fornitori hanno subito danni a causa della condizione di insolvenza dell’appaltatore e in cui la stazione appaltante, pur in presenza di SAL maturati e di risorse economiche disponibili, non ha potuto pagare direttamente i fornitori creditori. Sono noti i casi del cantiere della Bradanica con l’impresa Intini e della Cavonica con l’azienda Dec, in cui le imprese subfornitrici non hanno percepito le proprie spettanze a causa dell’insolvenza dell’appaltatore.
Confapi Matera si sta muovendo su due fronti, locale e nazionale. A livello locale l’Associazione ha chiesto al prefetto Pizzi di convocare un tavolo con le principali stazioni appaltanti operanti sul territorio, al fine di valutare l’opportunità di elaborare un codice comportamentale, una sorta di protocollo di legalità, che tuteli le pmi locali.
La legge “Anticorruzione”, approvata in via definitiva alla Camera, stabilisce che “le stazioni appaltanti possono prevedere nei bandi di gara che il mancato rispetto delle clausole contenute nei protocolli di legalità costituisce causa di esclusione dalla gara”. In tal modo si possono inserire nei bandi di gara clausole che prevedano il pagamento diretto ai fornitori e che si aggiungono alle clausole tassative di esclusione previste dal codice dei contratti.
Per altro verso Confapi ha chiesto al senatore Bubbico, autore di un emendamento al decreto legge “Crescita” n. 179/2012 in Commissione Industria al Senato sul tema dell’autocertificazione della regolarità fiscale e contributiva nei contratti di appalto, di inserire una norma specifica per i fornitori. Chiediamo – scrive Confapi al senatore Bubbico – di introdurre un emendamento che preveda il pagamento diretto dei fornitori da parte delle stazioni appaltanti. Si tratta cioè di estendere ai fornitori le stesse tutele giuridiche previste per i subappaltatori, quindi inserire nei bandi di gara la clausola del pagamento diretto anche per costoro.
Dic 03