L’inedito di Fabiano Guarino
I versi che compongono il libro inedito di Fabiano Guarino sono versi in lingua dialettale o dialetto come si vuol dire. Inedito perché ancora da presentare al vasto pubblico di lettori che l’attende, ma che ha già avuto un riconoscimento: il primo premio al concorso di poesia in lingua dialettale dedicato ad Albino Pierro svoltosi al Palazzo dei Poeti a Tursi ed organizzato dall’Associazione Magna Grecia Lucana di Torino. Scrive di lui lo scrittore Raffaele Nigro: “ la resa di Fabiano in poesia è straordinaria. Il suo passo è lungo, da cantastorie, ma un cantastorie particolare,dell’interiorità, perché la sua passione principale è la narrazione dei moti interiori…”
Il titolo stesso del libro” Ammuccete da nu scialle niv’r” ci richiama ai alla parte nascosta di ciascuno di noi, nero perchè buia a protezione dei ricordi di vita d’infanzia che non si vogliono scoprire, poi giunge il momento di farli conoscere per lasciare ai posteri quel passato che non si vuole cancellare. Ma perché non in lingua italiana? Ci si potrebbe domandare . la risposta la si trova proprio nel passato e nel desiderio di lasciare la traccia della tradizione. Il dialetto però non è puro, in quanto contaminato dalla lingua italiana e dai nuovi mezzi di comunicazione, ma anche dalla lontananza. Guarino però non ha avuto paura di confrontarsi con gli altri poeti che prima di lui hanno scritto in dialetto e nel dialetto del suo paese Valsinni citiamo Pasquale Montesano.
Il rispetto – afferma Maria Celano- dei tempi di ciascun poeta e del dialetto che ricorda è la fonte principale per avere la conferma di un popolo che passa -.Un insieme di versi che ha meritato di vincere e che merita di essere conosciuto