Pio Abiusi per conto di Città Plurale Matera torna ad occuparsi di questioni urbanistiche che riguardano la città dei Sassi. Di seguito la nota relativa al progetto di realizzare un teatro in piazza della Visitazione.
Affondiamo a vista
Una volta quando la classe politica non era lungimirante si diceva che navigava a vista, oggi che tenta di amministrare senza conoscere le acque in cui naviga e più semplice dire che affonda a vista.
Il buon Sindaco di Matera preso da entusiasmo per la candidatura di Matera a capitale europea per la cultura nel 2019 ne racconta una al giorno. La città si doti di un teatro ha detto ed ha cominciato a parlare di dossier, forse una cartellina in cui conservare alcune speranze e qualche illusione. Ha parlato di fondi ex -Fas per meglio dire FSC: Fondi di Sviluppo e Coesione. Vale la pena soffermarsi così anche il nostro sindaco capirà di cosa si tratta, forse.
I fondi FAS, a gestione ministeriale, rivenivano da dotazioni annuali e surrogavano le funzioni della disciolta Casmez avvenuta concretamente nel 1993. Rivengono, oggi, i FSC dai fondi strutturali europei e sono in carico al Governo Centrale per le aree svantaggiate ma non necessariamente. Il Governo Centrale , nell’ambito della legge di stabilità, ex-finanziaria, decide la distribuzione previo documento di indirizzo deliberato dal CIPE.
Con i fondi Pisus non ci azzeccano proprio nulla. Questi ultimi sono fondi assegnati nell’ambito del Po-Fers 2007/2012 Asse V alla città di Matera per 33,3 Milioni di euro e ne sono sopravvissuti circa 13. Di questi 6 riguardano interventi immateriali , bandi a favore di categorie e per peculiarità specifiche e 7 sono opere materiali che dovrebbero essere già andate in appalto.
A giorni vi sarà la riunione del comitato di sorveglianza per verificare se quanto emerso a Luglio scorso è possibile ancora mantenere o se vi saranno ulteriori tagli. Per i primi 6 milioni i bandi verranno curati dalla Regione e quindi saranno,sostanzialmente confermati, per i rimanenti 7 è necessario che la città conosca quali sono le opere che rientrano ancora nei Pisus rilevandoli una per una dal Piano d’Azione a suo tempo approvato, a dire il vero non si sa da chi. Questa volta la città non può restare nella vaghezza e se, come di sicuro l’amministrazione comunale non è in grado di illustrare la stato dell’arte dovrà essere la Regione con la sua Autorità di Gestione a farlo altrimenti la richiesta verrà inoltrata direttamente al competente Ministero e per conoscenza alla Commissione Europea. Fatta chiarezza sui fondi, speriamo, veniamo all’idea di dove allocare il tanto sospirato teatro. Di Piazza della Visitazione non si può disporre perché è di proprietà delle FAL, un fantomatico Decreto Ministeriale così dispone. Quando, finalmente,le FAL verranno regionalizzate quell’area che diverrà di proprietà della Regione sarà ceduta al Comune e solo allora se ne potrà disporre. Il richiamo al concorso di idee, non glie ne va una buona al nostro Sindaco,è incongruo perché quel concorso è irrilevante giuridicamente e non ha valore programmatico, andrebbe discusso nel Regolamento Urbanistico e non già come sta accadendo nel PUM- Piano urbano della Mobilità-, peraltro mai approvato. Diciamo che c’erano da spendere 120 mila euro rivenienti da somme non utilizzate di fondi FAS e quella somma è stata destinata alla quarta fila degli studi di architetti di fama internazionale, forse, per fare delle curiose esercitazioni. Quando l’amministrazione comunale si metterà a lavorare seriamente sarà sempre tardi.
Pio Abiusi – Città Plurale Matera
QUESTA CITTA’ E’ TUTTA UN TEATRO.
facciano mea culpa in primis coloro che li hanno votati, malgrado i precedenti