L’API chiede l’attuazione del Protocollo d’Intesa ASI-Regione
Gravela: “occorre un cambio di passo altrimenti l’Agenzia Spaziale Italiana potrebbe investire altrove”
Con una nota inviata alla Regione e, per conoscenza, alla Provincia e al Comune di Matera, il presidente dell’API Vito Gravela ha chiesto il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali nell’attuazione del Protocollo d’Intesa tra Agenzia Spaziale Italiana e Regione Basilicata, sottoscritto il 17 novembre 2009, e del successivo Accordo di Programma.
Nell’Accordo approvato a marzo 2010, infatti, la Regione si impegna, tra l’altro, a “favorire lo sviluppo di un tessuto produttivo e una rete di imprese e consorzi per lo sviluppo tecnologico e il monitoraggio dell’ambiente”.
Secondo l’API tale sviluppo non può prescindere dall’esperienza e dalla visione di chi opera quotidianamente nel settore. Il mancato coinvolgimento delle associazioni di categoria – dichiara Gravela – rischierebbe di penalizzare l’efficacia della spesa e di costruire edifici che poi potrebbero restare vuoti.
Questa iniziativa, oltre a consolidare e far crescere le imprese nate in questi anni come indotto del Centro di Geodesia Spaziale, potrebbe consentire la nascita di nuove imprese se, oltre alle conoscenze che si possono acquisire realizzando applicazioni basate sull’utilizzo dei dati del programma Cosmo Sky-Med, si effettui una politica di commercializzazione dei dati accessibile alle PMI.
Il presidente dell’API, quindi, chiede alla Regione un cambio di passo nell’attuazione di un Protocollo d’Intesa che risale ad un anno fa. Il rischio, infatti, è che l’Agenzia Spaziale Italiana decida di investire altrove.
Gravela chiede inoltre che l’organo preposto alla realizzazione e alla gestione dell’Accordo di Programma (CIV) tenga da subito in considerazione il parere delle associazioni imprenditoriali.