Degrado aree di pertinenza complesso scolastico – Rione Spine Bianche.
Con la presente si intende sottoporre all´attenzione della SS.LL., lo stato di completo disfacimento e abbandono di un impianto sportivo adiacente la Scuola Media Inferiore “G. Pascoli”, nonché gli annessi strutturali in assoluto decadimento, come scale di accesso, spalti e tanto altro.
L´impianto, accessibile da Via Petrarca risulta impraticabile da chi dalla zona nord della città, intende raggiungere a piedi le scuole medie, elementari e dell´infanzia di Via Lazazzera evitando il traffico di Via Parini e Via Lazazzera.
Il campetto sportivo, ormai privo di un tappeto adeguato, risulta ricoperto da blocchi di cemento di varie dimensioni, che ne impediscono un normale attraversamento, da spranghe di ferro arrugginito, e da porte da campo di calcio, anch´esse arrugginite, divelte.
I gradoni degli spalti, devastati da atti vandalici, si presentano in uno stato di estrema pericolosità data la presenza di blocchi erratici e di tombini non in sicurezza.
Le scale, adiacenti l´istituto di scuola media si presentano impraticabili, con blocchi di marmo che occupano ciò che resta dei gradini.
Questo scenario, così come illustrato e documentato, necessita di un intervento quanto mai tempestivo nonché efficace al fine di rendere fruibile e sicuro il passaggio a chi frequenta le scuole, oltre che a quanti intendono intrattenersi per attività ludico-sportive in quell´area.
Quest’area infatti, per la posizione favorevole e rassicurante che occupa in uno scenario urbanistico quanto mai deludente e pericoloso per la vita ricreativa dei ragazzi, si presta ad essere luogo di incontro per molti ragazzi di diverse età (dai bambini di 10 anni ai ragazzi di 20 anni) nonostante le condizioni di abbandono e di estrema pericolosità per l´incolumità degli stessi.
Per quanto detto, si auspica che la presente venga tenuta in debito conto dall´amministrazione e che la mancanza di interventi adeguati non penalizzi ulteriormente la cittadinanza, privandola per lungaggini tecniche e burocratiche, di quei pochi spazi a disposizione dei ragazzi.
Mimma Carlucci
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