“Invariata la nostra politica sulle addizionali, meccanismi per alleviare il patto di stabilità, risorse garantite per sanità, programmi europei, sistemi produttivi e mantenimento della coesione sociale. E si riduce ancora l’indebitamento”. La Regione Basilicata approva la Finanziaria. Nel maxiemendamento anche la riduzione del numero dei consiglieri regionali e a fine gennaio un “collegato alla finanziaria” da varare alla luce delle scelte che saranno fatte a livello nazionale. Prevista anche una norma pro uffici giudiziari a Melfi.
Garanzia per le platee di quanti hanno il loro reddito legato alla Regione, sostegno ai programmi di sviluppo e investimento, mantenimento della politica fiscale senza elevare le addizionali e riduzione dell’indebitamento, destinato solamente ai programmi di investimento in sanità, dove si è azzerato l’intervento dello Stato, e alla realizzazione di programmi europei.
Sono i tratti distintivi della manovra finanziaria 2013 della Regione Basilicata illustrati dal presidente Vito De Filippo in Consiglio, partendo dall’inquadrare il provvedimento nell’attuale momento finanziario e sociale.
Il contesto
“La situazione di difficoltà economica internazionale – ha spiegato De Filippo inquadrando la situazione generale – vede per l’Italia la difficoltà aggiuntiva dell’instabilità finanziaria che si sostanza nello spread sui titoli di Stato. I dati dello Svimez per il 2011 danno per la Basilicata segnali di ripresa in controtendenza con la realtà in cui siamo inseriti, ma questo non deve animare entusiasmi, ma darci motivi di riflessione.
In questa difficoltà, nella discussione parlamentare ci sono soluzioni affrettate e confuse in termini di strategia e di risposte che trovano sostegno a livello nazionale. Io sono convinto che la parte peggiore del problema è stato l’approccio che nelle manovre finanziarie degli anni passati c’è stato con gli enti locali, Regioni, Province e Comuni, partendo da quella manovra messa in campo sulle Province e che ora la legge di stabilità nazionale prova a risolvere con una serie di proroghe. E’ stata sottovalutata la funzione anticiclica che, in periodi di crisi, potevano avere Regioni, Province e Comuni. E noi, in questi anni, abbiamo provato a sostenere questa realtà, con investimenti, ad esempio di 40 milioni di euro per le strade della nostra Regione con un’intesa con le Province che è considerata un modello operativo di qualità, fatto sulla base di una ricognizione tecnico scientifica di monitoraggio che porta investimenti dove ci sono rischi ed emergenze.
Parallelamente nel tempo è stato ridotto il patto di stabilità, sia in termini di competenza che di cassa. Siamo passati dal 2008 al 2013 da 838 a 629 per competenza e da 731 a 519 per la cassa, con tagli di circa 200 milioni. Nonostante queste difficoltà – ha spiegato De Filippo – il 2012 è stato caratterizzato dalla messa in campo di tutti gli strumenti per alleviare sistema pubblico e sistema imprenditoriale, con verticalizzazione del patto di stabilità che ha fatto trasferire 41 milioni di euro di patto ad altri enti, e il solo credito garantito “pro solvendo” che ha garantito 35 milioni di euro alle imprese, aumentando il nostro budget di oltre 70 milioni di euro anche in assenza di variazioni nel patto di stabilità a livello nazionale ed europeo”.
La manovra 2013
Passando ad illustrare la manovra 2013, De Filippo ha spiegato che “la Finanziaria 2013 contiene scelte anche determinate da norme nazionali, soggette a verifica da parte della Corte dei conti. Ci sono interventi come riduzione delle spese per l’autoparco, col divieto assoluto di acquisto di autovetture, consulenze, convegni, rappresentanza, missioni, formazione, buoni pasto, personale a tempo determinato, patrimonio pubblico, locazioni, arredi, scelte che saranno applicate anche a tutti gli enti vigilati dalla Regione Basilicata.
In questo quadro di vincoli e di azioni che consideriamo anche virtuose e, per molte, sicuramente condivisibili – ha detto il presidente – il tenore della nostra Finanziaria si muove in un’azione che prova a mantenere la rotta evitando evoluzioni che potrebbero diventare lesive dell’autonomia regionale, deprivando la Regione di una sostanziale autonomia di programmazione e sviluppo. Viene ridotto lo stock del debito regionale, che ancora viene utilizzato solo per investimenti, in particolare in sanità dove c’è stato l’azzeramento dell’intervento dello Stato, e finanziamenti dei programmi europei. E su questi settori, rispetto alle somme preventivate, abbiamo quote di indebitamento non utilizzate a cui poter attingere in caso di necessità in fase di assestamento di bilancio”.
“La sanità – ha aggiunto De Filippo – continua ad essere un punto centrale per un costante cofinanziamento che abbiamo garantito in questi anni per altri 35 milioni di euro, rilevanti anche perché nel corso del 2013 il fondo nazionale per la sanità sarà ulteriormente ridotto e ad oggi non abbiamo ancora avuto i criteri di riparto che negli altri anni si avevano a novembre, con l’unica notizia che comunque il fondo sarà ridotto. La manovra finanziaria prevede un sostegno alla realizzazione del Piano sanitario regionale, con l’eliminazione di duplicazioni e l’allocazione di risorse su settori che possono dare risposte al fabbisogno di servizi, inserendosi in quel quadro che vede la Basilicata non inserita né in commissariamento né in tutoraggio”.
Per quel che riguarda le addizionali, De Filippo ha spiegato che “rimane invariata la politica fiscale della Regione Basilicata, con una situazione che è unica sicuramente nel Mezzogiorno e per molti aspetti in Italia. Abbiamo però un miglioramento delle entrate determinato da un più efficace recupero dell’evasione fiscale”.
Su due settori, addizionale gas e tasse universitarie, De Filippo ha spiegato di aver dovuto recepire la legislazione nazionale. “Per la tassa universitaria – ha spiegato – tutto quanto si incassa dalle tasse universitarie viene necessariamente erogato per le borse di studio che sono garantite in un mix di reddito e merito nella legislazione nazionale. Siamo la Regione italiana che fino al 2011 ha finanziato totalmente le borse di studio con risorse proprie aggiuntive per 3 milioni di euro. E oggi nel pagamento della tassa abbiamo previsto una serie di esonerati”.
Quanto alle risorse per lo sviluppo, De Filippo ha spiegato che “la manovra prevede tutti gli investimenti possibili per concludere partite importanti per sostenere gli investimenti produttivi. Abbiamo approvato anche il regolamento per i contratti di sviluppo a livello regionale, prevedendo concertazioni con le forze sociali, e la legge finanziaria mette le basi per attivare politiche di incentivazione”.
Tra gli altri provvedimenti segnalati, il presidente ha indicato quello che riguarda gli uffici giudiziari “che mette in campo 500 mila euro anche per fronteggiare un’iniziativa legislativa che non è stata condivisa nella nostra regione”. Si finanzierà, cioè il possibile mantenimento degli uffici giudiziari a Melfi per cinque anni, anche per non predeterminare situazioni di fatto che precludano possibili nuovi cambiamenti.
“Nel maxiemendamento della Giunta – ha annunciato poi De Filippo – proporrò al Consiglio la riduzione del numero dei Consiglieri, perché la mia interpretazione è che se questo emendamento non è realizzato entro il 23 è materia di censura”. Il presidente ha anche chiesto di limitare il numero di proposte e emendamenti prospettando, però, “una sorta di collegato alla Finanziaria da varare per fine gennaio, quando la legge di stabilità nazionale sarà approvata e ne conosceremo i contenuti, in modo da inserire altre scelte su una situazione di certezza, e limitando le variazioni attuali solo a questioni che presentano urgenze”.