Siamo due comitati cittadini che dal 1° luglio stanno occupando ininterrottamente il tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT) in Basilicata, che l’ASM di Matera (Direttore Generale dott. Vito Gaudiano) ha deciso di chiudere con atti arbitrari e totalmente illegali.
Abbiamo denunciato più volte l’interruzione di pubblico servizio conseguente, causa diretta di numerosissimi casi di malasanità e anche di morti sospette a seguito di tale chiusura, sia alla Procura della Repubblica di Matera (che stranamente archivia tutto) e recentemente anche all’antimafia.
Ciò che avevamo previsto con la chiusura di Tinchi si è avverato alcuni giorni fa con il caso della morte di Rosalba Pascucci all’Ospedale di Policoro, dopo il taglio cesareo per la nascita di due gemellini, ma anche in tanti altri casi non altrettanto noti. La cosa inquietante è proprio questa: da quando siamo asserragliati sul tetto dell’ospedale abbiamo scoperto che ci sono decine di altri morti, non solo in ostetricia ma anche in altre divisioni soprattutto collegate a defaillances di Pronto Soccorso o a reparti ad esso collegati.
Il motivo è legato alla situazione ormai esplosiva dell’Ospedale di Policoro, che da Tinchi dista una trentina di chilometri, su cui si è riversato un bacino di utenza che sfiora i 100.000 abitanti residenziali d’inverno con punte di quasi 500.000 presenze durante l’estate.
Si sospetta che dietro l’affare Tinchi-Policoro vi possano essere intenti di natura criminal-mafiosa.
La qual cosa potrebbe favorire necessità fittizie che legittimino o la costruzione di un nuovo ospedale, o che si possa ampliare ulteriormente il “Madonna delle Grazie” di Matera, abbattendo quindi l’ospedale di Policoro già esistente, senza che di ciò ci sia effettivo bisogno.
Da questo punto di vista l’Ospedale di Tinchi è emblematico per la sua ottima valenza sanitaria, oltre che economico-finanziaria, in quanto ritenuto fino a poco tempo fa uno dei migliori ospedali di tutta la Basilicata.
In occasione dell’ispezione congiunta Regione Basilicata/Ministero della Salute prevista per mercoledì prossimo 15 settembre, a Policoro stanno tentando di convogliare le responsabilità del caso Pascucci esclusivamente sui due medici che hanno operato la giovane mamma morta, occultando le prove del collasso generale in atto a Policoro e determinato dalla chiusura di Tinchi (addirittura da qualche giorno stanno pervenendo anche ordini verbali ai medici del Pronto Soccorso di Tinchi, ormai ridotto al lumicino, affinchè non inviino più pazienti per l’Ospedale di Policoro, per far sì che agli occhi degli ispettori appaia un’ospedale tranquillo e perfettamente funzionale).
Da quando infatti è stato chiesto l’intervento degli ispettori, squadre di tecnici lavorano incessantemente giorno e notte pur di fare apparire adeguatamente idonea la struttura, sviando l’attenzione dalle pesanti responsabilità organizzative determinate dagli ordini di Gaudiano.
Successivamente, quando cioè le acque si saranno calmate, l’ospedale verrà chiuso per dare il via o all’ampliamento del già faraonico ospedale di Matera oppure alla costruzione di un nuovo ospedale in zona Policoro.
Provino gli ispettori ad avere un colloquio con tutti i medici, pesantemente e quotidianamente minacciati dalla direzione generale ASM di Matera di tenere la bocca ben chiusa -pena licenziamento in tronco-, sulla situazione di reale collasso della sanità nel metapontino determinata dalla gestione Gaudiano & C.
Per avere un quadro più attendibile e veritiero su ciò che sta accadendo a Policoro, informatevi anche sull’Ospedale di Tinchi sia tramite “google” o direttamente sul sito del Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto protagonista, insieme al Comitato Difesa Ospedale di Tinchi, della protesta eclatante in atto da ben 75 giorni.
Tinchi, 13 settembre 2010
Antonio Forcillo
Pietro Tamburrano
Domenico Giannace
Donato Fuina
Pietro Giannace
Non sono un politico, nè un amministratore di niente, ma un comune cittadino. Le proteste per la chiusura di Tinchi mi sono sempre sembrate esagerate e fuori luogo. Se l’Italia è in crisi per la cattiva gestione del passato, qualcosa bisogna pur fare. Sarei d’accordo a tenere aperti diversi punti di “Pronto Soccorso” per gli abitanti dei piccoli paesi, ma protestare con toni così drammatici per la chiusura di un ospedale come se si fosse stati condannati alla fucilazione è da irresponsabili. Adesso arrivare a dire che forse la morte della povera mamma di Bernalda è stata in qualche modo causata per rafforzare l’idea di chiudere l’ospedale di Tinchi mi sembra vergognoso. Ma questi manifestanti appollaiati come i piccioni sul tetto più alto non hanno nient’altro da fare?