Prosegue l’intensificata attività di prevenzione attuata dal Comando Compagnia Carabinieri di Matera, specificamente indirizzata a limitare il fenomeno dei furti del cosiddetto “oro rosso”, ovvero il rame, problematica avvertita sull’intero territorio nazionale in allarmante recrudescenza. Nella decorsa nottata, i militari sono intervenuti all’interno dello stabilimento “Ferrosud” sito in contrada Jesce poiché era in atto un furto. L’immediato intervento di due equipaggi della Squadra Radiomobile, a breve raggiunti da altri due equipaggi delle Stazioni di Grottole e Montescaglioso, già impegnate nei propri territori in analogo servizio di prevenzione anche volto al contrasto dei furti nelle aziende agricole e masserie, ha consentito il recupero di una bobina di cavo elettrico del peso complessivo di un quintale circa. I malfattori avevano già iniziato a sfilacciare il rivestimento plastificato del cavo per recuperare il rame. Il sopralluogo ha consentito di appurare che i ladri, verosimilmente due e con volto coperto da passamontagna, così come riscontrato dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza, si sono introdotti all’interno del capannone adibito a reparto elettrico passando dalla saracinesca lasciata aperta e sollevata di circa due metri, altezza necessaria a far passare il carrello sul quale era stata caricata la pesante bobina. Il materiale è stato trasportato per circa trenta metri all’esterno del capannone, in direzione del vicino raccordo ferroviario ubicato sul lato nord del perimetro dello stabilimento. Qui certamente i malfattori avevano un mezzo a disposizione per il carico e trasporto della bobina e da qui sono verosimilmente fuggiti, accortisi dell’arrivo dei Carabinieri, lasciando la refurtiva e facendo perdere le proprie tracce nell’oscurità della murgia circostante. Nella vicenda ha avuto un ruolo importante ai fini dell’intervento e del recupero del materiale in rame un istituto di vigilanza privata che ha collaborato in piena sinergia con gli uomini dell’Arma concretizzando le finalità previste dal protocollo “Mille occhi sulla Città”, costantemente seguito con la massima attenzione dalla Prefettura cittadina.
Non è solo l’oro rosso a far gola, ormai ogni metallo richiama l’attenzione dei malviventi. È di alcuni giorni addietro, infatti, la denuncia per ricettazione di due persone, da parte del Comando Stazione Carabinieri di Miglionico, fermate durante un controllo della circolazione stradale con all’interno del bagagliaio un tombino in ghisa cm 60 x 60 con inciso “Ente Acquedotto pugliese fognatura”, uno sportello contatore acquedotto cm 40 x 50 ed un chiusino per acquedotto. Del possesso del materiale i fermati non hanno saputo fornire alcuna giustificazione. Rimane dunque alta l’attenzione al particolare fenomeno da parte dei Carabinieri del Capoluogo, fenomeno che peraltro sta iniziando ad interessare anche le grondaie in rame e gli altri canali di scolo, specie dei condomini e degli istituti scolastici. In proposito, si invita la popolazione a segnalare tempestivamente sul 112 ogni minimo sospetto, anche in termini di inusuali movimenti di mezzi o persone nelle zone di residenza, al fine di attivare gli immediati controlli.
Nel primo pomeriggio i Carabinieri della Squadra Radiomobile hanno rinvenuto sulla strada provinciale 41, sempre a Jesce e vicino alla Ferrosud (circa 600 metri in linea d’aria), un Fiat Ducato Maxi risultato rubato agli inizi di dicembre a Santeramo in Colle (BA). Il mezzo è con tutta probabilità quello che i malviventi hanno utilizzato la scorsa notte per commettere il furto. Proseguono attivamente le indagini del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Matera.