Sabato 15 dicembre gli alunni della classe V C del Liceo Ginnasio “E.Duni” di Matera, accompagnati dalla prof.ssa Pia Manicone, docente di Storia dell’Arte, hanno visitato il laboratorio di lavorazione del tufo di Giuseppe Rizzi, artigiano e proprietario del laboratorio, sito nella zona Paip 2, che ha spiegato le varie fasi di lavorazione del tufo, dal materiale grezzo alla forma definita, mostrando i macchinari e gli utensili impiegati in questo procedimento.
E’ seguito l’intervento del prof. Franco Di Pede, artista e direttore del Centro di Arti Visive, che ha illustrato gli ambiti di utilizzazione del tufo, materiale tipico del nostro territorio, ampiamente diffuso nelle costruzioni del passato, attualmente impiegato negli interventi di restauro, nella realizzazione di oggettistica abbinata anche a preziosi e nella produzione di opere d’arte.
Durante questa conversazione l’artista non ha mancato di citare aneddoti di scultori famosi, come Michelangelo, così pure non ha tralasciato di fare alcuni cenni alla civiltà del tufo che, pur tipicamente mediterranea, è presente anche in Cina, come attestato dalla scultura dei “ Guerrieri di Xi’ an “, oltreché dai 40 milioni di cinesi che vivono in ipogei non differenti dalle abitazioni degli antichi rioni dei Sassi di Matera. L’incontro con i ragazzi è stata anche l’occasione per evidenziare i rapporti instaurati dall’artista materano con alcune delle più prestigiose Accademie di Belle Arti al fine di promuovere comuni attività di scambio e collaborazione.
Dopo la visita al laboratorio, la scolaresca si è recata presso la mostra “ Sculture d’acqua”, prodotta da alcuni allievi italiani, iraniani e macedoni dell’Accademia di Belle Arti di Brera ed allestita in Matera negli spazi antistanti il complesso Aquaworld, in via delle Comunicazioni.
La visita si è conclusa all’interno dell’impianto sportivo, presso l’opera d’installazione subacquea raffigurante la Natività, opera in tufo ideata dallo stesso Di Pede, completamente immersa nell’acqua, in una piscina di 11 metri di profondità.
L’opera, davvero inconsueta per dimensioni e collocazione, ha destato enorme interesse e meraviglia nei giovani visitatori, che hanno sostato a lungo oltre le transenne di protezione, non mancando neppure di apprezzare la modernità e l’eccezionale ambiente di accoglienza del gruppo scultoreo, ascoltando con grande attenzione quanto loro riferito sulle caratteristiche tecniche e funzionali dell’intera struttura.
Si è conclusa così una originale mattinata di scuola, all’insegna di un vivo interesse misto ad uno sguardo d’insieme su alcuni aspetti poco noti della realtà produttiva materana, sia per quel che riguarda l’ambito lavorativo, che per le attività di benessere e svago.
L’iniziativa proposta aveva lo scopo di avvicinare i ragazzi alla conoscenza diretta dell’arte moderna e dei materiali d’uso sul territorio, della loro tecnica di lavorazione e degli strumenti di esecuzione: esso può dirsi, in tal senso, pienamente raggiunto.
Dic 17