Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata al Dott. Vito Gaudiano, Direttore Generale dell’ASM (Azienda Sanitaria del Materano) all’indomani della morte della giovane mamma dei due gemellini.
Messaggio breve per Vito Gaudiano
Dottor Gaudiano
Davanti alla morte contano solo le lacrime, non gli urli, non le minacce.
Oggi il dolore è strazio, e solo il cuore può sedarlo.
Ammalarsi è come cadere ai piedi della morte.
Guarire è sollevarsi da questa prostazione.
Vaneggiare attorno a questo dilemma è gioco sciocco e crudele.
C’è bisogno di sorridere dopo il pianto.
Se tu avrai rabbia, nessuno tornerà a sorridere.
Dal tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi,
10 settembre 2010
Pietro Tamburrano,
per il Comitato Cittadiniattivi
di Bernalda e Metaponto
Domenico Giannace,
per il Comitato Difesa
Ospedale di Tinchi
Dal tetto dell’Ospedale – 73° giorno
Al primo posto la salute dei cittadini
Dopo la morte della giovane mamma che ha dato alla luce due gemellini nell’Ospedale di Policoro (MT), e dopo la verifica che decine di altre morti per malasanità si sono verificate e sono rimaste ignorate nel territorio, i Comitati in lotta sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi da 73 giorni sono fortemente allarmati e preoccupati della salute di tutti i cittadini del Metapontino e dell’intera regione lucana.
Poiché la lotta per l’Ospedale di Tinchi è tesa unicamente ed esclusivamente alla salute dei cittadini e al loro benessere, i Comitati del presidio accettano la proposta sanitaria del PD sull’Ospedale di Tinchi di Pisticci.
Nell’interesse dei cittadini e dei loro malati essi vogliono superare tutte le incomprensioni e tutti gli elementi estranei alla pubblica utilità.
Da un’analisi più attenta e responsabile i Comitati ritengono che siano marginali le differenze tra la propria proposta per l’Ospedale di Tinchi che è coincidente con la delibera del Consiglio Comunale di Pisticci, e quella pubblicata l’8 agosto scorso dal PD di Marconia-Pisticci, coerente con le direttive regionali di partito.
Per la drammaticità dei disservizi sanitari nel territorio e per la gravità del patimento e delle ansie dei cittadini che sono nel bisogno, la proposta sanitaria del PD per Tinchi deve avere immediata approvazione ed esecuzione.
Ogni altro rinvio può essere fatale per gli ammalati.
A fronte di decisioni istituzionali formalmente trascritte e di interventi che avviino il ripristino dei servizi sanitari sottratti, i Comitati lasceranno il presidio sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi.
L’Ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi di Pisticci è essenziale in un’area in cui la domanda sanitaria è cresciuta a dismisura.
La salute pubblica e il benessere collettivo sono l’unico aspetto di desiderio e di lotta dei due Comitati.
Ogni altra considerazione è fuori dai loro intenti e dalle ragioni dei loro sacrifici.
Tinchi, 11 settembre 2010
il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto
e il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
Modello di ricovero multidisciplinare
Istituzione di posti letto a disposizione, ove necessario, dei sanitari delle varie discipline presenti nel presidio, allo scopo di garantire all’utenza una assistenza completa che dal livello ambulatoriale/day hospital/day surgery possa necessitare di prolungamento della osservazione e cura.
Gli stessi posti-letto potrebbero servire per l’ osservazione prolungata di pazienti giunti al pronto soccorso che non necessitano di trasferimento presso strutture per l’emergenza/urgenza.
Pronto soccorso
Va ridisegnata una postazione di pronto soccorso che preveda il ripristino di una reperibilità medica, chirurgica e anestesiologica atta a garantire che le prime prestazioni effettuate presso il presidio di Tinchi siano protette ed efficaci, prevedendo anche l’utilizzo di ricovero nella modalità multidisciplinare.
Polo riabilitativo
Il presidio di Tinchi per programmazione, investimenti precedenti e per vocazione territoriale dovrà svolgere funzioni complesse per la riabilitazione nell’accezione e nella offerta più compiuta (motoria, post-traumatica, neurologica, logopedica, post-infartuale, ecc). Per tale scopo si rende necessaria la istituzione di posti-letto, compresi nella modalità di ricovero multidisciplinare, tesi alla gestione di quei casi in cui la permanenza breve potrebbe giovare alla migliore riuscita della prestazione. Si segnala, inoltre, che precedenti scelte di politica sanitaria hanno indirizzato il presidio verso tale specializzazione, con la realizzazione di una importante struttura destinata alla idroterapia, finora inutilizzata.
Diabetologia territoriale
La gestione della malattia diabetica necessita di una rete complessa in cui la centralità della struttura indispensabile
ma non sufficiente se non relazionata con i medici di medicina generale e gli specialisti che a vario titolo risultano
coinvolti nel percorso diagnostico/terapeutico. A tale scopo nell’ambito della struttura il paziente dovrà trovare sia la organizzazione del percorso, sia le professionalità in rete, per la ottimizzazione delle cure. In particolare, la struttura di Tinchi dovrà ospitare ambulatori dedicati alla prevenzione e cura delle complicanze che non richiedono ospedalizzazione
prolungata o cronica, ma solo eventuale appoggio secondo il modello di ricovero multidisciplinare. La
gestione del piede diabetico, in particolare, potrebbe trovare nella struttura di Tinchi, dove l’esperienza ha già
prodotto risultati soddisfacenti e utili alla popolazione, un utile filtro a valenza provinciale, in grado di ridurre le complicanze maggiori e i ricoveri presso strutture specialistiche di chirurgia vascolare. Inoltre, l’ambulatorio di nefrologia e il servizio di dialisi presenti potrebbe risultare, come già fanno, utile alla gestione delle complicanze renali. Il completamento del team specialistico prevede la presenza di un ambulatorio di cardiologia, di ultrasonografia vascolare ed internistica, di neurologia ed oculistica. Alla struttura distrettuale centrale faranno riferimento le strutture territoriali per la necessaria continuità funzionale. La gestione della malattia diabetica dovrà prevedere anche riferimenti formativi ed informativi utili alla prevenzione delle malattie metaboliche correlate e, in particolare, la gestione del paziente obeso.
Potenziamento e migliore sistemazione del Servizio di Dialisi, Endocrinologia, Laboratorio Analisi e Radiologia.
Prevedere l’istituzione e/o il potenziamento di branche specialistiche (Endoscopia, ORL, Dermatologia, Chirurgia ambulatoriale e Day surgery, Medicina Interna, Reumatologia, Neuropsichiatria Infantile, Ortopedia, Medicina del Lavoro, ecc), come già discusso e come da impegni assunti.
In considerazione della vastità del territorio e della prevalenza ed incidenza della patologia oncologica e della
pressante richiesta sarebbe auspicabile l’istituzione di un ambulatorio oncologico periodico.
Diabetologia territoriale
La gestione della malattia diabetica necessita di una rete complessa in cui la centralità della struttura indispensabile ma non sufficiente se non relazionata con i medici di medicina generale e gli specialisti che a vario titolo risultano coinvolti nel percorso diagnostico/terapeutico. A tale scopo nell’ambito della struttura il paziente dovrà trovare sia la organizzazione del percorso, sia le professionalità in rete, per la ottimizzazione delle cure. In particolare, la struttura di Tinchi dovrà ospitare ambulatori dedicati alla prevenzione e cura delle complicanze che non richiedono ospedalizzazione prolungata o cronica, ma solo eventuale appoggio secondo il modello di ricovero multidisciplinare. La gestione del piede diabetico, in particolare, potrebbe trovare nella struttura di Tinchi, dove l’esperienza ha già prodotto risultati soddisfacenti e utili alla popolazione, un utile filtro a valenza provinciale, in grado di ridurre le complicanze e i ricoveri presso strutture specialistiche di chirurgia vascolare. Inoltre, l’ambulatorio di nefrologia e il servizio di dialisi presenti potrebbe risultare, come già fanno, utile alla gestione delle complicanze renali. Il completamento del team specialistico prevede la presenza di un ambulatorio di cardiologia, di ultrasonografia vascolare ed internistica, di neurologia ed oculistica. Alla struttura distrettuale centrale faranno riferimento le strutture territoriali per la necessaria continuità funzionale. La gestione della malattia diabetica dovrà prevedere anche riferimenti
Partito Democratico di Pisticci e Marconia