Non sempre il sole sorge ad Est.
Cambiare le carte in tavola è un gioco molto attraente.
La delibera di giunta regionale N° 526 del 9 marzo 2004.relativa al progetto per la realizzazione di un Porto Turistico denominato “Porto degli Argonauti” nella zona dei Lidi dl Pisticci (MT). Proponente: Nettis Resort srl. la dice lunga.
Con legge regionale N° 6 del 2 Marzo dello stesso anno viene approvata la Variante al Piano Territoriale Paesistico di Area Vasta del Metapontino. La legge viene dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
Lo stesso giorno con BUR n° 14 viene pubblicata. Sarebbe interessante, attraverso i verbali della seduta conoscere il dibattito e le indicazioni di voto.
Con la legge di variante viene data autorizzazione a realizzare il porto di Marinagri e quello degli Argonauti e nella relazione si dichiara testualmente che trattasi “di un modello di crescita delle attrezzature per la nautica da diporto che considera le reali possibilità delle nostre coste di accogliere tali infrastrutture senza particolari traumi e stravolgimenti “(il modello di crescita era stato riportato sull’ultimo numero di Topolino appena pubblicato, all’epoca NDR). Altre due richieste di insediamenti portuali vengono negate . in relazione” alla necessità di evitare eccessive incisioni sulla fascia dell’arenile, potendo, per le altre ipotesi localizzative, realizzarsi in alternativa più modeste strutture rimovibili di tipo stagionale, salvo la possibilità di realizzare, con le dovute cautele di tipo ambientale e paesaggistico, eventuali interventi finalizzati al ripascimento dell’arenile”
Quindi per gli altri due aspiranti, siccome la fascia costiera diviene debole possono impiantare strutture del tipo usa e getta e dovranno prestare attenzione altrimenti pagano anche il ripascimento.
Fatta le legge con relativo ricorso allo straordinario per i tipografi che lo stesso giorno stampano il Bollettino, occorreva la delibera di giunta per il porto degli Argonauti.
Marinagri aveva già ricevuto autorizzazione alcuni mesi prima.
Passano sette giorni ed ecco la convocazione della Giunta Regionale, piccolo particolare, a stento si raggiunge il numero legale perché i tre assessori della Margherita risultano essere assenti, impegni inderogabili di partito? Dei quattro presenti, il Magistrato-Assessore, Collazzo, si astiene e la dichiarazione di astensione la fa mettere in delibera e non già, come si usa, a verbale.
Anche in questo caso sarebbe interessante poter accedere al verbale dell’assise.
Con molta probabilità lo stesso chiede che venga acclusa alla delibera ed è parte integrante della stessa il parere espresso dal Comitato Tecnico Regionale per l’Ambiente nella seduta del 1 marzo2004 e quello relativo alla seduta del 14 Novembre2002. Scorrendo il testo del deliberato si scopre che viene presa visione della Delibera di Giunta n°7 del 15 gennaio 2002 con cui l’Amministrazione Provinciale di Matera ha espresso il proprio parere “non Favorevole” ( termine bizantino per non esprimere pare sfavorevole, che è molto più impattante ) ma non può essere preso in considerazione perchè espresso fuori tempo massimo ( cartellino rosso ed espulsione).
Il Comune di Pisticci non esprime parere, vale il silenzio assenso ( si può procedere, trattasi di interventi poco significativi, quasi una panchina sul lungomare). In effetti si procede.
Nell’estratto del verbale del C.T.R.A. presieduto dal noto Dr. Sigillito in data 14 Novembre 2002 si afferma che viene “considerata la proposta progettuale, comprensiva della documentazione integrativa prodotta dal proponente nel corso del procedimento di V.I.A., consistente nella realizzazione di un avamporto a moli convergenti della lunghezza di 250 m. e della larghezza di 40 m., il canale di accesso della lunghezza di 500 m. larghezza 40m. e profondità di 3,50 m.”, ed in prosieguo si analizza e si conclude, perciò, che “ rispetto alle interferenze del progetto sulla componente Ambientale =Ecosistema Marino — Sedimentazione e trasporto solido = derivante dall’innesco ed amplificazione del fenomeno di arretramento della linea di costa (erosione della spiaggia e della duna), lo Studio partendo dal fatto che la costa emersa, in prossimità dell’area di intervento, presenta storicamente problematiche connesse all’erosione delle spiagge e dei cordoni dunari attribuisce alla presenza delle opere portuali il pregio di introdurre un punto fisso in prossimità della foce del Fiume Basento e le simulazioni condotte, sul comportamento futuro della spiaggia in presenza del nuovo porto, hanno quantificato che l’attuale tendenza evolutiva di arretramento viene in qualche modo contenuta dalla presenza delle opere portuali”; stesso concetto viene ripetuto per le interferenze del progetto rispetto alla componente ambientale =Suolo e Sottosuolo — Aspetti geomorfologici= ed anche per questo aspetto sono state condotte delle simulazioni.
Non è stata indicata la vasca da bagno dove le predette simulazioni sono avvenute e ne su quale numero di Topolino gli studi sono stati pubblicati.
Certo in Basilicata gli studi di tanti luminari che hanno approfondito l’aspetto non erano sconosciuti.
Riportiamo solo alcune dichiarazioni.
Il prof. Petrillo. del Politecnico di Bari dichiara che: E’ ormai dimostrato scientificamente che, parlando dell’arretramento della linea costiera, sono le azioni antropiche le principali cause dell’erosione. In particolare si pensi:-alla realizzazione di nuove opere a mare, che possono interferire in modo consistente con la dinamica dei sedimenti.
Il Prof. Tomasicchio dell’Università del Salento afferma, circa l’erosione dei litorali,” quelle che appaiono in maggiore evidenza sono le opere rigide realizzate per la difesa della costa o per l’insediamento di realtà a servizio della nautica commerciale e da diporto. Costruite lungo un certo tratto di litorale, molto spesso tali opere hanno innescato l’erosione delle spiagge limitrofe; infatti, esse possono, se progettate senza un preventivo e approfondito studio delle caratteristiche del luogo, rappresentare un ostacolo al trasporto naturale dei sedimenti lungo riva che squilibra l’intera unità fisiografica. Lungo il litorale italiano sono presenti porti che hanno determinato una forte espansione della spiaggia sopraflutto e la scomparsa dell’arenile nel tratto sottoflutto (e.g. Saline Joniche, Cetraro, Margherita di Savoia, Senigallia).
Gli stessi concetti vengono richiamati dal Prof. Chiocci della Sapienza di Roma, dal Prof. Palmentola dell’Università di Bari e se ne possono elencare altri. C’è sostanziale convergenza.
Molti studi producono anche le foto dei danni prodotti da interventi sprovveduti.
Già nelle autorizzazioni a costruire i due porti vi sono raccomandazioni diverse pur avendo entrambe le opere gli avamporti a moli convergenti (cd. Pennelli). Per Marinagri viene previsto l’esercizio delle attività di manutenzione ordinaria dell’imboccatura portuale e del bypass delle sabbie.
Significa che stato creato, sin dalla fase progettuale, un bypass per favorire il passaggio della sabbia dal sopraflutto al sottoflutto. Non sappiamo se l’intervento mitigativo dell’effetto erosivo sia sufficiente ma viene fatto ed è a carico della proprietà mentre per Argonauti questa pratica non è prevista ne altri interventi manutentivi. Giova ricordare che i famosi pennelli degli Argonauti sono stati impiantati dal Marzo del 2008 e già nel 2009 si sono spesi soldi della collettività per il ripascimento e nella primavera di questo anno l’operazione si è ripetuta di nuovo, in barba agli studi pubblicati su Topolino ed alle simulazioni effettuate in vasca da bagno.
Non è dato sapere cosa abbia prodotto il sistema topografico di controllo della battigia che si sarebbe dovuto sviluppare, rispetto alle opere foranee, a monte ed a valle per almeno un 1,00 chilometro ed il previsto programma di rilevamento ma, al punto in cui siamo, è irrilevante perché dovranno essere figure terze ad effettuarlo.
Rimane solo una altra piccola curiosità: chissà quante nonne e zie ultraottantenni si sono date alla vela, ormeggiando la barca nel novello porto.
Pio Abiusi