La Regione Basilicata rinnova il suo impegno per la definizione dell’iter burocratico per l’istituzione della sede decentrata della Scuola di alta formazione e studio per la conservazione e il restauro in Matera. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, oggi a Matera per visitare i nuovi spazi di Palazzo Pomarici destinati al MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea, ha affermato che convocherà a breve un tavolo di confronto a cui saranno invitati: il Ministero per i Beni culturali, L’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, la Soprintendenza regionale di Basilicata, la Provincia e il Comune di Matera e la fondazione Zétema. La volontà di rilanciare il protagonismo della Regione Basilicata nella vicenda della Scuola di Restauro è stata ribadita nel corso di un incontro avvenuto nella Biblioteca Scheiwiller. Oltre al presidente De Filippo e al presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, erano presenti la soprintendente per i Beni storico-artistici ed etnoantropologici di Matera Marta Ragazzino, il critico d’arte e curatore del Musma Giuseppe Appella, il presidente del Circolo culturale La Scaletta Giorgio Corazza e i soci del sodalizio culturale.
In questa sede, Vito De Filippo ha anche accolto con favore la proposta di valutare l’acquisizione, da parte della Regione, di un’opera dello scultore giapponese Kengiro Azuma. L’opera, la “Goccia” attualmente esposta in piazza Pascoli, dovrebbe essere donata dalla Regione alla città di Matera.
Entrambe le iniziative sono sintomo di una rinnovata intesa fra Regione, Soprintendenza, Fondazione Zétema e Circolo La Scaletta.
La visita del presidente De Filippo è poi proseguita nei nuovi spazi espositivi, inaugurati a luglio, ristrutturati grazie a un contributo di 230mila euro concesso dalla Regione Basilicata alla Fondazione Zétema. Con questi lavori il Musma completa le aree di allestimento di Palazzo Pomarici, arricchite di altre cento opere donate dagli artisti o dai loro eredi e dai collezionisti italiani e stranieri che considerano il museo di Matera una realtà nel panorama delle istituzioni internazionali. La funzionalizzazione dei nuovi spazi espositivi è stata favorita dal primo finanziamento regionale che ha interessato il MUSMA ed è stata realizzata su progetto dell’ingegnere Sante Lomurno e dell’architetto Paolo Stasi, mentre l’allestimento è stato curato dall’architetto Alberto Zanmatti con la collaborazione della ditta Edilopera di Ennio Venturi e con il coordinamento del direttore scientifico della Fondazione professore Michele D’Elia. Il trasporto delle opere in Italia e all’estero è stato curato dalla ditta Stella di Matera. I lavori strutturali sono stati realizzati dalla cooperativa ‘La Riuscita’ di Pomarico; gli impianti elettrici dall’impresa Sante Lomurno di Matera; le installazioni artistiche in ferro di accesso ai cortili dalla ditta fratelli Caldone di Pomarico; i nuovi arredi della Biblioteca Scheiwiller dalla ditta Ricciardi e Andrulli di Matera.